Forlimpopoli
Di Teresa Carrubba
Niente può scalfire l’atavico senso dell’ospitalità che da sempre contraddistingue la Romagna, nemmeno la recente calamità naturale che avrebbe messo in ginocchio qualunque altra popolazione. Da subito gli orgogliosi abitanti di questa terra generosa si sono rialzati e, scrollati di dosso acqua e fango, hanno rapidamente ristabilito una situazione di normalità. E, come è normale per loro, hanno ricominciato a sorridere al turismo. Una disponibilità che ha radici lontane come testimonia, ad esempio, la Colonna delle Anelle al centro della piazza principale di Bertinoro che, nel 1247, disciplinava i turni dell’ospitalità che i nobili offrivano ai forestieri.
Una terra generosa, si diceva, anche dal punto naturalistico: mare, monti, rocche, storia, fonti termali. E dire che quattro milioni di anni fa era solo mare, che qui ha lasciato segni visibili persino nello spungone un primitivo impasto di frammenti di conchiglie tenute assieme dal calcare e che tanto influenza la geologia del territorio. Tanti gli itinerari tra i borghi romagnoli intorno a Forlì, ma un fil rouge lega alcuni borghi degni di nota: la presenza di rocche o fortezze che ne delineano la storia e la cultura. Castrocaro-Terra del Sole, Forlimpopoli, Bertinoro e Predappio, per esempio, possono tracciare un percorso vacanziero alternativo e intrigante. A Castrocaro-Terra del Solela possente fortezza, in gran parte restaurata, ospita un interessante museo e, nella torre, celle e camere di tortura di un passato mai dimenticato. Scoprire la Fortezza di Castrocarovuol dire farsi coinvolgere dalla storia e dalle leggende legate al pozzo degli amanti di Caterina Sforza, alla Torre guelfa o alle Segrete.
Al comune di Castrocaro è legata la Terra del Sole, “città ideale” di Cosimo I de’ Medici, con oltre 2 chilometri di un’imponente cinta muraria. Un mirabile esempio del nuovo modello urbanistico che si impose in Italia nel Cinquecento. Forlimpopoli, sulla Via Emilia, famosa per la trecentesca Rocca Albornoziana, una delle meglio conservate in terra di Romagna. Presenta una pianta quadrangolare con possenti torrioni a sezione circolare ed è circondata da un fossato. Città natale di Pellegrino Artusi, celebre gastronomo, autore del manuale “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”, Forlimpopoli racconta ancora oggi la storia dell’illustre cittadino nella Casa Artusi, in cui si svolgono corsi di cucina e banchetti d’autore. Particolare tradizione consolidata di ospitalità è vantata, come si diceva, da Bertinoro con la Rocca Vescovile edificata a metà del X secolo che mantiene ben conservata la sua originaria struttura medioevale con funzione in origine difensiva. Dominata, tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, da alcune delle più importanti famiglie ghibelline della Romagna, gli Ordelaffi, signori di Forlì, ospitò Dante Alighierinei primi anni del suo esilio. Oggi la rocca ospita il Centro Residenziale Universitario e il Museo Interreligioso. Bertinoro, insieme a Castrocaro, vanta una delle fonti termali più famose del territorio, Fratta Terme, a soli 2 chilometri. Un motivo in più per considerare questa terra di Romagna una meta ambita per un turismo di elezione.