Qui la bellezza della terra e del mare di Grecia si alterna alla spiritualità del Monte Athos
Testo di Mariella Morosi
Il Monte Athos, sacro alla religione ortodossa, con i suoi 2.033 metri è la cima più alta della Penisola Calcidica, la terra incontaminata della Grecia nord-orientale che con tre strette propaggini, quasi le dita di una mano, si protende nel Mar Egeo. Dal sacro monte prende il nome tutta l’area di Thessaloníki – questo il nome greco della Calcidica- mentre le altre due strisce di terra sono Cassandra ad ovest e Sithonia nel mezzo. Il mare cristallino è dovunque all’orizzonte: l’azzurro si fonde col verde delle campagne e delle colline rigogliose. Qui, a Stagira, nacque nel 384 a.C il grande filosofo Aristotele, insegnante di Alessandro Magno, e ancora oggi sono visibili tra gli olivi i resti della città, case, magazzini ed empori con grandi orci di terracotta per l’olio e il vino. Va detto subito che il monte Athos, l’area monastica più a sud, dove sorgono una ventina di monasteri, vari eremi e molte comunità minori, ha un’accessibilità limitata. E’ uno dei pochi luoghi al mondo dove le donne non possono entrare.
L’unica eccezione di cui si ha conoscenza si verificò durante la seconda guerra mondiale quando vi si recarono alcune partigiane per coraggiose azioni militari. Il divieto al gentil sesso si estende curiosamente anche agli animali e se c’è nonostante tutto qualche cagna o gatta viene dato loro un nome maschile. Un anacronistico divieto? Forse, ma così è, da sempre e neppure si profila alcuna apertura. Gli stessi pellegrini e alpinisti maschi che vogliono recarvisi sono soggetti ad una serie di limitazioni anche dopo che l’amministrazione della piccola capitale Dafni ha concesso loro il permesso. Infatti anche politicamente il Monte Athos gode di un’autonomia all’interno della sovranità di Atene. Ma intorno e al nord, tutta l’area offre grandi sorprese ai turisti per la bellezza della natura incontaminata, i siti archeologici, il mare cristallino e il buon cibo di terra e di mare, senza contare il valore aggiunto della calda ospitalità della gente greca. Questa terra felice, risparmiata dal turismo di massa, e quindi ancora in grado di offrire la sua splendida unicità, è facilmente raggiungibile dall’aeroporto di Salonicco (Tessaloniki), la capitale della Macedonia.
Nel punto più stretto si possono ammirare i resti di un canale di attraversamento -il canale di Serse- risalenti nel V secolo a.C. Le coste della Penisola Calcidica sono bellissime, ora sabbiose ora a picco sul mare, con scogli e isolette. Amuliani è l’unica isola abitata, con spiagge di sabbia bianca, ed è raggiungibile con un traghetto che parte più volte al giorno dal porticciolo di Tripiti. Piccoli alberghi, locande confortevoli e ristorantini sul mare offrono il meglio della cucina mediterranea. Sono piatti di una volta, semplici ma con un tocco creativo, in grado di esaltare l’intensità dei sapori dei prodotti, molto simili a quelli che sono alla base della nostra cucina.
Nella cittadina di Olympiada, a pochi minuti dalle rovine della città di Aristotele, ogni anno viene organizzato il Festival enogastronomico Kouzina con un Paese straniero ospite. Quest’anno è toccato all’Italia, e gli chef locali si sono esibiti in fantasiosi piatti di maccheroni e spaghetti a base di pesce. Non mancavano mai le cozze, grandissime e saporite, allevate nelle purissime acque marine, così come i polpi, teneri e saporiti. Immancabili le insalatone di pomodori, cetrioli, olive e feta. C’è anche qualche contaminazione d’ Oriente per l’uso delle spezie presenti in ogni cucina. A Olympiada operano chef famosi, come Kostas Mouzakis, Lou Loudia Alexiadou con la moglie Tina, Soultana Anastasiadou che dice di dovere tutta la sua bravura alla sua espertissima mamma Kalliope.
Impossibile citare le spiagge più celebrate, oltre 60. Attrezzatissime le aree camping, per chi preferisce il contatto diretto con la natura al confort degli alberghi e delle locande familiari . Venendo da Salonicco è imperdibile l’antica Arnea, chiamata anche la “città del miele” per la squisitezza dei prodotti dei suoi alveari. Molti piccoli negozi offrono degustazioni e confezioni artigianali dei mieli delle diverse fioriture. Da visitare è anche il suo Museo di Storia Popolare, con attrezzi agricoli e costumi antichi dei contadini, quelli della festa, preziosi e coloratissimi. Altrettanto imperdibile è una sosta al ristorante dei uno dei più famosi chef greci, Dimitrios Bakatsianos, a cui conviene affidarsi per un percorso enogastromico da ricordare, a base di prodotti degli orti e del mare. L’area del Monte Athos sa offrire una vacanza diversa per tutti i gusti, per ogni segmento di quel nuovo turismo attento e rispettoso che fortunatamente negli ultimi anni sta condizionando il modo di intendere la vacanza.
info: Mount Athos Area Organization