Pamela McCourt Francescone
Il tema della sostenibilità non è certamente una novità per la Svizzera, un paese sinonimo di natura, di vacanze nel verde e di genuinità. Ora con la campagna “Swisstainable” l’ente del turismo punta al rafforzamento di un’immagine mirata a comunicare quello che per altre destinazioni è un obiettivo, ma che per la Svizzera è da lunghi anni uno standard: garantire il successo a lungo termine della destinazione, e farne la meta di viaggio più sostenibile al mondo.
A presentare la nuova strategia è stata Piccarda Frulli, vice direttore Ente del Turismo Svizzero, incontrando la stampa romana al Courtyard Rome Central Park. “Swisstainable è una blueprint, invitiamo tutti gli operatori del settore a partecipare per rafforzare questa posizione e trasmetterla anche ai nostri visitatori”. L’obiettivo quello di creare un equilibrio armonico che risponda alle esigenze non solo di chi visita la Svizzera ma anche della popolazione locale e dell’ambiente.
Presenti all’incontro romano la Ferrovia Retica e il Trenino Verde delle Alpi, due partner storici dell’Ente riconosciuti a livello globale come modalità d’eccellenza di viaggio sostenibile. “Quando si tratta di sostenibilità noi giochiamo in casa”, ha detto Enrico Bernasconi, rappresentante in Italia della Ferrovia Retica. “Dal 2013 i nostri locomotori sono alimentati al 100% da energia idroelettrica prodotta a km zero, come lo sono in gran parte tutte le nostre strutture, grazie all’acqua fornita direttamente dal Lago Bianco”.
Altrettanto attento alla sostenibilità il Trenino Verde delle Alpi con una quota di energia idroelettrica fino al 95% nel mix della corrente ferroviaria. Partendo ogni due ore da Domodossola e attraversando i 19.8 km della galleria del Sempione, in poco più di due ore il treno percorre il Vallese e l’Oberland Bernese prima della discesa verso il lago di Thun e Berna, la capitale federale della Svizzera.
Tra le località toccate dal Trenino Verde il giardino tropicale di Frutigen, unico nel suo genere con acqua che sgorga naturalmente calda dalla galleria del Lötshberg, e che viene usata per coltivare frutta esotica e produrre vero caviale di storione. Un’oasi tropicale ai piedi delle Alpi bernesi che si presta per manifestazioni d’ogni tipo con visite guidate sulla geotermia, sulle energie rinnovabili, sull’acquacoltura e sulla produzione alimentare sostenibile, e con la possibilità di gustare prodotti pregiati freschi nel ristorante Tropengarten.
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