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Di Luigi Gnaccarini
Civita di Bagnoregio, conosciuta come “la città che muore”, è uno dei borghi più affascinanti e suggestivi d’Italia. Situata su una collina di tufo nella provincia di Viterbo, questo piccolo gioiello sembra essere sospeso tra cielo e terra, raggiungibile solo attraverso un lungo ponte pedonale che regala una vista mozzafiato sulla valle circostante. Una gita a Civita di Bagnoregio è un’esperienza unica, capace di catapultare indietro nel tempo chiunque attraversi il suo storico ingresso, la Porta Santa Maria.
Passeggiando per le strette vie lastricate, ci si trova immersi in un’atmosfera senza tempo. Le case in pietra, i piccoli balconi fioriti e le antiche chiese raccontano storie di secoli passati. Ogni angolo sembra una cartolina, perfetto per essere immortalato. La piazza principale, con la Chiesa di San Donato, è il cuore pulsante di questo borgo, dove il tempo scorre lento e il silenzio è rotto solo dal vento che accarezza le pietre antiche.
Oltre alla bellezza architettonica, Civita offre anche esperienze gastronomiche autentiche. Piccole osterie nascoste tra i vicoli servono piatti tipici della tradizione laziale, come le pappardelle al cinghiale e il pane cotto a legna. Fermarsi per un pranzo con vista sulla vallata circostante è un momento di puro piacere.
Gennaio è un periodo ideale per visitare Civita di Bagnoregio: le folle di turisti sono rare, l’aria è frizzante e la luce invernale aggiunge un tocco malinconico ma affascinante al paesaggio. È il momento perfetto per godersi il borgo in tutta la sua autenticità, senza fretta, lasciandosi avvolgere dal suo silenzio quasi sacro.
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Una gita a Civita di Bagnoregio non è solo un viaggio fisico, ma anche un viaggio nel tempo e nello spirito. Ogni passo sul ponte che conduce al borgo sembra come entrare in un mondo dove tutto è fermo, dove la modernità lascia spazio alla storia, e la bellezza resiste nonostante l’inesorabile erosione della roccia tufacea su cui sorge. Un luogo da visitare almeno una volta nella vita.