Di Filippo Canali
La miglior vista di Livorno sulla Terrazza Mascagni da cui ammirare le bellezze dell’Arcipelago Toscano e della costa livornese? Indubbiamente dalla terrazza panoramica dell’Acquario! E solo questo basterebbe per metterne in ponte una sua visita, ma al pubblico che lo frequenta la struttura propone anche un percorso che si sviluppa su due piani per una superficie espositiva complessiva di circa 3.000 mq.
La missione della struttura è “informare e sensibilizzare il pubblico alla conservazione, la gestione e l’uso sostenibile degli ambienti acquatici per promuovere comportamenti positivi e responsabili. Ciò la rende un’opportunità unica per il mondo scolastico ed una proposta ad alto valore aggiunto per il tempo libero di famiglie e bambini”.
Al piano terra si possono vedere numerose vasche espositive che ospitano prevalentemente la fauna marina del “nostro” Mar Mediterraneo, con focus sul tema dell’inquinamento da plastica. Meduse, polpi, murene, coralli e kelp (le macroalghe capaci di svilupparsi per molti metri fino a costituire una vera e propria foresta sommersa) sono i protagonisti indiscussi. A queste fanno da contraltare i giganti del mare: squali zebra, pesci Napoleone, e le due tartarughe giganti “Ari” e Cuba” (vere e proprie mascotte dell’Acquario), sono le attrazioni principali tra le specie degli altri mari.
Ad inizio percorso troviamo la Sala “Diacinto Cestoni” dove ci si muove alla scoperta della biodiversità del Mare Nostrum, a cui seguono poi le vasche con i pesci di fondale e del Mar dei Caraibi (come il pesce istrice, quello angelo o lo scorpione).
Difficile se non impossibile dimenticare la felicità che si legge, palpabile, negli occhi dei bambini più piccoli quando si trovano a tu per tu, dal bordo delle vasche tattili, con le razze che si lasciano toccare ed accarezzare sul pelo dell’acqua.
E’ stata anche predisposta una vasca che permette al visitatore di capire le strategie evolutive adottate dai cavallucci marini o dal pesce cardinale per la sopravvivenza, tra cui il momento della gestazione.
Nella vasca dedicata all’Indo Pacifico, è sicuramente da non perdere il Limulo, un artopode chelicerato, detto il “granchio a ferro di cavallo” a causa della forma del suo corpo, ma che è in realtà più strettamente imparentato con i ragni. L’origine risale a circa 400 milioni di anni fa, pertanto è considerato un animale preistorico. Questa specie vive principalmente sulla costa est del Nord America, in Messico ed in Yucatan. Si ciba prevalentemente di piccoli crostacei, gasteropodi e piccoli pesci.
Spettacolare anche l’attraversamento di un vero e proprio “tunnel marino” dove nuotano le aquile marine.
Una curiosità: è possibile anche viaggiare indietro nel tempo ed esplorare i mari delle antiche civiltà greche e romane, visto che una vasca intera è dedicata alla riproduzione di navi e relitti antichi adagiate sul fondo marino, a cui si affianca la possibilità di osservare riproduzioni in technicolor della barriera corallina.
La visita prosegue al primo piano dell’Acquario con un’area di 120 mq che offre al visitatore un’emozionante esperienza con il passaggio dall’acqua alla terra ferma.
Si possono osservare esemplari della velenosissima rana freccia, del mimetico camaleonte, assieme agli insetti stecco, alle testuggini ragno, e alla lumaca gigante africana. Particolare risalto è stato dato al formicaio delle tagliafoglia, dove le due teche principali che le contengono sono racchiuse in teche trasparenti per far capire allo spettatore come viene organizzato: tubature di acrilico, anch’esse trasparenti, le uniscono percorrendo tutte le pareti del percorso. Le formiche tagliafoglia appartengono al genere Atta Mexicana e sono solite raccogliere foglie che ritrovano nelle aree circostanti il loro nido. Questi esemplari non consumano vegetazione, ma piuttosto la utilizzano come fertilizzante per far crescere il fungo in un rapporto di simbiosi mutualistica. Il fungo accrescendosi produce delle piccole “infiorescenze” che vengono consumate dalle formiche stesse come cibo.
Un’esperienza quindi tutta da vivere, in particolare per i più piccoli che possono toccare con mano un mondo che è molto lontano da quello della città in cui, spesso, non hanno la possibilità di rapportarsi con il mondo marino.
Credits foto :
Acquario di Livorno
Merlo Fotografia
https://www.acquariodilivorno.it/