di Luisa Chiumenti
Grazie alla tecnologia di “Art Experience” si è potuta rivedere a Padova la bella Villa Molin restaurata. Villa Molin fu realizzata a Padova nel 1597 dall’architetto vicentino Vincenzo Scamozzi, definito dal Wittkover “il padre intellettuale del neoclassicismo”, su incarico di Niccolò Molin, Savio di Terraferma, ambasciatore della Serenissima, marito della figlia di un doge. Lo Scamozzi, architetto e trattatista, realizzò numerose ville e palazzi ben noti, come le Procuratie Nuove in Piazza San Marco, o le scene del Teatro Olimpico di Vicenza, mostrando capacità creativa, cultura ed alta professionalità oltre ad una grande fantasia. Con la Villa Molin, forse uno dei capolavori più grandi dello Scamozzi, egli progettò una villa improntata al perfetto rigore che ha contrassegnato lo sviluppo di quella trattatistica architettonica tipica del secolo XVI.
Ed è così che i nitidi volumi di Villa Molin, si “disegnano” in modo scenografico sullo sfondo dei colli Euganei e si specchiano con gli eleganti profili architettonici, sul Canale Battaglia. Circondata da un bel giardino all’italiana e da un parco secolare, la villa si presenta all’interno, nella sua grandiosità, con un fascino assai particolare per la presenza non solo di decorazioni ed affreschi, ma anche di arredi e collezioni molto pregiate. Ma la caratteristica forse più interessante dell’attuale riapertura della villa consiste in un modo assolutamente innovativo con cui viene “offerta” ai visitatori“: un “modo autonomo per poter godere in sicurezza e libertà della bellezza e dell’armonia che dimore storiche e giardini incantati possono offrire senza rinunciare all’empatia che sa creare una guida in persona.”
Si è creduto infatti che in questo momento fosse davvero necessario “un rinnovamento digitale del museo e la presentazione dei contenuti attraverso altre e innovative forme di comunicazione.” Segnaliamo quindi che, in occasione della riapertura, Villa Molin ha presentato il “format innovativo ART EXPERIENCE ideato da Marco Michele Rossi, che, tramite Video Guide consente agli ospiti di conoscere anche alcune sale chiuse al pubblico e sostare in villa e nel parco a piacere”. Ciò è stato realizzato nella consapevolezza, come è stato più volte sottolineato, “della grande, recente diffusione di smartphone e Reti Dati che offrono a tutti nuove opportunità per la fruibilità degli spazi dei beni artistici da sfruttare soprattutto ora che è necessario riaprire in sicurezza.”
Ed è così che una serie di video creati dalla Villa stessa con Marco Michele Rossi hanno dato vita ad un “progetto di comunicazione integrato”, che, divulgando la conoscenza del luogo in ogni suo aspetto storico, culturale ed artistico è finalizzato allo sviluppo di un percorso di direzione artistica sul posizionamento e visibilità della Villa”. Interessante è quindi segnalare come la Villa Molin sia ora la prima villa veneta ad aver realizzato ART EXPERIENCE anche nella lingua italiana dei segni, divenendo così il primo esempio di un progetto, che, realizzato in collaborazione con l’Istituto Magarotto di Padova, si trova ad affermare come ” l’arte e la bellezza debbano può essere a disposizione di tutti”. Ed è così che la Villa Molin di Padova, si presenta come la prima Villa Veneta e uno dei pochi musei italiani che si è dotato di una video-guida che permetterà la visita in autonomia alle persone sorde.
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