UN VIAGGIO DI SOSTENIBILITÀ E RINASCITA DEL TERRITORIO NEI CASTELLI ROMANI
Di Pamela McCourt Francescone
E’ la storia di un territorio antico, e di una famiglia che con passione e lungimiranza ha riportato a nuova vita una storica azienda agricola e villa del 1600 a Grottaferrata. Nel cuore dei Castelli Romani, tra le verdi colline che abbracciano Roma, Villa Cavalletti, il complesso agricolo acquisita dalla famiglia di Tiziana Torelli nel 2014, è un esempio virtuoso di agricoltura sostenibile e ospitalità ecologica. Il complesso si estende su 27 ettari e comprende una villa nobiliare risalente al XVI secolo che si erge nel parco monumentale che dal dopoguerra era di proprietà del Vaticano, prima la casa generalizia dei Gesuiti e poi l’Accademia di Teologia del Cardinale Ratzinger.
Nonostante lo stato di abbandono del complesso, la visione della famiglia Torelli si è concentrata non solo sulla restaurazione degli immobili, ma anche sulla rinascita culturale e sociale di un territorio ricco di tradizione. “Per noi è stata un’avventura, una passione di famiglia”, racconta Tiziana Torelli con una formazione in ingegneria energetica e un forte impegno verso la sostenibilità ambientale. “Volevamo che ritornasse alla sua essenza originale, quella di una villa rustica al servizio di una comunità, ma anche capace di generare valore aggiunto attraverso la produzione agricola e l’ospitalità”.
Un viaggio che ha messo al centro l’ambiente circostante, in particolare l’olio e poco conosciuto rispetto ai famosi vini dei Castelli. L’apertura di Villa Cavalletti al turismo nel 2019 ha rappresentato il culmine del lungo processo di recupero, che ha visto l’edificio centrale trasformarsi in agriturismo con 25 camere moderne e confortevoli. Nuova vita anche per l’antica villa che oggi accoglie spazi di co-working, mentre ci sono aule a disposizione del liceo classico e della scuola alberghiera di Frascati, e altri spazi dedicati ad eventi corporate e al team building aziendale.
L’ultimo fiore all’occhiello del progetto è il Villino Rosso, un’antica casa contadina trasformata in un museo dedicato all’olio. Grazie a un restauro curato dalla Soprintendenza, il Villino Rosso è oggi un punto di riferimento per la scoperta dell’eccellenza della produzione olivicola dell’azienda, e offre visite guidate che includono tour del parco e del territorio. “L’oleoturismo rappresenta una grande opportunità per l’Italia e per i territori olivicoli come i Castelli Romani”, ha sottolineato Tiziana Torelli, all’inaugurazione del museo. “Come avviene nell’enoturismo, occorrono strutture adeguate all’accoglienza e una preparazione specifica. Non basta avere un buon olio: servono conoscenze approfondite per spiegare al pubblico le caratteristiche di un millenario prodotto di uso quotidiano e per offrire un’esperienza formativa immersiva”.
I primi tour vocati al territorio e all’eccellenza dell’olio prodotto in-house, con guide specializzate, sono in programma per il 7 e il 14 dicembre. “Poi riprenderanno a primavera, per fino a una ventina di visitatori che possono prenotare online”. Oltre al tour culturale una giornata a Villa Cavalletti può includere degustazioni di olio e vino, pranzo, cena e altre attività che vanno dai tour in e-bike e a piedi in luoghi suggestivi del Castelli Romani e alla scoperta delle ville tuscolane rinascimentali e barocche nei dintorni di Frascati, che facevano parte del Grand Tour nel XVIII secolo. La valorizzazione della cultura e del territorio rappresenta il cuore pulsante del progetto di Villa Cavalletti, e la visione promossa dai Torelli intreccia storia, natura e comunità, dando vita a un modello di turismo sostenibile, autentico e proiettato verso il futuro.
Per prenotazioni Villino Rosso Museo dell’Olio: