Santa Maria di Leuca
Scogliere a picco sul mare, sentieri selvaggi delimitati dai muretti a secco, spiagge morbide e dorate lambite da un mare caraibico, borghi ricamati nella pietra, feste, tantissime feste di tradizione ed eventi con musica e gastronomia tipica che riscaldano il cuore e che rendono una vacanza nel Sud Salento un VENTAGLIO DI EMOZIONI da vivere tutto l’anno. Ben 16 Comuni del Sud Salento si mettono in rete e presentano un affascinante viaggio, ricco di storia, cultura, benessere e divertimento tra turismo lento, artigianato tipico, riscoperta dei borghi e buona tavola.
Il progetto, realizzato da Area Interna Sud Salento è stato finanziato dal POC PUGLIA FESR-FSE 2014-2020 ASSE VI- Azione 6.8 “Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche”. Spiega il presidente dell’Assemblea dei Sindaci, Giacomo Cazzato: “Il nostro è un progetto strategico che rientra nella Misura Turismo, approvata dall’Agenzia della Coesione assieme a Regione Puglia e diretta a centri ad alto spopolamento e carenti di servizi. E’ un’azione complessa che vede la realizzazione di educational tour, partecipazione a fiere, attività di animazione on site e soprattutto la creazione di un brand unico. Speriamo che possa continuare con la prossima programmazione. Ringrazio il direttore del Dipartimento Turismo della Regione Puglia Patrizio Giannone, la dottoressa Maria Elena Schilardi, la responsabile unica del procedimento, Silvia de Salvo, l’assistenza tecnica nella persona di Cristina Barbieri, lo Studio Quaros nella persona di Evangelista Leuzzi che dirige e coordina il progetto. Ringrazio il presidente dell’Unione, Gabriele Abaterusso e tutti coloro che credono in questo progetto e si sono messi a disposizione, lavorare insieme per creare un futuro migliore per la nostra terra”.
Ma andiamo a scoprire uno a uno i borghi che rendono il Sud Salento, un ventaglio di emozioni.
ALESSANO, la città di don Tonino Bello
Alessano è famosa per aver dato i natali a don Tonino Bello, il vescovo che pregava di diventare l’Ala di riserva di Dio, volando accanto a lui, al cui pensiero si è ispirata la canzone di Mr. Rain, Supereroi, che ha trionfato a Sanremo 2023. Convinto pacifista, don Tonino si metteva a servizio degli ultimi. La sua casa natale, di fronte alla chiesa madre e la sua tomba, realizzata ad anfiteatro, richiamano tantissimi pellegrini, facendo di Alessano la terza meta del turismo religioso in Puglia dopo San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo. Poco distante dal cimitero si può ammirare l’insediamento rupestre di Macurano, un complesso di grotte in parte scavate dall’uomo in età medioevale, e in parte naturali dove vissero i monaci bizantini. La chiesa madre dagli altari tardo barocchi e la stessa casa di don Tonino Bello fanno da preludio ad un centro storico attraversato da viuzze dove si affacciano le tipiche case a corte e il quartiere ebraico. Da non perdere una visita alla Marina di Novaglie dalle scogliere a picco sul mare e con dolci insenature che permettono di attraccare direttamente con la barca per poter fare una sosta golosa a base di pesce fresco, prima di riprendere la navigazione.
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CASTRIGNANO DEL CAPO – SANTA MARIA DI LEUCA AI CONFINI DEL MONDO. Secondo gli Antichi era a Santa Maria di Leuca, che finiva il mondo. E qui, ammirando il mare dal piazzale del Santuario si vive un’esperienza unica, quasi metafisica. Lo sguardo si perde fino all’orizzonte, toccando l’infinito. Siamo davanti al Santuario di Santa Maria di Leuca, sorto sull’antico tempio della dea Minerva, dove si possono ammirare le arcate per il mercato destinato ai pellegrini, al termine del loro cammino. Accanto al Santuario si può ammirare il faro di Leuca, il secondo più grande d’Europa e ai suoi piedi si estendono le elegantissime ville di Leuca, alcune delle quali sono state trasformate in dimore di charme. A pochi chilometri dall’elegante marina, simbolo della dolce vita, ecco Castrignano del Capo, con la sua piazza protetta da San Michele Arcangelo e Borgo Terra, un villaggio fortificato nel cuore del paese che ricorda un suk arabo. Da non perdere il suggestivo borgo di Giuliano con il suo imponente castello e Salignano, caratterizzato dalla torre circolare. E a Carnevale l’appuntamento è con la maschera tipica: lu Purgianella dal vestito bianco e il ricco cappello colorato, simbolo di fertilità. Indimenticabili sono le escursioni alle grotte di Leuca per ammirare le grotte dell’Adriatico tra cui la Cattedrale e la Grotta del Soffio e le grotte dello Jonio: prima tra tutte la grotta delle Tre Porte simbolo di Leuca e la Grotta Porcinara che custodiva l’antico tempio di Giove. Da non perdere le festa in onore di Santa Maria di Leuca con l’attesa e spettacolare processione a mare.
