SANTA LUCE, LA NUOVA FRONTIERA DEL PROFUMO
Di Giuseppe Garbarino
C’è un angolo di Toscana che pochi conoscono, arroccata sulle morbide colline dove il grano diventa oro sotto i raggi della luna che nei primi giorni di luglio fa capolino al tramonto contendendo al sole il primato della bellezza.
Santa Luce, un nome nel quale è riassunta tutta la particolarità del luogo, una manciata di case con la chiesetta e campanile all’apice del borgo, la calura estiva che è appena temperata da una lieve brezza che arriva dal mare, qualche sonnolento gatto che fa da padrone su muretti in cemento e mattoni, il profumo della macchia mediterranea e a tratti quello particolare di un erba aromatica o meglio officinale, la lavanda.
Da qualche anno, grazie ad una accurata ricerca di mercato, alcune aziende agricole della zona si sono votate alla coltivazione di questa erba il cui utilizzo varia dall’uso cosmetico a quello medicinale.
Dietro quelle colline il profumo simbolo di purezza, devozione e virtù, porta a sognare e a perdersi nelle grandi distese piene di fiori.
Dal mare arriva il leggero Espero o il Libeccio, venti che trasportano quel salmastro che probabilmente rende unica la lavanda di questi luoghi.
I campi che si incontrano percorrendo la strada verso Pieve di Santa Luce sono distese di quel colorino violetto che al momento della massima fioritura, generalmente fine giugno primi di luglio, inebriano di gioia, con le loro distese ordinate e ben curate.
Ormai la lavanda di Santa Luce, tra Castellina Marittima e Laurenzana, è ben nota, moltissime le persone che nei fine settimana della massima fioritura raggiungono la località per fare fotografie, godere del panorama e approfittarne per cenare con la semplicità dei piatti locali, ancora casalinghi e annaffiati da vino della Costa degli Etruschi.
Tra le varie occasioni da non perdere abbiamo il picnic in mezzo ai filari della lavanda,con cestino gastronomico fornito dalle aziende agricole che permettono, con adeguate attenzioni, di accedere ai campi coltivati, nei quali ronzano indisturbate api operaie tutte prese a raccogliere il nettare di questi fiori.
E’ un momento di gioia, forse la considerazione che la fioritura dura pochi giorni o che presto sarà tutto tagliato, rende l’occasione unica e pregiata.
Le aziende coinvolte in quella che possiamo chiamare la Valle dei Profumi, sono 12, tutte in quella zona che da Santa Luce arriva verso Lorenzana, sulle colline pisane. Dal 7 Giugno al 14 Luglio del 2024 sarà il momento di maggior fioritura delle piante di lavanda e occasione per visitare e vivere questo angolo di Provenza nostrano.
Uno dei progetti che ha visto il nascere di questa nuova vivacità agricola ha optato per la sostituzione della classica coltura cerealicola, da sempre alla base dell’economia locale, con questa filiera produttiva delle erbe officinali che ha creato un collegamento tra ruralità, prodotti tipici certificati biologici e biodinamici e lo sviluppo turistico.
Molto interessante è il fatto che il processo di produzione dell’olio essenziale avvenga sul posto, un passaggio in meno verso mercati generalmente esteri, consentendo un diverso margine economico per il produttore.
Tra le varie realtà della zona dobbiamo ricordare l’azienda agricola Flora di Lorenzana capofila del progetto principale che è stato valutato come uno dei migliori in Toscana.
Ogni anno i campi si riempiono così di visitatori, si animano di persone tutte prese a scattare foto, godere dei panorami e con lo sguardo si perdono alla ricerca di un guizzo argenteo del mare che si nasconde in lontananza sotto la luce del sole di Santa Luce.