Poggio Catino (RI), rocca-con-la-torre-pentagonale_Foto Natale Medeo (2)
di Luisa Chiumenti
Una splendida iniziativa è partita per il prossimo week end da parte del FAI che si rivolge a noi tutti per sollevarci dal lockdown immergendoci in quello che è il grandioso patrimonio verde dell’Italia, tra giardini, parchi e ville! Si tratta di un evento innovativo per il FAI, questo dell’apertura “estiva” che permetterà di visitare ben 200 luoghi all’aperto sparsi in più di 150 località d’Italia, per “riavvicinare gli italiani alla natura” e riscoprire una vera e propria “cultura della natura” da cui ripartire.Tutte le visite potranno essere effettuate solo previa prenotazione online (a questo indirizzo: www.giornatefai.it) entro le ore 15 del 26 giugno, fino ad esaurimento posti (è (previo un piccolo contribuito minimo di 3 o 5 euro direttamente all’atto di prenotazione online). È stata una corsa contro il tempo, proprio come dono alla città che tanto ha sofferto per l’emergenza tragica del Coronavirus”, hanno dichiarato Andrea Carandini e Marco Magnifico, presidente e vicepresidente della Fondazione Museo di Palazzo Moroni, in merito all’accordo raggiunto con il FAI che ha permesso l’apertura dei Giardini
Roma, Giardini-segreti Galleria Borghese 1 – Foto MiBACT – Galleria Borghese copia
Numerosi ad esempio i luoghi aperti a Roma e nel Lazio, a cominciare dal Semenzaio di San Sisto Vecchio a Roma, meta di trekking urbano, sede del Servizio Giardini Capitolino, dove dal 1810 si coltivano le piante per il verde pubblico di Roma. In questo bellissimo parco nel cuore di Roma, tra le Terme di Caracalla, Villa Celimontana e Porta Metronia, si trovano alberi esotici come la “jacaranda dalla splendida fioritura violacea, le erythrina crista galli dal caratteristico fiore rosso corallo a cresta di gallo o la rara chorisia speciosa dalla spettacolare fioritura autunnale di colore violaceo screziato”. Nell’area, trasformata in semenzaio nel 1800 ad opera del prefetto napoleonico De Tournon, erano un tempo situati due mulini di cui si possono vedere ancora i resti.
Accessibili al pubblico saranno anche i Giardini Segreti di Villa Borghese, il Giardino dell’Uccelliera e il Giardino della Meridiana, realizzati nel secondo decennio del XVII secolo su commissione del Cardinale Scipione Borghese. Ma eccoci ora a Tivoli dove ad esempio la Villa Gregoriana la Natura avvolge lo spettatore in un inno lussureggiante e vario, tra rocce, acqua e archeologia Ma possiamo recarci più lontano, ad esempio presso l’originalissimo Giardino Pantesco di Donnafugata a Pantelleria, con un solo albero di arancio protetto da un muro a secco in pietra lavica, o presso la Riserva Naturale del Borsacchio a Roseto degli Abruzzi (TE) tra dune e calanchi.
Tivoli (RM), Parco Villa Gregoriana_Foto Ettore Cavalli – MAP_2014 © FAI – Fondo Ambiente Italiano
Sarà inoltre possibile rimanere affascinati dalla magnificenza di vere e proprie “attrazioni” naturali, come il Platano di Vrisi a Curinga (CZ) con un tronco di 18 metri di circonferenza, piantato secondo la tradizione dai monaci del vicino monastero medievale di Sant’Elia Vecchio, oppure la sequoia gigante tra i pochissimi sopravvissuti al disastro del Vajont nel 1963, o ancora la Palma di San Pietro nell’Orto Botanico di Padova, che tanto entusiasmò Goethe nel suo viaggio in Italia.
E ancora: per la prima volta aperti al pubblico e resteranno poi stabilmente visitabili i Giardini di Palazzo Moroni a Bergamo, oltre quattro ettari di verde tra le mura della Città alta. E saranno aperti anche alcuni dei più votati “Luoghi del Cuore” del FAI, come ad esempio Borgo Universo ad Aielli (AQ) oppure il Villaggio operaio Pirelli a Milano. E ci piace sottolineare quanto ha sottolineato l’Assessora alle Politiche del Verde Laura Fiorini: “Vi invitiamo a visitare questo splendido giardino che gli operatori comunali curano da sempre con sapienza e passione. Siamo lieti di partecipare a questa iniziativa straordinaria del FAI che ci offre un’occasione per far conoscere la ricchezza botanica di questo luogo magico capace di emozionare. Ci auguriamo che una maggiore conoscenza del patrimonio verde della nostra città trasmetta passione ed un maggior rispetto per l’ambiente in cui viviamo”
Norma (LT), Parco-archeologico-di-norba (C) FAI (3) (1)
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