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Santa Maria di Leuca
CORSANO, DALLE VIE DEL SALE AL CARNEVALE
Il borgo è divenuto famoso per le vie del Sale, che attraversate, un tempo, dai contrabbandieri per raccogliere il sale dalla scogliera, oggi sono divenute suggestivi cammini per viaggiatori, escursionisti e pellegrini. Il paesaggio è mozzafiato. Si percorrono sentieri tra muretti a secco, macchia mediterranea e pagghiare, i tipici trulli salentini senza cono sullo sfondo di un mare dalle mille sfumature di blu. In passato quando il sale era monopolio dello Stato, gli abitanti lo raccoglievano dalla vicina scogliera e attraversavano sentieri impervi a piedi nudi, tanto che gli abitanti del borgo venivano soprannominati con il nome di scarcagnati, che in dialetto salentino significa persone dai calcagni duri, perché erano abituati a camminare su scogliere appuntite senza farsi male. Se sceglierete un soggiorno in pieno inverno, tra luminarie, bande e bancarelle, potrete assistere il 3 febbraio alla grande Festa in onore del Santo Patrono, San Biagio, cui la comunità è molto legata, tanto che la maggior parte degli abitanti si chiama Biagio in suo onore. Molto sentito è anche il Carnevale per il quale i corsanesi realizzano carri allegorici in cartapesta di pregevole fattura. Infine c’è il progetto di investire sugli sport estremi: il Volo dell’Angelo tra mare e scogliere selvagge dovrebbe presto divenire realtà per rendere l’offerta turistica sempre più completa.
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GAGLIANO DEL CAPO – CARPE DIEM
La spiaggetta e la scogliera a picco sul mare sono da anni un luogo cult dell’estate salentina. Richiamano ogni anno tantissimi viaggiatori, desiderosi di assistere a tuffi spettacolari. Il paesaggio è mozzafiato: un grande canyon che abbraccia il mare. Ma anche il borgo di Gagliano del Capo riserva incredibili sorprese: racchiude una chiesa che da sola merita un viaggio per la sua particolarità: è la chiesa madre. Qui, scolpiti nell’altare barocco della Madonna del Carmine, potrete restare sorpresi non dai soliti angioletti e putti, ma da angeli-scheletri che invitano il viaggiatore a riflettere sulla caducità della vita. Gli amanti dell’arte scopriranno le pregiate tele di uno dei maggiori rappresentanti della scuola napoletana di fine ‘700 a Lecce: Oronzo Tiso.
MIGGIANO
Sono così creativi e intraprendenti gli abitanti di Miggiano da essere diventati famosi per Expo2000 la fiera della terza domenica di ottobre che richiama le attività produttive di tutta la regione e anche da fuori regione. Qui si possono ammirare le ultime novità nel campo dell’artigianato, agricoltura, industria e turismo; energie rinnovabili, ambiente, efficienza energetica, edilizia e arredamento. A fare da cornice all’attesa fiera ci sono eventi di valorizzazione dell’enogastronomia tipica e della tradizione che richiamano puntualmente un vasto pubblico. Miggiano è nota altresì per la cripta di Santa Marina, per un meraviglioso frantoio ipogeo, oggi sede del museo dell’Olio e per la recente scoperta di un affresco raffigurante l’Albero di Jesse ovvero l’albero genealogico di Cristo: una iconografia del 1700, nascosta per oltre 300 anni. Venire a Miggiano significa ritrovarsi tra meravigliosi affreschi bizantini tra palazzi nobiliari e case a corte. Gli abitanti faranno a gara per farvi sentire uno di loro.
MONTESANO SALENTINO, SPETTACOLARE FESTA PER SAN DONATO
Chi dice Montesano Salentino dice Festa in onore di San Donato che si celebra dal 5 all’8 agosto anche con una grande fiera mercato. Tutto il paese si mette all’opera per organizzare il grande evento, ritenuto tra i più belli e maestosi del Salento e della Puglia tutta, organizzando le tipiche luminarie che decorano le vie, i concerti bandistici, i fuochi d’artificio e la solenne processione che richiama pellegrini da ogni parte della regione. Montesano era un’antica città del vino, tanto che nel centro storico ci sono ben 8 palmenti dove veniva pigiata l’uva. Da non perdere una visita nella chiesa di San Donato dove poter ammirare un affresco del Santo che risale al ‘400 e la chiesa madre dall’elegante altare barocco. Il borgo fa parte della rete dei Borghi autentici d’Italia.
