Tra le novità che I Viaggi di Maurizio Levi ha in serbo per l’autunno 2017, un viaggio alla scoperta della Tunisia archeologica, esplorando i remoti siti, molti dei quali Patrimonio UNESCO, dell’antica provincia cartaginese e romana. Da Dougga, città romana tra le meglio conservate del Nord Africa, alle suggestive rovine, affacciate sul mare, di Kerkouan, interrogando il passato che si cela nelle vestigia di questa terra, adagiata tra le sabbie del deserto e le acque di un mare incontaminato.
Terra nell’antichità ricca e potente, con Cartagine che arrivò alle porte di Roma minacciandone la stessa esistenza, una volta inserita all’interno dell’Impero l’antica regione della Tunisia prosperò a lungo, divenendo una delle aree più produttive e civilizzate del mondo antico.
Kairouan, città santa. Città più grande della Tunisia centrale, Patrimonio UNESCO dal 2010, insieme a Mecca, Medina e Gerusalemme rappresenta una delle quattro città sante dell’Islam. Un tempo capitale dell’Ifriqya da cui poi tutto il continente africano prese il nome, fu fondata nel IX secolo d.C. da Okba Ibn Nefaa nel punto dove, stando alla leggenda, gli capitò di inciampare in una coppa d’oro persa a La Mecca. Raccoltala, dal suolo sgorgò l’acqua. Nell’800 d.C. diventò la capitale degli Aghlabiti e sotto il dominio di questa dinastia venne costruita la Grande Moschea, insieme ad altri importanti edifici religiosi. Nel 909 i Fatimidi conquistarono la città e quando spostarono la capitale a Mahdia, Kairouan iniziò il suo inesorabile declino che culminò con la sua distruzione per mano della tribù beduina dei Beni Hilal, per ordine del re fatimida Mustansir.
Sousse, perla del Sahel. Capitale del Sahel e terza città della Tunisia, fondata dai Fenici nel IX secolo a.C., Sousse ebbe, con Cartagine e Utica, un ruolo di primo piano all’epoca delle guerre puniche, poiché era la base navale di Annibale, “il più grande generale dell’antichità” come lo definì lo storico Theodor Mommsen. La pittoresca medina della città, Patrimonio UNESCO dal 2010, è pervasa dall’eco della storia e suoi fedeli testimoni sono i pregevoli mosaici custoditi al museo archeologico, eccellenti esemplari dell’espressione artistica all’epoca dei Romani e dei Bizantini. Tra i più affascinanti, quello che mostra Bacco in trionfo trasportato da un carro trainato da leoni e tigri, risalente al III sec. d.C. Sotto le arcate del piccolo cortile, le preziose tessere compongono questa volta motivi geometrici, figure mitologiche e di animali, oltre a simboli cristiani.
L’antica Thugga, colonia romana. La storia di Dougga (nome attuale) potrebbe avere origini dalle popolazioni berbere, ma fu sotto il dominio dei cartaginesi che la città ebbe la prima fase di splendore. A seguito della sconfitta di Annibale nel 202 a.C. la città passò di mano alle popolazioni numide, guidate dall’imperatore Massinissa. Questo periodo durò circa cento anni, quando i romani sconfissero i numidi e presero il controllo della città trasformandola nella Dougga che ora possiamo ammirare e che dal 1997 è protetta dall’UNESCO. E’ forse la città romana meglio conservata di tutto il nord Africa, immersa tra le colline della regione centrale del paese tra ulivi sparsi e fichi d’india. Qui si percepisce veramente il fascino dell’impero romano e la sua grandezza indelebilmente impressa nella storia.
Il viaggio. Si tratta di un viaggio breve ma intenso, alla scoperta dei siti archeologici più affascinati e meglio conservati della Tunisia, un Paese che offre non solo un mare incontaminato e paesaggi molto diversi tra loro (dal mite clima mediterraneo al deserto del Sahara), ma anche rovine di epoca romana tra le meglio conservate nel Mediterraneo. Davvero sorprendenti e intatti i siti di questo itinerario, che si apre con i resti di Cartagine e la visita del Museo del Bardo, uno dei più importanti al mondo per i reperti conservati. Il viaggio prevede una guida locale di lingua italiana e il nostro esperto archeologo italiano.
Programma dettagliato: Africa punica e romanahttp://www.viaggilevi.com/itinerario/islanda-5/
Data di partenza: 14 ottobre, in via di conferma
con nostro accompagnatore archeologo
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