Testo di Viviana Tessa
Bretagna, Normandia, Loira Atlantica, Valle della Loira, Poitou-Charentes. Cinque regioni, uno spaccato della Francia Occidentale con un patrimonio vario e interessante. Ciascuna con proprie caratteristiche paesaggistiche e culturali, ciascuna con offerte allettanti. Ogni regione ha delle caratteristiche proprie che vuole offrire al meglio. E tutte si possono anche differenziare non solo per i paesaggi e i monumenti storico-artistici ma anche per la gastronomia. Formaggi, sidro e Calvados nella Normandia golosa, ostriche e crepes trionfano nella gastronomia della Bretagna, nella Valle della Loira i vini da Re, stage di cucina e degustazioni nella Loira Atlantica, Poitou-Charentes, più nota come la terra del Cognac, offre anche i formaggi, qui nascono i più grandi caprini francesi.
BRETAGNA, un tocco di charme e di gusto
Bretagna, terra delle arti. Numerosi artisti dalla fine del XIX sec. ne hanno fatto luogo di ispirazione, soprattutto in estate lasciavano gli studi parigini per andare lì, a dipingere all’aria aperta. I paesaggi, all’interno e sulla costa, la popolazione con i loro costumi, tradizioni e leggende sono stati oggetto di dipinti che arricchiscono i vari musei del mondo. Visitatissimo il Museo di Pont Aven dove è nato il Sincretismo, quel movimento promosso da Gauguin e i suoi allievi.
L’arte bretone è anche musiva, artisti del mosaico art déco, arrivarono in questa regione alla fine dell’800 da Sequals, in Friuli. Molte facciate e ingressi dei palazzi di Rennes mostrano i magnifici mosaici realizzati dell’impresa Odorico, attiva a Rennes dal 1882, fondata da Isidoro Odorico, che lasciò l’Italia nel 1870 per stabilirsi a Parigi, dove lavorò per l’Opéra Garnier. La Bretagna è anche musica. In cartellone ogni anno migliaia di concerti e festival, nazionali e internazionali. Per la musica popolare e tradizionale vi sono i complessi musicali con i suonatori di bagadou, fanfare di biniou, una specie di cornamusa locale e bombarde. Bretagna marittima: il mare è protagonista della vita dei bretoni e le leggende a loro riferite lo dimostrano. La Bretagna naturalmente offre ancora molto altro, legato al mare la talassoterapia, alla natura, i parchi con le escursioni, le piste ciclabili, il turismo fluviale, con 600 chilometri di fiumi e canali navigabili con soste nelle città storiche, nei castelli e siti megalitici.
Una raffinatezza tutta bretone è la coquille Saint-Jacques ovvero la capasanta. I pellegrini di Santiago di Compostela del XII secolo tenevano una valva della coquille appesa al collo, per bere acqua durante il viaggio. Oggi la Saint-Jacques è una costosa prelibatezza. Soprattutto quella della Bretagna, primo produttore europeo. Dalla baia di Saint-Brieuc alla baia de Morlaix, dalla rada di Brest a Concarneau, Groix, Belle-Ile, ogni località conferisce alla coquille Saint-Jacques un profumo e un pregio differenti.
Apprezzate in tutto il mondo, le coquille Saint-Jacques della Bretagna vengono valorizzate ogni anno, a maggio, in un porto tradizionale della Baia di Saint-Brieuc, Loguivy-de-la-mer. La festa inizia con l’arrivo dei pescherecci, poi viene realizzata una vendita all’asta e la degustazione di ricette originali. Esistono persino delle “Confraternite” della coquille nella regione. La più famosa è la Confraternita dei Cavalieri della Coquille Saint Jacques delle Côtes d’Armor.