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Spazio Generali Valore Cultura
Piazza Venezia, 5 – Roma (fino al 2 giugno 2025)
(fino al 2 giugno 2025)
di Luisa Chiumenti
Prodotta e organizzata da Arthemisia, che ha così celebrato anche il suo 25° anniversario, è approdata a Roma, per il Giubileo, negli spazi di Palazzo Bonaparte, dopo il grande successo milanese, l’importantissima monografica dedicata a Edvard Munch (Norvegia, 1863 -1944) con 100 opere provenienti dal Munch Museum di Oslo.
L’esposizione inaugurata alla presenza della Regina Sonja di Norvegia e del nostro Presidente Mattarella si presenta a Roma a distanza di oltre 20 anni dall’ultima mostra dedicata a Munch nella capitale: si tratta di una grande retrospettiva dedicata a questo grande artista, che ha visto il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, in collaborazione con il Museo Munch di Oslo.
Indubbio precursore dell’Espressionism, Munch, esponente anche del simbolismo ottocentesco, fu un grande interprete delle più forti inquietudini che l’animo umano abbia pur sempre provato in ogni tempo.
La mostra, curata da Patricia G. Berman, attenta e preziosa studiosa dell’artista, con la collaborazione scientifica di Costantino D’Orazio, rende evidente al grande pubblico quale sia stato in effetti il percorso umano oltre che artistico di Munch, dai suoi esordi fino alle ultime opere, attraversando “i temi a lui più cari, collegati gli uni agli altri dall’interpretazione della tormentata essenza della condizione umana”.
Fra le 100 opere presentate, è interessante segnalare una delle versioni litografiche custodite a Oslo de “L’Urlo” (1895), oltre a diverse altre opere come: “ La morte di Marat (1907), “Notte stellata (1922- 1924), “Le ragazze sul ponte” (1927), “Malinconia” (1900-1901) e “Danza sulla spiaggia” (1904).