Colori, merletti, e Casa Burano: un albergo diffuso di grande design
Testo di Teresa Carrubba e Archivio Casa Burano
Foto di Teresa Carrubba e Archivio Casa Burano
I colori eccitanti di questa architettura accendono la vita di Burano, l’isola dei merletti. E’ un’emozione continua, tra le anguste calli, i ponticelli e le piazze, il rosso, l’azzurro, il giallo, il verde e il violetto catturano lo sguardo in un tripudio di allegria e vivacità. Un filo conduttore, il colore, che abbraccia l’isola come in un salotto. E’ così che ci si sente, a Burano. Niente palazzoni ma solo casette di 2 o 3 piani, l’una accanto all’altra a costeggiare i canali che penetrano l’isola, unico percorso per le tipiche barche di pescatori, ancora attive come tradizionale risorsa isolana. Quei pescatori che di prima mattina, lasciate le reti gonfie di pesci, si ritrovano in un bar della deserta piazza principale a sorseggiare un caffellatte e a raccontarsi com’è andata la notte in alto mare. I molti turisti di Burano non alloggiano in grandi alberghi, qui non ce ne sono, ma in camere in affitto, casette di pescatori o locande.
Di recente, in quest’isola c’è un’alternativa degna di nota: Casa Burano. Un “hotel diffuso” tra le coloratissime case, nei punti più affascinanti dell’isola. Cinque casette ristrutturate con la massima cura e scelta dei materiali, come ad esempio i pavimenti in mosaico di vetro smaltato realizzato nelle fornaci di Venezia per l’ingresso, legni pregiati per le camere da letto e grandi spazi dedicati al bagno con docce provviste di musica, cromoterapia e idromassaggi. Una soluzione elegante per vivere l’isola in perfetta tranquillità e discrezione. Ma Casa Burano è anche attiva, organizza gite in barca nella Laguna di Venezia con esperti pescatori, visite alla tenuta Venissa nell’isola di Mazzorbo, con possibilità di degustare vini o di seguire corsi di cucina dopo aver raccolto le erbe della Laguna. www.casaburano.it/