LA CITTA’ TRENTINA CELEBRA IL GRANDE PENSATORE CON UN INTENSO CONTENITORE CULTURALE (19-24 MARZO)
Testo di Mariella Morosi
La città di Rovereto celebra per il terzo anno il «Rosmini Day». Dal 19 al 24 marzo le giornate dedicate al grande pensatore di respiro universale e di fama mondiale Antonio Rosmini coincidono anche quest’anno con l’anniversario della sua nascita (24 marzo 1797). L’obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire un accostamento alla vita e all’opera di un intellettuale che – benché sul punto di ricevere la porpora cardinalizia– venne a lungo osteggiato dalla Chiesa fino alla sua definitiva riabilitazione e beatificazione (novembre 2007). Enti promotori del Rosmini Day, divenuto un ricco contenitore culturale, sono il comune della città trentina, il Centro Sudi e Ricerche A. Rosmini, l’Università degli Studi di Trento, la Biblioteca Rosminiana e l’Accademia degli Agiati. Il programma prevede concerti, lectio magistralis, mostre, incontri per le scuole, itinerari e uno spettacolo teatrale. Ad aprire le celebrazioni sarà il 19 marzo una lectio di Maurizio Malaguti dell’Università di Bologna sul tema “Memoria e profezia. La cittadinanza evangelica di A. Rosmini” che si terrà a Casa Rosmini. La casa natale conserva i mobili d’epoca, una collezione d’arte e una biblioteca, frutto della passione che accomunò il giovane Antonio allo zio Ambrogio, pittore e architetto, autore di importanti edifici di Rovereto. Tra le varie iniziative della settimana rosminiana, la seconda edizione del concorso “Il mio Rosmini”, in cui alcune classi delle scuole superiori del Trentino e del Piemonte si confronteranno con elaborati multimediali. Vari gli approfondimenti sul tema rosminiano della cittadinanza evangelica e anche un concerto del coro “Voci Roveretane”, con brani inediti di alcuni testi del filosofo. Il «Rosmini Day» 2018 estende la sua attenzione anche al poeta Clemente Rebora, che in Rosmini trovò un punto di riferimento spirituale e culturale.
Anche a lui sono dedicati uno spettacolo teatrale, un itinerario guidato ai luoghi della città da lui frequentati e una sessione di lettura e commento di poesie, affiancata dall’esposizione dei suoi libri. Il programma è stato presentato da Cristina Azzolini, vicesindaco e assessore all’istruzione del Comune di Rovereto, da Carlo Brentari del Centro Studi “A. Rosmini” dell’Università di Trento, da Mario Pangallo, Direttore della Biblioteca Rosminiana e da Patricia Salomoni e da Carla Tamanini di Iprase Trentino, curatrici del concorso “Il mio Rosmini”.
“Nell’universalità delle idee determinate – ha detto Mario Pangallo- Rosmini afferma il principio primo dell’essere come fondativo della morale, che consente all’uomo di riconoscere la verità, cioè ciò che gli oggetti ‘sono’ per poterli rispettare. Questo dovrebbe interessare soprattutto alla stampa perché mira alla realtà dei fatti”. L’attualità del pensiero di Rosmini è stata sottolineata anche da Cristina Azzolini. “Attraverso la sua vita e il suo pensiero – ha detto- interroga la modernità. Ne abbiamo bisogno tutti, perché tutti dobbiamo trovare percorsi che ci permettano di individuare ciò che conta davvero. Rosmini serve non solo come conoscenza storica, ma anche per una ripartenza dell’avventura umana”.
www.comune.rovereto.tn.it
www.centrostudirosmini.it