Testo di Teresa Carrubba
Foto dell’Archivio della Mount Athos Area Organization
L’energia sprigiona dal misticismo e dal mistero, al Monte Athos. Per via di un isolamento cercato, in questa lingua di terra calcidica che si insinua nel Mar Egeo ergendosi in un territorio montuoso, che arriva fino ai 2033 metri dell’omonimo monte, ammantato di boschi e scoprendo qua e là possenti monasteri incastonati come gemme su picchi di roccia, perlopiù affacciati sul mare. Con la scusa dell’ascetismo e della meditazione, i luoghi sacri hanno spesso posizioni incantevoli, fuori dal mondo ma dentro una Natura spettacolare. Fu il monaco Atanasio, nell’anno 963, a fondare il primo dei monasteri del Monte Athos, oggi chiamato Grande Lavra. Da allora e fino al Cinquecento sono stati costruiti tutti gli altri, venti in tutto, oltre a numerose chiese isolate, sorta di piccoli conventi detti skete. Un isolamento fortemente voluto e protetto con alcune restrizioni come la difficoltà di ottenere il permesso di accesso ai visitatori, visto che sono ammessi solo 100 greci e 10 stranieri al giorno, e l’inaccessibilità ai monasteri da parte delle donne, che sembra spiegarsi con la tradizione secondo la quale l’Athos sarebbe stato visitato dalla Vergine Maria per cui ogni altra donna risulterebbe inadeguata.
Chi può accedervi dunque può considerarsi privilegiato e prendersi un assaggio di paradiso in quello che viene chiamato il Monte Santo. Ma il paradiso va meritato e questo non fa eccezione visto che i pellegrini, e tutti quelli che visitano l’Athos lo sono per definizione, devono sottostare alle regole monastiche soprattutto chi decide di rimanervi due o più giorni. Ovviamente è libera la visita a tuti i monasteri, che oltre alla meditazione e alla preghiera offrono la più ingente e rara collezione di arte cristiana al mondo, tra affreschi, manoscritti e molte icone con rize preziose. Ma i pellegrini sono invitati a partecipare anche al ritmo liturgico che scandisce la vita monastica. Dormire in modo spartano, spesso in camere con più persone e mangiare “quello che passa il convento”. E’ un detto popolare per indicare un cibo frugale, ma qui qualcosa di diverso c’è.
I monaci del Monte Athos mangiano bene, la loro tradizione culinaria è stata addirittura il soggetto di un libro La cucina del Monte Athos del monaco Epiphanios in cui sono dettagliate 126 ricette che raccontano come l’alimentazione dei monaci possa essere gustosa con un’ampia scelta tra pesci, crostacei e molluschi, ma anche legumi, ortaggi e verdure, rigorosamente coltivate nei loro orti. Grande anche l’uso di aromi e spezie: cannella, zafferano, origano, aneto, cumino, pepe nero, ma anche limone, sedano, prezzemolo, aglio. L’unica restrizione è il divieto di mangiare carni di animali da terra. Monaco al Monte da 38 anni Epiphanios, durante la sua permanenza nel Monastero di San Paolo, fece parte della brigata della cucina, oggi è il più grande cuoco del Monte Athos. Intenditore del buon vino, è anche vignaiolo. E la cucina del Monte Athos è proprio lo spunto di Kouzina, un festival enogastronomico annuale dell’area di Monte Athos, con ricette tradizionali e tanti chef della penisola che propongono i loro piatti innovativi con prodotti esclusivamente del territorio.
Quest’anno si svolgerà dal 15 maggio al 14 giugno, itinerante in varie zone per esempio quella di Olympiada, l’antica Stagira che diede i natali al più grande filosofo della storia greca e maestro di Alessandro Magno, Aristotele. Ma anche nella zona di Ouranoupolis e in quella di Ammouliani. Il tema del festival cambierà ogni giorno, tanto per fare un esempio “la festa del mare”, con piatti a base di pesce cucinato secondo la tradizione locale dallo chef Michalis Lemoniadis, oppure “la festa della cucina monastica” con piatti della tradizione dei monasteri, che avrà luogo nel cortile della Megali Panagia in concomitanza del pellegrinaggio alla Vergine. La cucina locale dell’area del Monte Athos varia da zona a zona perché questa terra ha molto da offrire: i prodotti biologici locali, le molte cantine, i caseifici, le piante rare e le erbe della montagna, senza contare il pesce di Ammouliani, Nea Roda, Pirgadikia, e di Olympiada …
Ma l’offerta turistica dell’area del Monte Athos non si concentra esclusivamente sulla cucina. In estate e inverno, viaggi religiosi, congressuali, culturali, storici e di turismo sportivo. A parte la cultura che qui culmina con Stagira, il sito archeologico dove si trovano i reperti della città ellenica di Aristotele, lo spunto preminente di questa penisola della Calcidica orientale è il mare, in tutte le sue declinazioni. Vista la difficoltà di accedere al Monte Athos, si organizzano delle crociere in barca intorno alla penisola, a partire da Ouranopolis, in modo da poter ammirare i monasteri dal basso, alcuni in posizione incantevole come quelli di Simonopetra e Agiou Dionisiou. Ma anche escursioni a vela, immersioni, pesca d’altura, sport acquatici e diving, sono solo alcune delle possibilità. Poi c’è la vita balneare offerta dalle spiagge.
Impossibile descrivere le spiagge più celebrate, sono più di 60. Basti citarne qualcuna nell’area di Olympiada, come Kefalas, una spiaggia con acque turchesi, dove la vegetazione lussureggiante del Monte Athos, protetto dalla Convenzione europea Natura 2000, si specchia nell’acqua tingendola di riflessi spettacolari. Oppure Chrisi Akti, nella stessa area, una grande spiaggia dorata con sabbia fine e acque poco profonde, con una vista spettacolare sull’isolotto di Kapros. Oppure Kakoudia, nell’area di Ierissos. Qui le rocce bianche dalle forme singolari, la sabbia ocra e il blu del Mar Egeo creano uno spettacolo unico e suggestivo che toglie il fiato.
Tutto questo è stato promosso a Roma, presso l’Ateneo italiano della Cucina Coquis, dall’Ente Nazionale Ellenico per il Turismo e dalla Mount Athos Area Organization. Dopo un’interessante presentazione da parte della dott.ssa Maria Pappa, Marketing & Communications Manager della Mount Athos Area Organization, giornalisti ed operatori del turismo sono stati coinvolti attivamente nella preparazione di alcune ricette della tradizione monastica del Monte Athos. Protagoniste di questa kermesse tre chef donna di rispettivi ristoranti rinomati della Calcidica orientale: Miranta Giura – Athos Bar Restaurant, Panagiota Tsakni – Fish Restaurant Megali Ammos e Fotini Christodoulou & Paschalia Martigaki – Restaurant Metochi.
Mount Athos Area Organization
Ente Nazionale Ellenico per il Turismo
Chef e ristoranti
Miranta Giura – Athos Bar Restaurant http://en.mountathosarea.org/portfolio-posts/athos-bar-restaurant/
Panagiota Tsakni – Fish Restaurant Megali Ammos http://en.mountathosarea.org/portfolio-posts/fish-restaurant-%ce%bc%ce%b5%ce%b3%ce%ac%ce%bb%ce%b7-%ce%ac%ce%bc%ce%bc%ce%bf%cf%82/
Fotini Christodoulou & Paschalia Martigaki – Restaurant Metochi http://en.mountathosarea.org/portfolio-posts/restaurant-%ce%bc%ce%b5%cf%84%cf%8c%cf%87%ce%b9/
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