![](https://www.emotionsmagazine.com/wp-content/uploads/2025/02/5-667x501.jpg)
The New Building
Testo e foto di Anna Quaglia
Sono trascorsi ormai molti anni ma ricordo ancora le immagini che ogni mattina vedevo dalla finestra della mia stanza al secondo piano che si affacciava su St Swithun’s Quad: mi davano il buongiorno, mi accompagnavano per tutta la giornata e mi auguravano la buonanotte.Vorrei rendervi partecipi della loro bellezza in un viaggio immaginario e così vi prendo per mano e vi porto con me a ripercorrere l’interno di un college di Oxford, il Magdalen College, dove per diversi anni mi sono recata per frequentare dei corsi estivi di lingua inglese. Oxford e il college mi sono rimasti nel cuore come se fossero delle persone, degli amici con i quali ho trascorso dei momenti incantevoli e indimenticabili. Il college è uno dei più antichi di Oxford. La prima volta che lo vidi fu il 1995.
Ingresso al Magdalen College
Dalla finestra di quella stanza avevo il controllo totale del college. Intravedevo infatti la portineria o “Porters’ Lodge” davanti alla quale si passa dopo essere entrati da una porticina su High Street: l’ingresso non è maestoso come ci si aspetterebbe considerata la grandiosità del college, ma è un preludio per ciò che si trova al di là: il primo cortile o St John’s Quad dove si affaccia la cappella gotica del college dalla quale si erge una elegantissima Torre campanaria o Great Tower. Se si visita la cappella in una giornata assolata si è testimoni di uno spettacolo meraviglioso: la luce esterna penetra all’interno attraverso le vetrate colorate e si ha l’impressione di vedere tante piccolissime pietre preziose sparse all’interno. Delle panche di legno intagliato adornano la parte della cappella destinata al coro; nel fondo una parete ricca di piccole statue fa da sfondo all’altare: il tutto è una stupenda espressione di stile gotico. La Torre campanaria è famosa perché ogni anno, il primo di maggio, all’alba, ospita sulla sua sommità i coristi della cappella che cantano inni religiosi a studenti, turisti, abitanti che si riuniscono sul Magdalen Bridge e su High Street. Un evento questo che ha le sue origini nei secoli passati e vuole celebrare l’inizio dell’estate.
Il coro della Cappella
L’ingresso della cappella si affaccia su un passaggio che conduce al Great Quad – o Grande Chiostro; lungo il porticato che lo percorre si dipartono le scale che conducono alle stanze degli studenti e dei professori. Se si è fortunati ci si può imbattere nei ragazzi del coro, “le voci bianche” che scendono da una di queste scale indossando le tuniche bianche e, in fila, si dirigono verso la cappella per le prove settimanali. Il loro maestro li precede e silenziosamente e ordinatamente i coristi lo seguono. Di questa immagine celestiale si sente solo il fruscio delle loro tuniche.Percorrendo il lato destro del chiostro si arriva ad una imponente scalinata che per anni è stata percorsa da migliaia di studenti che andavano e tutt’ora vanno a consumare i loro pasti nella Dining Hall: e quando si entra sembra di rivivere le scene dei film di Harry Potter: lunghi tavoli dove si siedono gli studenti e nella parete opposta all’ingresso il tavolo riservato esclusivamente ai professori. Le pareti, in parte rivestite di legno, sono arricchite da quadri con le foto di presidi e personaggi autorevoli del college. I loro occhi sono vivi, austeri, presenti anche se statici e sembra guardino con aria severa gli studenti o i turisti che osano interrompere la loro tranquillità.
Il Grande Chiostro e la Torre Campanaria
Passata la scalinata che conduce alla Dining Hall c’è una indicazione: “Oscar Wilde Room”. Lo scrittore irlandese ha studiato al Magdalen College assieme a tanti altri famosi letterati e politici. Si continua il tour del college e ritorniamo a percorrere il chiostro. Fate attenzione perché questi chiostri nascondono tanti piccoli passaggi che si notano solo quando si passa davanti. Ed è attraverso uno di questi passaggi opposto alla scalinata della Dining Hall che si arriva in un parco – io l’ho sempre definito un tappeto verde – che da secoli ormai ospita una delle più grandi colonie di cervi: sono liberi di muoversi ovunque perché abituati alla costante presenza dell’uomo e dei turisti. In fondo a questo parco si affaccia il New Building – l’aggettivo “New” è usato perché l’edificio è più recente rispetto al primo blocco di costruzioni. Infatti è datato XVIII secolo e lo stile è completamente diverso: si passa dal gotico al palladiano. Anche qui ci sono stanze per studenti e professori e anch’io per un paio di anni ho avuto l’onore di avere una stanza nel New Building.
Dining Hall
A completamento del tour del college consiglio una breve sosta nel pub – The Old Kitchen Bar -accanto alla Dining Hall. Alle pareti ci sono foto e trofei che ricordano le famose regate che ogni anno vedono sfidarsi le università di Oxford e Cambridge sul Tamigi. Ci sono anche le foto di alcune scene del film “Viaggio in Inghilterra”, quasi interamente girato all’interno del college e interpretato da Anthony Hopkins. Nelle stagioni più tiepide si può bere o mangiare qualcosa all’aperto approfittando del terrazzo che si affaccia sul fiume Cherwell. Qui c’è un piccolo molo dove si affittano dei barchini e si pratica il “punting”: per guidare queste imbarcazioni a fondo piatto chiamate in inglese “punt”, non si usano i normali remi ma una lunga pertica o punter. Questa attività è molto famosa a Oxford ma raccomando caldamente di non cimentarsi se non si è abili nel mantenere l’equilibrio.
Tutti i college di Oxford sono più o meno simili: la cappella, i chiostri, la dining hall, i prati infiniti e verdissimi, ma entrarvi anche solo per pochi minuti significa essere immersi e sopraffatti dalla storia. Si provano sensazioni quali il silenzio, la maestosità, la severità; a volte si crede di essere soli ma ecco che compare qualcuno che sbuca da uno di questi misteriosi passaggi e accenna un saluto. La mia prima volta al Magdalen: furono quel silenzio e quella tranquillità che mi colpirono e mi avvolsero come se, varcato il cancello principale, fossi entrata in un mondo magico che non ammetteva intrusioni dall’esterno. I rumori delle auto e gli schiamazzi degli studenti stranieri e dei turisti erano annullati come per incanto e mi trovai all’interno di un altro pianeta.
Vivendo nel college ho avuto la fortuna di vederlo di sera, di percorrere il portico del grande chiostro con le sue luci soffuse, di trovarmi di fronte alla torre della cappella illuminata: cartoline ed emozioni che restano nella mente e nel cuore.