Presentato a Roma, nella sontuosa sala dell’Ambasciata di Spagna alla presenza dell’Ambasciatrice presso la Santa Sede Isabel Celaà, l’Anno Giubilare 2024 che si svolgerà nella Regione di Murcia, aCaravaca de la Cruz, luogo di riferimento per il culto della Chiesa cattolica, annoverata durante il pontificato di Giovanni Paolo II come la quinta città al mondo, insieme a Santiago de Compostela, Santo Toribio de Liébana, Roma e Gerusalemme, con il privilegio di celebrare il Giubileo in perpetuo ogni sette anni intorno al santuario della Santísima y Vera Cruz. A Caravaca de la Cruz, così come a Gerusalemme, è possibile ottenere l’Indulgenza Plenaria grazie al semplice pellegrinaggio di almeno tre persone senza necessariamente attendere l’anno giubilare.
Durante la presentazione,il Consigliere della Presidenza della Regione di Murcia Marcos Ortuño Soto ha riferito sulle ambiziose strategie organizzative di Murcia. “Abbiamo investito 5 milioni di euro per la promozione dell’Anno Giubilare in Perpetuum 2024 sperando di vedere arrivare almeno un milione di pellegrini che rendano questo evento eccezionale e incentivante per far sì che la Regione di Murcia e soprattutto Caravaca de la Cruz possa diventare una meta di pellegrinaggio permanente. A questo scopo è prevista una capillare campagna di comunicazione e promozione ma anche la definizione dei cammini attraverso apposite segnaletiche”.
Una strategia che vanta anche la collaborazione di Turespaña. “Abbiamo sottoposto Il nostro Centro Multimediale Interattivo (CMI) di Roma ad un aggiornamento” dichiara il Direttore dell’Ufficio spagnolo del turismo Gonzalo Ceballos “proprio in funzione del grande progetto dell’Anno Giubilare a fianco della Regione di Murcia. Parteciperemo alla promozione di Caravaca de la Cruz e di tutta la Regione, anche con eventi online”. Un invito speciale è venuto dalMonsignor Lorca Planes, Vescovo della diocesi Cartagena-Murcia: “Caravaca de la Cruz vi accoglierà in ogni momento dell’Anno Giubilare, soprattutto se percorrerete con amore spirituale uno dei cammini che abbiamo aperto negli ultimi anni”
Il Camino de la Vera Cruzè un itinerario di pellegrinaggio che inizia dai Pirenei navarri, a San Jean de Piee prosegue in parallelo con il Cammino di Santiagofino a Puente La Reina, località presso cui si separa per scendere verso sud. Attraverso 29 tappe, il percorso attraversa la Navarra, Aragón,Castilla La Manchae Valenciafino ad addentrarsi nella Regione di Murcia, a Jumilla. Dopo aver attraversato ben 67 comuni arriva a Caravaca de la Cruz, dove termina il percorso davanti al Santuario della Vera Cruz.
Questo percorso di fede lungo 800 Km risale al XIII secolo, epoca in cui i pellegrini si recavano a Caravaca de la Cruzper adorare il ‘Lignum Crucis‘, una reliquia della Croce di Cristo, giunto qui per mano dei Templaridurante la Sesta o Settima Crociata e qui custodito da otto secoli.
Il sindaco di Caravaca de la Cruz José Francisco García, ha infatti dichiarato: “La reliquia lignum crucis resta l’elemento fondamentale per il turismo religioso a Caravaca. Anche se la tradizione di fede della città non trapela solo dal santuario de la Santísima y Vera Cruz, ma anche dalla cultura, dall’arte, dall’architettura e dalle feste e tradizioni”.
Molte tradizioni di Caravaca parlano proprio della sua eredità cristianacome le Feste della Santísima e Vera Cruz. Ogni anno, migliaia di visitatori si recano a Caravaca con l’unico scopo di partecipare a questa celebrazione, che si tiene dal 1° al 5 maggio e che comprende due spettacoli unici: le feste di Moros y Cristianos (mori e cristiani) e il Caballos del Vino (Cavalli del vino).
Presso Palazzo di Spagna, all’evento “Caravaca de la Cruz. Anno Giubilare 2024” erano presenti:
L’Ambasciatrice di Spagna presso la Santa Sede, Isabel Celáa, il presidente della Regione di Murcia, Fernando López Miras, insieme al Consigliere del turismo dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Gonzalo Ceballos, il Consigliere della Presidenza della Regione di Murcia,Marcos Ortuño Soto, José Francisco García, Sindaco di Caravaca de la Cruz, il Vescovo della diocesi Cartagena-Murcia, Monsignor José Manuel Lorca Planes e il Direttore dell’Ufficio spagnolo del turismo Gonzalo Ceballos