Un libro di poesie che ci fa volare con l’anima
di Federica Pagliarone
Le poesie sono piccole storie quotidiane che provano a raccontare emozioni. Così, anche la pizzeria sotto casa diventa un set per restituire alla realtà un po’ di magia. Storie di ragazzi che si intrecciano per le stradine di Bologna, storie di lampioni nei giardini, di primavere e inverni, di termosifoni con i calzetti lasciati ad asciugare sopra, storie che prendono e perdono treni, che volano a Parigi a NYC a Barcellona o restano immobili sulle seggiole di una sala d’aspetto ad aspettare poi chissà che! Ricomincio da uno è un libro di poesie da leggere con gli occhi, con il naso, con i capelli, con le mani, con le labbra, ma soprattutto con il cuore.
“Non ho di certo la pretesa di descrivere il mondo e le persone, – spiega l’autore Gianluca Nadalini – ma lasciatemi almeno la vigliaccheria di presentarvi il rumore dei tasti che sbatte forte sulle stelle… e le spegne”.
Gianluca Nadalini detto Nadalo, nasce a Bologna troppi o pochi anni fa. Da sempre scrive poesie ispirandosi alla sua città e alle vicende di tutti i giorni. Ogni tanto dipinge, ogni tanto fotografa e ogni tanto resta in disparte a mangiare noccioline cercando di raccontare qualcosa prima di tutto a se stesso. Ricomincio da uno (disponibile nel catalogo di Miraggi Edizioni) è il suo primo libro.
“Non c’è più quel negozio di fiori che ti piaceva tanto, ricordi? Tutte le volte che passavamo ti fermavi a guardare la vetrina, dicevi che era tutto perfetto, e che per ogni vaso sulle mensole c’era un posto preciso. Adesso è vuoto, la vetrina rovinata da qualche stupida scritta, all’interno soltanto polvere e qualche asse di legno appoggiata al muro ormai scrostato, e sul pavimento qualche pezzo di carta. Non sono triste, la vita cambia e ogni giorno insegna qualcosa, stamattina per esempio, davanti a quella vetrina, ho capito l’importanza di essere almeno un posto, l’importanza di costruire mensole per i ricordi e metterci sopra anche un po’ di speranza”. La penna esordiente di Nadalini ha dato vita ad un libro fresco e genuino, veloce, che si gusta tutto d’un fiato (l’ho letto in un’ora) e che lascia il lettore un po’ “orfano” quando finisce. Assolutamente consigliato.