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Viaggiare non è solo la gioia di scoprire posti nuovi e conoscere persone diverse. Per me significa anche “mappare” i sapori del mondo, scoprendo cibi e sapori mai provati, e che spesso mi mettono alla prova. Come alcuni miei ricordi dalla Cambogia: cavallette croccanti come fossero patatine (solo che non lo erano) e un brodetto di bachi da seta che mi ha messo a dura prova, non per il sapore…ma al solo pensiero. Certo, non bisogna andare dall’altra parte del pianeta per trovare qualcosa di “esotico”, avete presente un semplice formaggio sardo con i vermetti?
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CAvallette fritte in Cambogia
Difficile che io mi tiri indietro davanti a piatti nuovi che molto spesso diventano vere storie d’amore. Come la Poutine canadese: patatine fritte dorate con sopra latte cagliato e un intingolo scuro e ricco. O il Tom Yam thailandese, una zuppa dolce e piccante che è una vera festa di sapori in bocca, e ideale per chi, come me, ama l’avventura a tavola. E poi il Vietnam. Chi non ha mai provato il Pho sta perdendo una vera delizia: un ricco brodo di carne con noodles e un bouquet di erbe fresche, è un caldo abbraccio – e la mia prima colazione del cuore.
La Poutine canadese
E non dimentichiamoci dell’India, la terra delle spezie dove ogni piatto è una tavolozza surreale di colori, sapori e sensazioni. Ma non pensiamo, ripeto, che le sorprese a tavola si trovino solo dall’altra parte del mondo. In Germania, per esempio, ho scoperto il Currywurst, una salsiccia affumicata servita con ketchup speziato al curry e patatine fritte – un’occasione per concedersi un po’ di comfort food anche se con qualche senso di colpa.
Pho, la minestra vietnamita
Di mille esperienze culinarie in viaggio due mi sono rimaste particolarmente incise nella memoria. La prima è stata in Yemen, a cena dal ministro del turismo. Ci hanno portato piatti fumanti di stufato di agnello, ma il ministro è arrivato tardando di mezz’ora. Nell’attesa di iniziare la cena, sullo stufato si era formato uno spesso strato di grasso bianco, e rompere quella barriera impenetrabile è stato un vero e proprio atto di fede. La seconda? Scozia, e il piatto nazionale, l’ haggis, e quel momento in cui mi hanno spiegato cosa stavo mangiando. “Interiora di pecora, cucinate nello stomaco di un agnello”. Saporito? Decisamente, ma ho dovuto accettare che la mia audacia gastronomica ha certi limiti!
Haggis, il piatto nazionale scozzese