Macedonia. Un intrigante amalgama di culture diverse, di etnie diverse, di religioni diverse. Sedimenti della storia che hanno costruito la vera ricchezza di questo Paese, variegato com’è nelle atmosfere, nelle architetture, nelle tradizioni, negli stili di vita. Un Paese dai tratti unici in cui l’intreccio fra le culture greca, serba, bulgara e albanese, e fra le religioni cristiano-ortodossa e islamica determina influssi notevoli.
Monasteri medievali, bazar turchi, chiese ortodosse e bizantine punteggiano il Paese mescolandosi in un piacevole contrasto a modernissimi centri commerciali dove non è insolito ascoltare il tipico suono delle cornamuse locali.
Il susseguirsi degli imperi, quello di Bisanzio e quello di Samuele, i sovrani bulgari e i re serbi hanno costruito centinaia di fortezze e monasteri in tutta la Macedonia che ancora oggi costituiscono uno degli assi portanti del turismo culturale in questo Paese.
Un Paese dalle profonde testimonianze archeologiche: gli scavi della città romana Skupi e quelli di Stobi, ed Heraclea, sito archeologico della metà del IV secolo a.C. , coevo dell’antico impero macedone. Situata sulla via Egnatia, la strada che collegava l’impero romano occidentale a quello orientale, Heraclea per la sua posizione strategica divenne un importante centro politico e commerciale.
E poi Ohrid, praticamente un museo a cielo aperto con l’anfiteatro e la fortezza; la necropoli di Trebeniste e la fortezza di Kale, a Skopje. Un patrimonio storico, artistico e culturale che può stimolare itinerari diversi seguendo le tracce dei romani o dei bizantini, o quelle di Alessandro Magno, il cui impero ebbe la sua base principale proprio in Macedonia.
O l’itinerario religioso lungo la via dei monasteri ortodossi o delle chiese bizantine o delle sinagoghe, in un Paese con un retaggio storico profondamente spirituale a partire dalla presenza di San Paolo il quale aveva trasformato la Macedonia in un rifugio per le prime comunità cristiane. Stobi e Heraclea sono state diocesi vescovili ad hanno preso parte al concilio ecumenico di Nikea nel 325.
Che dire poi delle numerose testimonianze dell’arte rupestre disseminate in tutto il territorio della Macedonia? Resti di civiltà antiche, datate in diversi periodi storici a partire dal Paleolitico, 30.000 anni fa. Secondo l’Accademia mondiale dell’arte rupestre, l’inizio del linguaggio scritto può essere attribuito proprio a questa regione, grazie a ciò che è rimasto delle iscrizioni e dei graffiti archeologici.
Dalla storia alla natura. Incredibilmente ricca di laghi, fiumi e torrenti, meta ambita dai cultori degli sport acquatici audaci come il kajaking e il rafting e dai seguaci del turismo ecologico, la Macedonia offre siti eccellenti, un vero trionfo della natura incontaminata: il lago di Ohrid e quello di Prespa, il Parco nazionale di Pelister e quello di Mavrovo, il Canyon di Demir Kapija e quello di Matka.
L’imponente gola di Matka si apre a baie discrete, acqua cristallina per fare canottaggio, sentieri segnalati, sedimenti della storia e della natura. Il canyon del fiume Tresca scorre per 130 km, con un orrido profondo 1.100 m. , uno dei siti naturali più interessanti per gli speleologi per via delle numerose incredibili grotte e per i botanici grazie alla caratteristica flora selvatica. Emozioni forti anche per il visitatore comune.
La Repubblica di Macedonia a cui le Nazioni Unite si riferiscono come Former Yugoslav Republic of Macedonia (Ex repubblica jugoslava di Macedonia), è uno stato indipendente della penisola balcanica, la parte meridionale estrema della Jugoslavia, circondata da Albania, Serbia, Bulgaria e Greci.
I confini odierni vennero fissati poco dopo la Seconda Guerra Mondiale quando la Jugoslavia socialista stabilì nella zona la Repubblica Socialista di Macedonia, riconoscendo il paese degli slavi macedoni come una nazione separata all’interno della Jugoslavia.
Rinominata Repubblica di Macedonia l’8 settembre 1991, si separò pacificamente dalla Jugoslavia senza ulteriori modificazioni territoriali. Capitale della Repubblica di Macedonia, costituitasi dopo lo scioglimento della Jugoslavia nel 1991, Skopje è situata 262 metri sopra il livello del mare, al centro della conca del fiume Vardar, a metà strada tra Tirana e Sofia.
Testo di Teresa Carrubba