Testo di Luisa Chiumenti
Da tempo era stato annunciato un prossimo intervento, a proposito di una nuova illuminazione dei Fori e il Sindaco Marino aveva accennato ad una riapertura della via Alessandrina, ma soprattutto ad un concorso di idee per la luce sui Fori: “Sarà un’altra meravigliosa passeggiata di Roma”, aveva detto il Sindaco. E ancora, parlando di via Fori Imperiali, Marino aveva precisato: “Stiamo consultando i più grandi esperti del mondo di illuminazione, soprattutto italiani, per avviare un concorso di idee per illuminare i Fori imperiali e per fare in modo che questo straordinario patrimonio diventi sempre più attraente”. Ed ora, a settembre del 2014, ecco che è stato annunciato che la nuova illuminazione dell’area archeologica della capitale sarà affidata al direttore della fotografia di “Apocalypse Now”, “Reds” e “L’ultimo imperatore”, il premio Oscar Vittorio Storaro.
Il progetto, che è stato presentato in Campidoglio dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, insieme a Francesca Storaro, figlia di Vittorio e incaricata della direzione artistica, al Sovrintendente ai Beni culturali di Roma Capitale, Claudio Parisi Presicce, e al direttore della fotografia, darà una nuova illuminazione dell’area archeologica della capitale. L’obiettivo del progetto è stato quello di “realizzare un impianto d’illuminazione artistica permanente” che coinvolga il Foro di Augusto, il Foro di Nerva e il Foro di Traiano per un lavoro che si sviluppi come “un’onda di luce, che sale dalla Terra, inizia ad avvolgere il Tempio di Marte Ultore con una grande intensità luminosa e, mano a mano attenuandosi, sale dal basso verso l’alto per abbracciare tutto il perimetro della muraglia che circoscrive con le due Esedre il Foro di Augusto”.
Il sindaco Ignazio Marino ricordava, in sede di presentazione del progetto, come il Comune fosse al lavoro su tale idea da un anno ed entro il 21 aprile 2015, tutto sarebbe stato realizzato. Prendiamo, ad esempio, il Foro di Traiano, che fu inaugurato nel 112 d.C., su progetto di Apollodoro di Damasco , con il Tempio del Divo Traiano e due biblioteche per inneggiare alla conquista della Dacia, di grande importanza economica per le sue miniere. Qui la luce accompagnerà il Foro di Traiano e la Colonna Traiana creando intorno alle varie parti del complesso un’onda di luce che abbraccerà lo spazio circostante e, continuando il suo percorso, si eleverà sulla colonna circolare (grazie a due cerchi concentrici alla colonna stessa), sublimando e rendendo ancora più affascinante l’intensità del racconto delle gesta dell’imperatore. Si realizza così un’onda di luce che abbraccerà anche lo spazio circostante. E sarà la Colonna Traiana che, con i suoi 200 metri di fregio, a raccontare appunto le due campagne che portarono ad una tale conquista e alla cui base sono conservate le spoglie mortali di Traiano. La colonna raggiunge i 40 metri d’altezza, elevandosi su un alto piedistallo e sul lungo fregio che l’avvolge, l’imperatore, pur nella semplice veste di uno dei tanti soldati, è rappresentato moltissime volte.
Ma è questo il fulcro della nuova illuminazione progettata dal “Premio Oscar” Vittorio Storaro, perché è qui che si concentra tutta “l’energia” del luogo, cominciando dalla luce disposta attorno alla base, da cui parte per avvolgere l’intera colonna che diviene in certo modo, essa stessa “fonte di luce” per illuminare l’adiacente Basilica Ulpia ed espandersi da qui, come se ancora oggi l’imperatore, come sottolinea Storaro, fosse in grado di illuminare ancora di civiltà il mondo contemporaneo. Presentando il progetto il sindaco Marino ha fra l’altro ricordato come si trattasse di una grande iniziativa rivolta ad un patrimonio artistico, che era davvero necessario illuminare nelle ore notturne. Ricordiamo come il progetto abbia avuto il sostegno di Unilever che ha fortemente creduto in questo investimento culturale nella nostra città, con una evidente prospettiva di grande ritorno economico e posti di lavoro. Da segnalare come il progetto illuminotecnico, illustrato dall’architetto Francesca Storaro (figlia di Vittorio), utilizzi, rispettando le esigenze di conservazione delle opere d’arte, soltanto corpi a Led per l’efficienza luminosa e il fortissimo risparmio energetico. Per il sindaco sarà appunto “una strada meravigliosa che attraversa i Fori”, con cui “vogliamo restituire [alla città] questa meravigliosa passeggiata dentro i Fori che sarà interamente pedonale”.