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MORCIANO DI LEUCA, POMODORI AL SAPORE DI MARE SULLA VIA DEI PELLEGRINAGGI
E’ attraversata dalla via leucadense dei pellegrinaggi Morciano di Leuca. Nella sua frazione infatti sorge Leuca Piccola, una riproduzione fedele e in piccolo del Santuario di Santa Maria di Leuca con le arcate per il mercato e il rifugio sotterraneo per i pellegrini. Qui campeggiano le famose 10 P scritte dall’oste: Parole Poco Pensate Portano Pena Perciò Prima Pensa e Poi Parla, che rappresentano una curiosità da non perdere. A pochi passi dal Santuario si trovano le famose Vore di Barbarano: voraggini, dove scorrono fiumi sotterranei che finiscono nel mare di Leuca. Secondo la leggenda vi ci cadevano dentro i pellegrini cattivi. A pochi passi da Morciano ecco la bella Torre Vado con la Torre, simbolo della marina e la sua scogliera bassa sul mare, dove si incastonano le sorgenti: vere e proprie vasche naturali con idromassaggio di cui poter usufruire gratuitamente. Le polle sotterranee di acqua dolce creano infatti un piacevole gioco di correnti che ristorano la mente e il corpo. Infine una chicca per i buongustai: è stato riconosciuto Prodotto agricolo Tradizionale (PAT) il pomodoro di Morciano che i contadini coltivano nei terreni e sui fazzoletti di terra rossa affacciati sul mare. Secondo antiche tecniche di coltivazione vengono innaffiati con le alghe bagnate di acqua di mare, che conferisce loro un sapore unico. Indimenticabile.
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Patù
PATU’ E LA MISTERIOSA CENTOPIETRE
Tappa imperdibile è la Centopietre di Patù, un monumento funebre costruito con i lastroni dell’antica città messapica di Vereto, per onorare Gimignano, un ambasciatore che nel IX secolo, portò ai nemici saraceni un messaggio di pace, ma venne barbaramente trucidato. La sua tomba, la Centopitetre, si trova di fronte alla chiesa di San Giovanni, dove si leggono tracce di pregevoli affreschi. Da ammirare la piccola frazione di San Gregorio, un’incantevole baia, custodita da una torre di guardia e preceduta da un paesaggio dal grande fascino: la scogliera digrada dolcemente verso il mare tra muretti a secco e macchia mediterranea.Tra gli eventi più suggestivi c’è l’infiorata che quest’anno sarà celebrata il 2 giugno. Tutti i cittadini raccolgono fiori di campo per realizzare un tappeto di fiori lungo ben 300 metri. Si tratta di un evento molto atteso che coinvolge tutta la comunità. Infine da non perdere una visita al Palazzo Romano, dove visse il patriota Liborio Romano che aiutò Garibaldi nell’impresa di unificare l’Italia, divenendo tra i massimi protagonisti del Risorgimento italiano. A lui è dedicato un centro di documentazione, con accanto un Museo nel quale sono stati conservati i reperti archeologici rinvenuti nell’antica città messapica di Vereto, da cui nasce Patù.
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PRESICCE-ACQUARICA, FRANTOI IPOGEI E TORRI MEDIOEVALI
E siamo ora nel Capo di Leuca, a Presicce-Acquarica, comune nato dalla fusione amministrativa di due centri contigui e ora esempio virtuoso nella Puglia. Da un lato, il borgo di Presicce, già città dell’olio e dei frantoi ipogei inserita nel network de “I Borghi più Belli d’Italia”.Si contano circa 30 frantoi ipogei solo nel centro storico e uno, in particolare, agibile e visitabile, occupa tutto il sotterraneo della piazza principale. Piazza del Popolo fa da spartiacque imponente tra la via nobile dove si affacciano eleganti palazzi dai giardini segreti come Palazzo Rollo e Palazzo Arditi e il quartiere contadino, di grande fascino dove si può ammirare la bellezza di vicoli, scorci e case a corte. Dall’altro Acquarica, dove è forte l’eredità della lavorazione del giunco palustre e dove si può contemplare l’imponente Masseria di Celsorizzo, antico villaggio medievale, con la sua particolarissima torre colombaia, che rappresenta il potere dell’Informazione nel Medioevo: vinceva le Guerre non solo il Signore che possedeva più Armigeri, quanto chi poteva contare sui colombi viaggiatori grazie ai quali faceva arrivare i messaggi in tempi molto rapidi.
