Nella meravigliosa cornice di Villa Torlonia, un’ampia mostra monografica conduce il visitatore ad una conoscenza approfondita di Duilio Cambellotti, artista molto attivo e appassionato che, nell’ambito di una continua, attenta sperimentazione, si applicò di volta in volta alla pittura, scultura, oreficeria, scenografia, fotografia e illustrazione.
Tra “sogno e realtà, oltre duecento opere scorrono così in mostra, facendo ben comprendere ed apprezzare lo sviluppo del percorso artistico, ma anche politico-sociale di Duilio Cambellotti. Curata da Daniela Fonti, responsabile scientifico dell’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti e Francesco Tetro, ideatore e direttore del Civico Museo “Duilio Cambellotti” di Latina, l’esposizione, realizzata con il fondamentale sostegno della “Fondazione Cultura e Arte”, è stata promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dall’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti di Roma.
Il Civico Museo “Duilio Cambellotti” di Latina, riporta a Roma l’artista, ad alcuni anni di distanza dalla grande mostra della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, ex Fabbrica Peroni (1999), con cui fu inaugurata la sede dell’attuale Macro.
Allestita nelle otto sale espositive delle due sedi del Casino dei Principi e del Villino Nobile, essa presenta tutto il lavoro svolto sia per committenze private che per grandi committenze pubbliche, fra tradizione ed avanguardia, con una viva esaltazione per le numerose citazioni liberty. Molto accattivante è la figura di Cambellotti nei riguardi del suo notevole impegno nel sociale, sviluppato anche attraverso la sua attività di insegnamento presso le scuole dell’agro Pontino.
Denso di emozioni il suo rapporto continuo con il paesaggio dell’Agro Romano, basti osservare come rappresenta “i cavalli al galoppo sfrenato o curvi ad abbeverarsi, i bufali lenti, il nervoso puledro, i tori accosciati e le placide mandrie su cui vigila il silenzioso buttero avvolto nel mantello e nel silenzio della palude (Conca dei bufali, 1910; Il buttero, 1918-1919). Segnaliamo ancora il catalogo, a cura di Silvana Editoriale, con saggi dei curatori Daniela Fonti e Francesco Tetro e di Giovanna Alatri, Francesca Maria Bonetti, Alberta Campitelli, Carlo Fabrizio Carli, Monica Centanni, Anna Maria Damigella, Daniela De Angelis, Elena Longo, Nadia Marchioni.
Testo di Artifex