Suscita davvero emozioni particolari poter vedere con i propri occhi “narrazioni visive di qualità”, così come vengono definite da Laris Boering, direttore generale della Fondazione World Press Photo le immagini della mostra allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Promossa da Roma Capitale-Assessorato alla Crescita Culturale, ideata da World Press Photo Foundation, la mostra è stata organizzata da Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10bPhotography.
La mostra World Press Photo si svolge da sessant’anni e rappresenta uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del fotogiornalismo. Per l’edizione 2018 la giuria ha nominato 42 fotografi provenienti da 22 paesi e tra i vincitori ha visto 5 italiani:. La foto dell’anno, scelta nella categoria “Spot News” è di Ronaldo Schemidt (Caracas 1971), fotografo venezuelano dell’Agence France Presse. La foto è stata così giudicata da Magdalena herrera, presidente della giuria e photo editor di Geo France: “E’ una foto classica, ma he possiede un’energia fortemente dinamica. I colori, il movimento e la forza della composizione trasmettono un’emozione istantanea.”
Secondo il codice etico del concorso, le foto esposte offrono uno spaccato autentico del mondo in cui viviamo e vengono selezionate da una giuria che (cambiata ogni anno e composta da illustri esponenti dell’arte fotografica), sottopone ogni foto ad un rigoroso processo di verifica, non solo della qualità, ma soprattutto della autenticità e attendibilità delle scene riprese dai fotografi. La giuria è indipendente dalla Fondazione World Press Photo ed opera le sue scelte a propria totale discrezione sugli scatti e i reportage. Fra le otto categorie del prestigioso Premio segnaliamo, per la particolare bellezza delle immagini, quelle che riguardano la Natura e la rappresentano “nello spessore” della nuova categoria “Ambiente”, introdotta proprio quest’anno.
Il grande pregio della mostra World Press Photo, oltre che culturale ed artistico, risiede nella sua internazionalità, che travalica ogni differenza linguistica sociale e culturale per offrire davvero un documento storico delle vicende, spesso assai drammatiche, che si vivono oggi nel mondo.
Prezioso il Catalogo (Skira) della nuova edizione del più famoso premio internazionale del fotogiornalismo, da cui si evince l’estremo fascino che suscita questo tipo di comunicazione visiva che viene esaltato dal Concorso annuale “World press Photo, che si svolge ogni anno dal 1955.
Testo di Luisa Chiumenti