Dresda i tetti della città vecchia
Testo di Franca Dell’Arciprete Scotti
Dresda e Lipsia, i “gioielli della Sassonia”, celebrano con un ricco programma il bicentenario della nascita di Richard Wagner – grandi appuntamenti per riscoprire i luoghi della sua formazione e del suo successo
Quando Richard Wagner era già un artista affermato in tutta Europa, volle portare la seconda moglie, Cosima Lizt, in pellegrinaggio a Dresda, la “città del cuore”, luogo particolare della sua formazione.
Questa “Firenze del nord”, insieme con Lipsia, rappresenta un itinerario ideale per riscoprire le radici di questo geniale, vulcanico artista.
Occasione perfetta per visitarle sarà proprio quest’anno il ricorrere del bicentenario della sua nascita. Case, chiese, monumenti, teatri sono legati alla presenza di Wagner, che nacque a Lipsia il 22 maggio 1813, ma dopo appena un anno fu portato a Dresda dalla madre e dal suo secondo marito.
Prima tappa del nostro itinerario è il nuovissimo museo interattivo Richard-Wagner-Museum, appena inaugurato a Graupa all’interno di un casino di caccia. L’allestimento all’avanguardia, dotato di ogni risorsa tecnologica, permette di cogliere in pochi spazi tutta la portata dell’innovazione musicale wagneriana: il concetto di “golfo mistico”, l’orchestra concepita come una “voce” capace di espressione incommensurabile, la musica come infinita emozione collettiva, l’utilizzo di nuovi strumenti, il concetto di “opera totale”, la creazione del leit motif per accompagnare un personaggio.
Lipsia Wagner Platz
L’interattività permette anche di scegliere uno spartito e sentire il suono, mentre si visualizza l’utilizzo degli strumenti.
In questo piccolo villaggio Wagner si fermò un mese nel 1846 con la prima moglie Minna in una casa di campagna, che ancora oggi si visita, con gli arredi d’epoca e vi compose parti del Lohengrin. Vicino alla Lohengrinhaus, l’unico luogo autenticamente wagneriano ancora esistente nell’est della Germania, c’è un busto in bronzo e a pochi chilometri, al termine di un sentiero nel bosco, un monumento imponente ritrae Wagner in atteggiamento mistico, come custode del Santo Graal.
Il paesaggio suggestivo è quello della “Svizzera sassone”, un angolo di territorio verde, segnato da bizzarre formazioni rocciose, ispiratore forse di certe ambientazioni pastorali e romantiche delle opere wagneriane. In città il paesaggio cambia completamente e i due centri storici sono davvero affascinanti
Dresda Hofkirche
Dresda: dove Wagner diventò WAGNER
A Dresda, dove visse per 19 anni, più che in ogni altra città, quasi ogni angolo parla di Wagner. Nella Kreuzkirche Wagner scopre il “Dresden Amen”, un motivo che collocò poi nel Parsifal.
A Dresda compose alcuni capolavori, l’”Olandese volante” e “Il Tannhauser”.
Dai Principi regnanti, il 2 febbraio 1843, Wagner ottiene l’ambita posizione di Maestro di Cappella di Corte per un compenso annuo di 1500 talleri.
Nella Frauenkirche, per il Festival Musicale, compone un memorabile concerto nel 1843, in cui 100 orchestrali suonano nella navata circolare della chiesa e 1200 cantanti fanno echeggiare dalle balconate “La cena d’amore degli apostoli” nella maestosa cupola, secondo il modello della musica “angelica” che scende dall’alto.
Nella Piazza del Mercato Wagner si mise in vista come rivoluzionario nel 1849, tanto che fu costretto all’esilio dalla Sassonia per 13 anni.
Il museo della città, Stadtmuseum Dresden, che da aprile ad agosto allestirà la mostra “Riccardo Wagner a Dresda. Mito e storia” sarà un ottimo punto d’osservazione per scoprire le sue radici e tanti aneddoti legati alla città.
Ma ovviamente il punto focale dell’itinerario wagneriano a Dresda sarà il magnifico teatro Semperoper, costruito dall’architetto Gottfried Semper, con cui Wagner discusse a lungo dell’architettura teatrale ideale.
Dresda ZWinger
Dresda era allora una delle capitali più affascinante del Nord Europa, già arricchita sfarzosamente dalla dinastia dei Wettin, i Principi Elettori della Sassonia, che governavano dal 1200.
