Il Ministero del Turismo lancia un nuovo marchio
Con “Myanmar. Be Enchanted”, il rebranding dell’immagine turistica, il più grande paese del Sud-est asiatico punta sulla comunicazione emozionale e sulla parola ‘incantata’ per potenziare gli arrivi internazionali nel Paese. “Be Enchanted’ è una promessa e un invito. La parola incantata racchiude in sé il vero cuore del Myanmar”, ha detto il ministro del turismo U Ohn Maung alla presentazione del nuovo slogan. Questo branding, che identifica il Myanmar come “L’ultima frontiera del Sud-est asiatico”, è stato sviluppato sulla base di un sondaggio condotto tra i visitatori in partenza dall’aeroporto internazionale di Yangon che ha confermato la percezione delle esperienze “incantate” vissute, e di come il Paese soddisfi in pieno le aspettative del visitatore.
MAY MYAT MON WIN WITH MINISTER U OHN MAUNG
Un’immagine che sarà centrale nelle nuove campagne di comunicazione mirate a recuperare le quote di mercato perse nei primi sei mesi di quest’anno con 38mila arrivi in meno – su un totale di 1,8 milioni – rispetto allo stesso periodo del 2017. L’attenzione del ministero si rivolge ora ai mercati asiatici che, nello stesso periodo da gennaio a giugno, hanno registrato un incremento del 12%. Insieme ad attività di marketing come workshop, fiere e promozioni il ministero punta anche sul marketing digitale. “La tecnologia digitale è un mezzo che ci permetterà di superare le sfide attuali e di sopravvivere sul mercato”, ha sottolineato il ministro. Per il 2018 il governo birmano ha stanziato un milione di dollari per la promozione turistica, ma si trova a dover fare i conti con un’eccedenza della ricettività dovuta alla costante crescita degli arrivi degli ultimi anni – toccando 3,44 milioni l’anno scorso, un incremento del 18% sull’anno precedente.
MINISTER U OHN MAUNG AT BRAND UNVEILING
“Attualmente, tra alberghi e pensioni, abbiamo 1,628 strutture ricettive per un totale di 65,470 camere, e altri stanno aprendo”, ha detto May Myat Mon Win, presidente Myanmar Tourism Marketing e direttore Chatrium Hotel Yangon. “Quella alberghiera è un’industria a lungo termine e dobbiamo adottare metodi innovativi, adeguandoci alle esigenze del momento e della clientela. Con l’Internet e la concorrenza attuale, se non siamo in grado di rispondere alle aspettative dei clienti, sceglieranno altre destinazioni”. Ottimista per il futuro May Myat Mon Win che sottolinea le potenzialità latenti del Paese. “Prendiamo ad esempio Angkor Wat in Cambogia che riceve quattro milioni di visitatori all’anno, mentre il nostro Bagan ne riceve solo 300.000. Il nuovo marchio lancia un messaggio forte che sottolinea l’unicità del Myanmar tra i paesi sud-est asiatici”.
Testo di Pamela McCourt Francescone