Ultimi week end d’autunno all’Hotel Torre di Cala Piccola tra golosità e bellezze paesaggistiche e monumentali
Un ultimo nostalgico weekend per godersi il bellissimo mare dell’Argentario e la Maremma. Qui tante civiltà – dagli etruschi ai romani, ai senesi, ai fiorentini, agli spagnoli e agli orientali – hanno lasciato segni tangibili del loro passaggio. La torre di avvistamento spagnola, intorno alla quale si sviluppa l’Hotel Torre di Cala Piccola a Porto Santo Stefano, ne è un simbolo. Sarà bello sognare l’estate ammirando, con un cocktail speciale in mano, il tramonto sulle isole del Giglio e di Giannutri al Caffè La Torre, circondati dai profumi del giardino mediterraneo dove spicca la piscina a sfioro.
L’autunno offre mille occasioni golose, che lo chef dell’Hotel Torre di Cala Piccola, Francesco Carrieri, trasforma in piatti invitanti. Specialità toscane di carne e pesce sono rivisitate in chiave contemporanea e preparate espressamente con i migliori prodotti del territorio al Ristorante La Torre d’Argento, servite sulla splendida roof-terrace vista mare. Si può cominciare con un antipasto di pesce, scegliendo tra Mare caldo con gamberi, calamari, cozze, vongole o Palamita sott’olio su passatina di borlotti e cipolla rossa croccante. Prelibatezze di stagione e pasta della tradizione toscana si uniscono in un primo piatto di Pici, gamberi e porcini, mentre sono decisamente improntati al mare gli Gnocchetti al nero di seppia e ragù di gallinella. Il piatto signature di Carrieri è sicuramente Il Caldaro Torre d’Argento, dal nome del ristorante di Torre di Cala Piccola, che prevede scampi, gamberi, calamari, cozze, vongole seppie, polpo e altro pescato del giorno. È un piatto di antica tradizione, tipico dei pescatori dell’Argentario, che lo preparavano e mangiavano in navigazione durante la cala delle reti, e prende il nome dalla grossa pentola nella quale si cucinava al momento il pescato fresco di giornata. Chi preferisce la carne potrà provare la Guanciola di vitello cotta a bassa temperatura con verdura di stagione. Un pasto degno di questo nome non può finire senza un dessert. Il cioccolato trionfa nell’incontro tra il Cremino di gianduia e agrumi, marquise fondente, cioccolato bianco con fave di cacao e tartufino al latte e Cointreau. C’è un tocco di Siciliainvece nel Ballarò, mousse di ricotta cremosa al pistacchio, croccantino alle mandorle e salsa di albicocche.
Obbligatorio per arrivare a Porto Santo Stefano il passaggio per Orbetello, che si collega all’Argentario con un ponte-diga del 1842, mentre due lingue sabbiose dette “tomboli” (quello della Feniglia a levante e quello della Giannella a ponente) formano intorno alla città una laguna ricca di fauna ittica. Vale una visita Pitigliano, un bellissimo borgo arroccato su uno sperone tufaceo. Particolare la presenza di fori praticati nella roccia, un tempo tombe etrusche ed oggi adibiti a cantine per il rinomato vino! Impronta rinascimentale invece per il borgo di Scansano, da secoli luogo di fresca villeggiatura e zona di produzione di pregiati vini. L’abitato di Sovana è soprattutto medievale, con suggestivi monumenti romanici. Fuori dell’abitato si trova una vastissima necropoli etrusca dalle magnifiche tombe scavate e modellate nel tufo. Tra un monumento e una chiesa c’è tempo per qualche saporito acquisto gastronomico: salumi insaccati di maiale e cinghiale, ricotta, pecorino, funghi, olio d’oliva e bottiglie di rosso Morellino di Scansano e Bianco di Pitigliano.
Da Porto Santo Stefano una strada panoramica porta al Consorzio di Torre di Cala Piccola, a circa 8 km di distanza. L’Hotel sorge lungo uno dei tratti costieri più affascinanti dell’Argentario, a picco sul mare di fronte alle Isole del Giglio e di Giannutri. Al centro, l’antica torre spagnola da cui ha preso il nome, un tempo punto di avvistamento dei pirati che infestavano il Mediterraneo. www.torredicalapiccola.com