Testo di Teresa Carrubba
La Foresta Nera è famosa anche per il suo Carnevale: Allemanische Fastnacht. Niente a che vedere con il Karneval della Renania o con il Fasching della Baviera, carnevali prettamente cittadini. Il Fastnacht è un’altra cosa. Comincia il 6 gennaio e finisce il mercoledì delle Ceneri. Anche se il massimo dell’allegria esplode il Giovedì grasso.
Le maschere sono artigianali, in genere di legno e lavorate a mano. Diverse nei vari paesi, rappresentano personaggi di leggende antiche come i Pflumeschlucker, i mangiaprugne. Il Giovedì grasso si apre con un frastuono di campanelli, pentole e sonagli fin dalle 5 del mattino.
Si formano cortei in maschera, i Narren (folletti) che vanno a prendere i ragazzi nelle scuole. A Rottweil c’è il Narrensprung, il tradizionale salto attraverso la porta della città. A Schonberg i Narren ballano la polonaise. Dappertutto si formano cortei che distribuiscono ghiottonerie. Il martedì grasso, dopo un’altra giornata di festa, c’è il rogo delle streghe, ma insieme ad esse bruciano anche maschere e pupazzi di paglia, quasi ad uccidere definitivamente l’inverno. Il mercoledì delle Ceneri prevede le Weinbergschnecken, le lumache dei vigneti gratinate con burro ed erbe aromatiche; ci sono quindi le aringhe all’agro e lo stoccafisso al burro con crauti e patate, che preannunciano la Quaresima. Ma neanche la Quaresima è poi così magra!
Finito l’inverno comincia la stagione del Wandern, lo sport del passeggiare in mezzo ad un paesaggio fatto di dolci colline, di pianure verdissime, di sentieri che attraversano fitti boschi ricchi di faggi, aceri, abeti rossi. E visto che anche il Wanderurlaub è una vacanza estremamente riposante, inutile andarsene in giro con gli zaini troppo carichi in spalla.
Le aziende di soggiorno consigliano i percorsi secondo le esigenze dell’ospite e la durata della permanenza. Il Wandern ohne Gepack è nato qui. Si tratta di una formula di vacanza per la quale il vostro bagaglio viene portato per voi da un albergo all’altro, mentre voi camminate a piedi, in bicicletta o sugli sci.
Per gli sportivi la zona di Hinterzarten è un vero paradiso, dove si possono praticare un po’ tutte le attività. Ci sono 44 km di piste per lo sci di fondo; e 40 sono i chilometri per camminare tenuti liberi quotidianamente dalla neve. Non lontano vi è il lago Titisee, meta di turisti e sportivi con numerosi negozi dove si possono acquistare i famosi orologi a cucù.
Ma il più grande lago della Foresta Nera è lo Schluchsee, che ha un clima particolarmente salutare. Ci sono 150 km di percorsi segnati per passeggiate solitarie. A pochi passi da questo lago c’è il Feldberg, la montagna più alta della Foresta Nera (m 1493), da dove si vede uno spettacolo indimenticabile.
Lo sguardo spazia su chilometri di verde, punteggiato dai laghi e da fattorie dal tetto spiovente e, nelle giornate più limpide, arriva fino alle Alpi. Natura a parte, la Foresta Nera, che coincide con il Baden-Wurttemberg, una delle regioni più estese della Germania, con i suoi bellissimi boschi, le valli del Reno e del Danubio, il lago di Costanza, è costellata anche da splendide città ricche di arte e di cultura come Heidelberg, Costanza, Mannheim, Friedrichshafen e, naturalmente la suggestiva capitale della Foresta Nera, Friburgo.
La Foresta Nera della Germania
E’ la Gallia Cisalpina dei Romani, la Foresta Nera, nel Sud della Germania al confine con la Francia e la Svizzera, nella regione del Baden-Wurttemberg. Una regione dove tutto sembra nascere da una fiaba, le casette di legno, i cervi, i piccoli laghi e i mulini ad acqua, le botteghe artigiane e gli orologi a cucù.
Considerando il profondo senso dell’ospitalità che distingue questa parte della Germania, si può comprendere come qui il turista sia considerato un ospite da coccolare, cui offrire il meglio. Ogni stagione ha la sua attrattiva. D’inverno il manto di neve al sole può essere sfruttato quasi fino ad aprile, e la Foresta Nera, con oltre 100 piste di sci da fondo, 200 skilift, piste per slitte trainate da cavalli, è tutto un mondo da godere.
E che c’è di meglio dopo una giornata passata sui campi da sci se non ritrovarsi seduti nelle Gemutliche Bauernstuben? Una sorta di tavernette contadine tappezzate di legno che offrono all’ospite intorno alla stufa di maioliche lo Schwarzwalderschinken, prosciutto affumicato su brace d’abete e di ginepro, e il gustoso Holzofenbrot, pane di segala cotto al forno a legna.