A PROPORLO E’ UN NUOVO CONCEPT DI TURISMO PER UNA FULL IMMERSION NELLA VITA REALE DEL CINQUECENTO
Di Mariella Morosi
Vivere la storia da protagonisti, entrare nel fascino del Rinascimento e nel mistero della scomparsa di un dipinto di Vittore Crivelli, veneto, che con il fratello Carlo fu attivo nelle Marche nel Cinquecento. E’ un viaggio esperienziale coinvolgente ed in più con base a Borgo Lanciano, un luogo magico tra le colline marchigiane pensato per il benessere del corpo e dell’anima. E’ il format per viaggiatori speciali che propone Locus Artis, un progetto originale destinato ad un turismo colto disposto ad una full immersion in un mondo tra realtà e suggestione. Si parte e si torna ogni giorno per una settimana in una struttura d’epoca tra il verde, luogo adatto a spogliarsi delle regole del mondo per entrare in senso stretto negli abiti d’epoca, per gustare la cucina rinascimentale con la ritualità, la musica e le danze di allora. Ma non solo, se di arte e di pittura si parla, perché non cimentarsi con i pennelli nelle tecniche del passato, quando i colori erano pietre macinate e venivano fissati sulla tela con tuorlo d’uovo, latte e aceto?
Queste tecniche elementari hanno permesso alla grandi opere del passato di giungere fino a noi con tutta la brillantezza e la nitidità delle linee. Non si tratta di una semplice rievocazione storica ma un progetto ambizioso frutto di un’approfondita ricerca filologica. Questo nuovo concept di turismo ad alto tasso culturale ed emozionale è stato presentato a Borgo Lanciano dagli autori del progetto firmato Locus Artis, che non è nuova ad iniziative collegate strettamente alle grandi epoche del passato. In particolare, questo format dal titolo intrigante “Il mistero del Crivelli perduto”, consente di seguire l’evoluzione di un viaggio fantastico con un filo conduttore: le vicende dei Crivelli, pittori richiestissimi dai signori dei castelli, dai ricchi mercanti e dalle potenti congregazioni religiose. Tra i primi impegni del viaggiatore curioso è proprio quello di vivere le opere d’arte rinascimentali nei musei e nelle chiese, con seminari tenuti da storici e docenti di arte. A seguire tanti altri impegni: dalle lezioni di musica con gli strumenti che suonavano i musici per tutta la durata dei banchetti, alla scoperta degli stili musicali dell’epoca, delle peculiarità dei sistemi notazionali fino agli enigmi musicali. Interessantissimo il focus sui sontuosi abbigliamenti d’epoca, ricchi di decorazioni e velluti.
I più preziosi erano riservati alle classi nobili e rigorosamente vietati agli altri. Indossandoli veramente e sentendone il peso si comprende come fossero talmente preziosi da essere considerati beni ereditari. Difficile lavarli od osservare le nostre regole igieniche. Invecchiavano con i proprietari e anche oltre, e alla fine, ma proprio alla fine, venivano bruciati per recuperare i fili d’oro e d’argento con cui erano intessuti. Un accompagnatore virtuale e narratore di tutto il percorso storico – che si aggiunge a quelli reali della Locus Artis- è il londinese dr.Edward Jones. Riceve in eredità da una vecchia zia una tavoletta che rappresenta un cherubino e una frase: “cerca nelle Marche”. Il medico lascia così i suoi pazienti e comincia il suo coinvolgente viaggio nella regione, e il viaggiatore lo fa insieme a lui, per scoprire la verità su fatti realmente accaduti e fatti immaginati.
Il format, che entusiasma soprattutto i viaggiatori stranieri che per la prima volte possono vivere la storia non solo attraverso le consuete pubblicazioni e guide, ogni sera possono rientrare a Borgo Lanciano per godersi le specialità degli chef e la confortevole ospitalità di livello. Il tour tocca località come Camerino, Macerata, e Torre di Palme, borgo medievale tra Fermo e Porto San Giorgio, Qui, nella Chiesa di San’Agostino, la visita si incrocia con un vero giallo contemporaneo: un bellissimo polittico di Vittore Crivelli, rubato da ignoti, era stato recuperato da un coraggioso parroco. Mai ritrovate, però quattro preziose formelle della base. E qui, con un po’ di fantasia, ci si ricollega alla storia del dottor Jones alla ricerca dell’origine della sua formella ereditata dalla zia. Tutta da provare questa esperienza, indubbiamente originale e che si inserisce in un settore come quello del turismo in continua evoluzione.