Non si può certo sostenere che l’Iran goda di particolari simpatie in giro per il mondo. Dal momento della caduta dello scià Reza Palhavi (1979) e della contemporanea presa del potere da parte del severo ayatollah Khomeini, questo paese mediorientale grande cinque volte l’Italia non ha fatto altro che creare problemi all’Occidente ed a tutte le altre nazioni della regione: prima la sanguinosa guerra Iraq-Iran, durata 18 anni e capace di produrre 1 milione di morti e 2 di profughi, poi un fanatico regime teocratico che applicava all’interno la più rigida legge islamica, calpestando sistematicamente tutti i diritti umani, mentre all’esterno sobillava e forniva appoggio al terrorismo sciita di tutta l’area, fino ad arrivare alla sospetta costruzione di ordigni nucleari ed ai proclami di cancellare Israele dalla faccia della terra. Ma è bastato che a Teheran l’oscurantista Ahmadinejad lasciasse il potere al progressista Rouhani, un discorso pacifista di quest’ultimo alle Nazioni Unite e la conclusione positiva per una moratoria sul nucleare iraniano per trasformare completamente l’immagine di un paese e farvi accorrere frotte di turisti. A parte questa doverosa premessa, l’Iran rappresenta una destinazione che merita certamente di essere visitata da ogni viaggiatore colto e curioso, anche se le donne dovranno farlo con il capo coperto, per almeno due buone ragioni: cercare di capire dall’interno la realtà di una nazione tanto problematica e diversa da noi, e poi scoprire il fascino della sua storia e della sua cultura plurimillenaria, in particolare quando il persiano Re dei Re dominava su un impero esteso dall’Indo al Mediterraneo.
Geografia e clima non hanno certo favorito questa terra, compresa tra Mar Caspio a nord e Golfo Persico a sud: un enorme altipiano al centro alto 1-1.500 m, arido, desertico e stepposo, circondato a nord e ad ovest da impervie montagne con cime a 4 e 5 mila metri che impediscono la penetrazione a nuvole e piogge, generando un clima continentale con forti escursioni. Eppure questo territorio all’apparenza ingeneroso ha attirato da sempre l’uomo, divenendo culla feconda di civiltà a partire almeno dal V millennio a.C. Qui si sono succeduti regni, imperi e civiltà che hanno inciso la storia, come Assiri, Medi, Persiani, Parti, Sassanidi, Arabi, Turchi, Mongoli, Safavidi, Cagiari e tanti, tanti altri. Basta da sola la visita ai monumentali resti di Persepoli, una delle capitali dei Persiani fondata da Dario nel 518 a.C. e distrutta da Alessandro Magno nel 330 a.C. quando era l’epicentro di un impero esteso dall’Indo alla Tracia e al Mediterraneo, con le imponenti scalinate, gli enormi palazzi, le svettanti colonne, i leoni alati e gli espressivi bassorilievi, per rendersi conto di trovarsi in un luogo che ha fatto la storia dell’Eurasia.
In Iran l’Unesco riconosce come siti Patrimonio dell’Umanità non soltanto Persepoli, ma anche ben altre diciotto località. Nella capitale meritano assolutamente di essere visitati la cittadella, con parecchie moschee e un enorme bazar, vera città nella città, il Museo archeologico, ricco di reperti risalenti fino a 7 mila anni or sono, e il Museo dei Vetri e delle Ceramiche. Shiraz, culla della cultura persiana, sede universitaria e capitale nel XVIII secolo, è una graziosa cittadina con ampi viali, bei palazzi e giardini; è stata uno dei centri più importanti del mondo medievale islamico. Persepoli costituisce il sito archeologico più famoso, capace di giustificare da sola il viaggio. Oggi si possono ammirare i resti di nove imponenti edifici, traboccanti di colonne, stucchi e bassorilievi, tra i quali i palazzi di Dario e di Serse, la sala delle udienze reali e delle manifestazioni, la tesoreria di stato, preceduti da una porta monumentale vigilata da leoni alati e da una scalinata decorata con perfetti bassorilievi che mostrano la sfilata dei popoli che recano le offerte al Re dei Re.
Non lontano si trova la necropoli rupestre achemenide, con le tombe a tempio di Dario, Serse e Artaserse. Pasargade conserva invece i resti della prima capitale achemenide e la tomba di Ciro il Grande. Yazd, epicentro del culto di Zoroastro, è una delle città più vecchie della Persia; oasi lungo uno dei tanti percorsi carovanieri della Via della Seta, offre vetusti edifici in mattoni d’argilla sovrastati dalle torri del vento, ingegnosi antichi camini di ventilazione. La tranquilla cittadina di Isfahan, cuore pulsante della Persia sciita, è considerata una delle più affascinanti del Medio Oriente, capolavoro dell’Iran e gioiello del Rinascimento persiano per le moschee e i minareti ricoperti da piastrelle blu e celesti, per gli eleganti palazzi e i romantici ponti; tutto gravita sulla piazza centrale, definita una delle più eleganti e grandi del mondo; tra gli innumerevoli monumenti da non perdere gli affreschi medievali della cattedrale armena. Kashan è un’antica e ricca città artigiana , specializzata in tappeti e ceramiche, che offre pregevoli palazzi con graziosi giardini.
L’operatore urbinate “Apatam Viaggi” (tel. 0722 32 94 88, www.apatam.it, apatam@apatam.it), specializzato dal 1980 in turismo culturale con accompagnamento qualificato, propone un tour di gruppo di 8 giorni dedicato alla scoperta di tutte le principali località di interesse storico e archeologico dell’Iran Partenze il 22 aprile e 27 maggio 2016 con volo di linea Iran Air da Milano (o da altre città), percorso in pullman privato con accompagnatore dall’Italia, pernottamenti in hotel a 5 stelle con pensione completa. Partenza 6 agosto 2016, 11giorni.