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Ruffano
RUFFANO, LA DANZA DELLE SPADE E ARTIGIANATO TIPICO
Pochi passi e siamo a Ruffano con la sua ampia e suggestiva Piazza del Popolo. Merita una sosta la Chiesa Madre dove si può ammirare il ricco barocco che adorna, in particolare il maestoso altare di San Sebastiano e le tele del famoso pittore Saverio Lillo, esponente della scuola napoletana del ‘700 nel Salento. Ruffano custodisce antichi mestieri ormai in via di estinzione, nelle botteghe artigianali della ceramica e del rame, che sfornano pregiati manufatti. La Notte di Ferragosto l’appuntamento per tutti è poi davanti al Santuario di San Rocco a Torre Paduli, dove al suono incessante del tamburello gli uomini danzano la Danza delle Spade, imitando con le mani il segno di possedere un coltello.
SALVE BANDIERA BLU
Bandiera Blu ininterrottamente dal 2009, Salve è lambita da spiagge dalla sabbia dorata e un mare cristallino, tra dune di gigli selvatici.
Tutto il suo territorio è selvaggiamente bello, inconfondibile per i suoi tramonti sul mare nelle marine di Posto Vecchio, Pescoluse, Torre Pali con la tipica torre dai piedi nell’acqua e Lido Marini. Nel piccolo borgo di Salve da non perdere una sosta nella chiesa madre per ammirare l’organo più antico di Puglia ancora funzionante e realizzato dal comasco Olgiati nel 1628. Sull’elegante piazza Concordia si affaccia Palazzo Ramirez, poco distante dal frantoio ipogeo visitabile. Addentrandosi nel centro storico si rimane incantati davanti ad uno dei rari esempi di casa a torre, una casa fortificata nel cuore del borgo. Nella frazione di Ruggiano, da non perdere una visita al Santuario di Santa Marina, dai ricchi affreschi dedicati alla vita della Santa. Consigliamo di trovarsi lì davanti all’ora del tramonto, quando il sole accende di rosso la sua facciata in carparo, la pietra leccese dura.
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SPECCHIA TRA I BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA
Tra le prime cittadine ad entrare nella rete dei Borghi più belli d’Italia Specchia è divenuta famosa per le sue bellezze architettoniche, artistiche, per la sua storia e per i tanti eventi culturali tra cui la Notte Bianca del 12 agosto, evento riconosciuto a livello regionale, arrivato a richiamare fino a 50mila visitatori. Da ammirare Palazzo Risolo sede di eventi culturali e manifestazioni e tutto il centro storico, che è composto da un labirinto di viuzze dove si affacciano case contadine ed eleganti Palazzi nobiliari. La suggestiva cornice del centro storico e Palazzo Risolo vengono utilizzati dagli abitanti del borgo per dare vita al Presepe vivente, tappa obbligata per chi vuole scoprire il Salento durante la magia del Natale. Specchia è conosciuta per l’eccellente gastronomia e per i suoi maestri pasticcieri che hanno conquistato, anche cimentandosi nella produzione di panettoni artigianali, ambiti premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Merita perciò una sosta non solo per le sue bellezze storico artistiche, ma anche per le sue prelibatezze golose e gustose.
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TAURISANO LUNGO LA MADONNA DELLA STRADA
Un incrocio di viuzze, dove si diffonde il profumo di pane appena sfornato dai forni di pietra, ci richiama a Taurisano, con la sua ricca Chiesa Madre e il centro storico. La città è famosa per aver dato i natali, il 19 gennaio del 1585 al filosofo, Giulio Cesare Vanini, filosofo, medico naturalista e libero pensatore italiano, riconosciuto tra i primi esponenti del libertinismo erudito, che venne condannato ad una morte atroce a Tolosa, in Francia, il 9 febbraio del 1619, con l’accusa di essere ateo e bestemmiatore. Taurisano è famosa per la Chiesa della Madonna della Strada, che lungo la via antica dei pellegrinaggi e dei moderni cammini, è un raro esempio di arte romanica nel Salento.
