Testo di Luisa Chiumenti
Foto di Fabio Caricchia
(fino al 29 settembre 2019)
Una videoinstallazione di Fabrizio Plessi ha animato i sotterranei delle Terme di Caracalla con una mostra eccezionale sia per il fascino del luogo che per gli effetti straordinari ottenuti dalla complessa e inesauribile creatività di un Artista che è da annoverare senz’altro fra i più grandi protagonisti della videoarte. A tutto ciò si aggiunga la suggestione delle musiche di Michael Nyman.
La mostra, curata da Alberto Fiz, è stata organizzata dalla Soprintendenza Speciale di Roma in collaborazione con Electa.
Dalla esposizione così particolare si evince come Plessi renda omaggio alla grande storia di Roma con questa nuova opera che si sviluppa per un percorso di oltre 200 metri nei sotterranei delle Terme, che fino ad oggi sono rimasti per lo più sconosciuti ai visitatori e aperti ora dopo un complesso lavoro di consolidamento e restauro.
Il tratto di cui si parla corrisponde al settore delle Terme situato sotto l’esedra del calidarium, che si presenta ancora oggi come esempio dell’alto livello tecnologico che era stato raggiunto dagli antichi romani. E le 12 video installazioni che, tanto nelle strutture di supporto agli schermi, che nei contenuti degli stessi video, si basano appunto su temi classici quali l’acqua e il fuoco e il vento, esaltano la figura di Caracalla e la storia stessa delle Terme, attraverso i forni, le caldaie, i magazzini, una grande arteria sotterranea e alcune statue “in prestito”.
Ed è così che i visitatori potranno scoprire nuovi sotterranei, dove si inseriscono perfettamente le opere di Fabrizio Plessi. Il videoartista rende omaggio alla grande storia di Roma con dodici videoinstallazioni disposte lungo i duecento metri di gallerie. E il curatore della mostra così si esprime: “Questa mostra rappresenta l’occasione per aprire al pubblico un luogo di Caracalla a cui abbiamo dedicato un lungo periodo di restauri e che consiste nelle doppie gallerie anulari che circondavano il calidarium. Un luogo che a ripensarlo oggi doveva essere infernale, dove centinaia, forse migliaia di schiavi lavoravano bruciavano enormi quantità di legname per tenere calda questa macchina.
E il Soprintendente speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, Francesco Prosperetti spiega: “Plessi ha sempre utilizzato gli elementi primari della natura: il fuoco, l’acqua, il vento, per animare i suoi video. In queste installazioni site specific l’antichità romana rivive attraverso l’immagine dell’imperatore Caracalla, i mosaici, le colonne, le anfore, una tunica di marmo mossa dal vento. Un’esperienza immersiva nel più sontuoso impianto termale dell’antica Roma.”