Ricostruita completamente dopo i bombardamenti del 1945, oggi questa “Firenze sull’Elba”conserva un grande fascino: quando si attraversa il ponte Augusto si ha un magnifico colpo d’occhio sul cuore della città, con i suoi sfarzi barocchi, pinnacoli e cornicioni, riccioli di pietre, guglie, frontoni a volute, balaustre di statue e torrioni. E’ proprio quel centro storico che conobbe Wagner con il Duomo, il Castello residenziale, la terrazza Bruhl, il lungo Corteo dei Principi in porcellana di Meissen, il famoso Zwinger con i capolavori di porcellana, di oreficeria e di pittura, tra cui la famosa Madonna Sistina di Raffaello.
Lipsia: la “città della musica”
A Lipsia, invece, il punto di partenza è la casa dove Wagner nacque nel 1813. Una lapide e una sagoma che appare in trasparenza nella modernissima facciata in vetro lo ricordano. Nella chiesa di San Tommaso, famosa fin da allora per un coro di voci bianche, fu battezzato. Emozionante la visita nella Alte Nikolaischule, che ancora conserva l’aula originale dove l’alunno indisciplinato sviluppò la sua sensibilità. E sempre a Lipsia, ascoltando il Fidelio nel Gewandhaus, Wagner racconta di aver deciso a 15 anni che la musica sarebbe stata la sua vocazione.
Nell’Arabische Coffee Baum, uno dei più antichi caffè al mondo ancora conservato, si svolgevano interminabili discussioni tra intellettuali e artisti, tra Wagner e Schumann.
Nell’Hotel de Pologne il giovane irrequieto entrò in contatto con le idee rivoluzionarie della “Giovane Germania”. Nel 1862 diresse nel Gewandhaus la prima dell’ouverture de “I Maestri Cantori di Norimberga”. E nel teatro dell’Opera di Lipsia, nel 1879, Wagner si riconciliò con la sua città natale, dopo il successo trionfale della tetralogia “L’anello dei Nibelunghi” diretta da Angelo Neumann.
D’altronde Lipsia é da sempre la “città della musica”, frequentata dai nomi più importanti del canone musicale europeo: da Bach, a Schumann, Mendelssohn, Grieg, Mahler. Dovunque, anche oggi, si può assistere a concerti pomeridiani e serali, e le chiese offrono continuamente appuntamenti musicali.
Lipsia la City Hall
Box
Un programma di celebrazioni
In onore del 200simo compleanno di Wagner nel 2013, Dresda propone una serie di eventi.
Il 18 maggio l’Orchestra di Stato di Dresda eseguirà “La cena degli apostoli” nella Frauenkirche, lo stesso luogo dove fu eseguita la prima volta.
Il 21 maggio la Sächsische Staatskapelle Dresden diretta dal direttore Christian Thielemann in collaborazione con il Festival della Musica di Dresda eseguirà un grande concerto.
La Semperoper festeggerà il compositore con il „Lohengrin“, “L’Olandese volante”, “Il Tannhauser” „Tristano e Isotta” una delle più significative storie d’amore nella storia del teatro.
www.dresden.de/wagner
A Lipsia il programma delle celebrazioni 2013 prevede l’esecuzione di “Parsifal”, “Rienzi”, “L’Oro del Reno”, “I Maestri Cantori di Norimberga”, “L’Olandese Volante”. Dal 16 al 26 maggio, in cui ricorre esattamente il bicentenario della nascita, il Richard Wagner Festival propone una serie di concerti, mottetti, matinée, oltre ad una miriade di conferenze e convegni.
Inoltre il Museo Richard Wagner aprirà il 21 maggio la mostra “Il giovane Richard Wagner. 1813-1834” sulla sua giovinezza, necessario complemento all’esposizione del Museo di Bayreuth dedicata agli anni della maturità. www.richard-wagner-leipzig.de
Dresda
Delizie gastronomiche
Per il 2013 sono previste anche succulenti proposte gastronomiche legate a Wagner o al periodo in cui visse Wagner.
Tra i piatti più tipici : la zuppa di erbe amare con polpa di granchi e crostini, maiale arrosto servito con uova di quaglia, filetto di manzo in salsa di mostarda e capperi, mousse alla birra con meringhe.
Li propongono, con ricco assortimento di vini locali:
A Dresda:
Hotel Bülow Palais Dresden, www.buelow-palais.de
Swissôtel Dresden am Schloss, www.swissotel.com
A Lipsia:
Restaurant Weinstock Leipzig, www.restaurant-weinstock-leipzig.de
Per tutte le informazioni turistiche in italiano: Germania Turismo, www.germany.travel
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