TIGGIANO, UN PARCO GIARDINO NEL PALAZZO CASTELLO RISPLENDE PER LA FESTA DI SANT’IPPAZIO, PROTETTORE DELLA VIRILITA’ MASCHILE
La scultura del Giano Bifronte in pietra leccese ci accoglie a Tiggiano, una cittadina ricca di attrattori culturali completamente restaurati, primo tra tutti il palazzo Serafini Sauli recuperato con il suo magnifico parco-giardino con un agrumento e un bosco di querce e la torre colombaia. Tiggiano è famosa per la Festa in onore di Sant’Ippazio, protettore della fertilità maschile, che si celebra tra il 17 e il 19 gennaio tra luminarie, fuochi d’artificio e concerti bandistici. Qui vi si coltiva la famosa pestanaca: un cultivar di carota, unico nelle sue caratteristiche organolettiche. Il borgo confina con un tratto di costa selvaggio e affascinante, “custodita” ancora oggi dall’antica torre di guardia: Torre Nasparo, dove c’è l’obiettivo di creare il Volo dell’Angelo e altre attrazioni per incrementare il turismo lento. Il paesaggio rurale, dove si può ammirare l’insediamento delle Matine con le cave di pietra dismesse, è così suggestivo che l’attrice hollywoodiana, Helen Mirren ha acquistato una masseria, dove trascorre piacevolmente gran parte del suo tempo, facendo amicizia con gli abitanti del posto, coltivando gli ortaggi e frequentando i mercatini locali.
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Tricasehttps://www.youtube.com/watch?v=DQZOvdV3nR0
Tricase
TRICASE, DA MARINA SERRA AL BORGO ANTICO
Seguendo la via del mare arriviamo a Marina Serra, famosa per la sua piscina naturale, dove anche l’attrice hollywoodiana Helen Mirren con il marito il regista Tylor Hackford ama fare il bagno, al mattino presto. La piscina è stata “realizzata” dal mare, che ha invaso cave di pietra scavate dall’uomo ed è considerata tra le più belle al mondo. Poco più a nord ecco Tricase Porto con le sue antiche imbarcazioni che, restaurate dall’Associazione Magna Grecia Mare compongono un vero e proprio Museo del Mare sullo specchio d’acqua. Risalendo per scoprire il borgo di Tricase ci si imbatte nella quercia vallonea, tra i più antichi esemplari del Salento, tanto che secondo la leggenda diede riparo, con i suoi rami ai cento cavalieri che erano al seguito di Federico II. Ed eccoci poi in piazza Pisanelli dove si affacciano palazzo Risolo, sede del Comune e la chiesa dei domenicani dagli altari barocchi e le statue lignee dei frati che si sono succeduti nell’importante castello. Anche Tricase con la sua frazione di Lucugnano rientra tra le città della ceramica ed è circondata da ben cinque castelli che si affacciano nelle sue frazioni: Tutino dove alcuni privati hanno recuperato il castello, trasformandolo in un lounge bar-ristorante aperto alla cultura e agli eventi, Depressa, il cui castello appartiene alla famiglia del famoso regista Edoardo Winspeare, Caprarica del Capo e Sant’Eufemia sono tutte piccole frazioni di Tricase da scoprire e da amare.
UGENTO, ANTICA CITTA’ MESSAPICA DAL MARE CRISTALLINO
Bandiera Blu da due anni, Ugento è considerata la città del turismo salentino per eccellenza con i suoi oltre 33mila posti letto tra il borgo, la frazione di Gemini e le marine di Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido Marini. La cittadina custodisce tesori d’arte incredibili: a partire dal Nuovo Museo Archeologico dove ci si può rendere conto di come il centro sia stato, in età pre-romana, un’importante città messapica. Qui venne infatti ritrovata la Statua di Zeus del VI secolo Avanti Cristo, che, in bronzo e alta ben 74 centimetri, incarna la bellezza e il carattere del popolo messapico. La sua copia fedele è custodita nel Nuovo Museo Archeologico assieme a pregevoli reperti come la tipica trozzella con cui le donne messapiche attingevano l’acqua ai pozzi, i giocattolini per bambini e un grande tesoro di monete antiche in argento, alcune delle quali coniate a Ugento, che certificano quanto intensi e frequenti fossero gli scambi commerciali nel mondo antico. Da ammirare anche il Museo diocesano che custodisce tesori di arte sacra di pregevole fattura, mentre il Parco regionale di Ugento dove crescono pini e macchia mediterranea e dove si possono ammirare gli aironi che sostano nei bacini, costeggia spiagge dalla sabbia bianca finissima, bagnata da un mare limpido e cristallino.
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Tra turismo lento, il profumo del pane appena sfornato, i borghi ricamati di pietra, gli eventi e le feste di tradizione, il Sud Salento vi aspetta per farvi vivere un ventaglio di emozioni. Ancora tutte da scoprire.