Roma. Parco Archeologico del Colosseo
di Luisa Chiumenti
Situata nel cortile inferiore della Domus Augustana, nel settore privato dell’immenso palazzo imperiale voluto dall’imperatore Domiziano sul Palatino, la fontana delle Pelte ha visto di nuovo scorrere l’acqua al suo interno. E’ stata un’operazione che ha sottolineato l’impegno del Parco archeologico del Colosseo nella evoluzione della sua operazione “green”. Il nome della fontana è derivato dalla presenza, all’interno della monumentale fontana, della particolare decorazione costituita da quattro pelte contrapposte, che riconducono la mente alla forma degli scudi indossati dalle Amazzoni. La fontana, chiusa ormai da molti anni, non faceva più udire ai visitatori il tipico rumore dell’acqua che ora invece si fa di nuovo sentire, scorrendo pienamente al suo interno. Ed è stato così che, nell’ambito del poderoso “progetto di rifunzionalizzazione di tutte le fontane antiche e moderne del Parco archeologico del Colosseo” ( a cui venne dato inizio fin dal mese di giugno del 2019 con il ripristino del Ninfeo degli Specchi e della Fontana dei papiri all’interno degli Horti Farnesiani), si è dato vita anche al ripristino di questa fontana. Certamente il suo “suono” aveva “allietato”, in età romana tutti coloro che venivano invitati dall’imperatore a passeggiare tra lo Stadio e le stanze private affacciate sull’immensa valle del Circo Massimo. Nella forte consapevolezza dell’importanza dell’acqua nell’immaginario collettivo attuale, l’arch. paesaggista Gabriella Strano, ha redatto l’interessante progetto che è da vedere come una vera “installazione cui è stato associato il motto latino “Instar aquae tempus – Il tempo scorre incessantemente come l’acqua”. Il progetto ha altresì tenuto conto in modo fondamentale, della necessità di “operare strategie di adattamento alle nuove realtà climatiche”.
In tal senso è da vedere anche quanto ha asserito, in sede di inaugurazione, il geologo e divulgatore Mario Tozzi, che, dialogando con il Direttore del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo, ha messo bene in evidenza quanto sia forte e positivo “l’approccio green “del PArCo , guardando con estrema attenzione alle tematiche relative agli attuali cambiamenti climatici e d alle loro pesanti conseguenze sui beni culturali e sul patrimonio in generale. L’installazione, visibile a tutti dal giorno della inaugurazione, avvenuta l’ 8 settembre 2021, dall’affaccio superiore della Domus Augustana, si lega ad arcaiche festività ed è quindi accompagnata sia da note musicali, che da “nuvole profumate” che continueranno ad alternarsi con fragranze secondo ritmi stagionali o legate ad arcaiche festività: rosa, melograno, gelsomino, cannella, anticamente impiegate per usi religiosi o cosmetici. E’ da sottolineare che l’intervento non ha alterato minimamente la struttura architettonica del monumento, dove la vasca in acciaio, totalmente rimovibile, è semplicemente “adagiata su tessuto non tessuto e malta magra di sacrificio”. Inoltre tutto l’impianto idraulico per il funzionamento della nuova fontana, completamente a ricircolo dell’acqua, è stato realizzato utilizzando semplicemente, per il suo alloggio, un canale ipogeo messo in luce fortuitamente da un antico crollo di dissesto nella struttura centrale. Ma ancora vogliamo segnalare come le statue aniconiche, in metallo, situate ai quattro angoli della fontana, siano ispirate alla copia romana dell’originale statua in bronzo dell’Amazzone ferita realizzata in occasione di una gara indetta dal Santuario di Artemide di Efeso, intorno al 435 a.C. con la competizione, tra gli altri, di Policleto e Fidia e raffigurata proprio con la pelta (ovvero l’antico scudo) ai piedi.
Per informazioni:
Parco archeologico del Colosseo
Piazza Santa Maria Nova, 53