Interessante “rilettura” dei capolavori d’arte dedicati alla città lagunare
Fino all’8 ottobre in mostra alla Galleria Kokonton di Venezia
Testo di Michele De Luca
Si inaugura venerdì 16 settembre presso la Galleria Kokonton di Venezia la mostra personale di Michela Marchiotti “Venice’s Paintings Flash”; la pittrice ritorna dopo tre anni alla galleria di Via Garibaldi ai Giardini con diciassette dipinti ad olio di piccolo formato che vengono esposti fino all’8 ottobre in una particolare esposizione così diversa dal suo consueto modo di espressione artistica, che specie negli ultimi anni ha indagato con passione e originalità il mondo femminile ispirandosi a personaggi dell’antichità, a figure mitologiche e bibliche, a creazioni letterarie o pittoriche, rivelando una gamma articolata di citazioni e un intrigante intreccio di contaminazioni. La sua è sempre stata una pittura colta, che ha riattraversato, con sensibilità e sicurezza tecnica, alcuni segmenti particolarmente accattivanti della storia dell’arte, in un percorso che partendo da echi liberty e déco, ha imboccato sentieri sempre più irrorati da suggestioni preraffaellite e klimtiane, in cui riflette però sogni ed inquietudini moderne.
In questa sua seconda mostra alla Kokonton Michela Marchiotti, immergendosi nei capolavori attraverso i quali suoi più amati Maestri (da Tiepolo a Rosalba Carriera, da Ettore Tito ad Ippolito Caffi) hanno immortalato la loro particolare visione della città lagunare, ha voluto indagarli, con lo spirito di rivivere il loro stupore, il loro approccio umano e creativo al cospetto della bellezza, della unicità, della realtà e del mito di Venezia. I dipinti in mostra sono delle “copie” di particolari o frammenti di queste opere, dove però “copiare” è una vera e propria arte, in cui si esprimono la raffinata tecnica e l’esperienza personale della pittrice, che dice: “Copiare gli artisti classici non è puro esercizio stilistico fine a se stesso.
E’ invece una utile acquisizione di tecnica per la successiva elaborazione di una personale espressione artistica. Questa pratica era comune presso i pittori del passato sia remoto che recente. Come si legge nel fondamentale libro Impressionismo di Bernard Denvir, copiare al Louvre, per esempio, era parte essenziale dell’educazione di un pittore e lì Manet conobbe Degas, colpito dalla sua bravura nel copiare un quadro di Nicolas Poussin. Il pittore Fantin-Latour usava incoraggiare Renoir gridando: “ Non si copieranno ma abbastanza i maestri …! Manet copiava Velasquez, Tiziano, Rembrandt e Tintoretto. Degas copiava Holbein, Mantegna e Delacroix … Per me diventa un’esigenza, un bisogno intimo di partecipazione all’esperienza artistica di alcuni del grandi Maestri del passato.
Ognuno di loro diventa in quel momento la giuda silenziosa che mi accompagna a capire di quali e quante sfumature può essere fatto uno sguardo, l’incarnato di un viso e l’attimo sfuggente del pensiero che attraversa la mente”. Questo lavoro della Marchiotti vuole essere un suo forte e sentito omaggio alla sua città, che ha saputo nei secoli sedurre decine di artisti, quei grandi Maestri che hanno colto in tutti i suoi aspetti, umani e paesaggistici, la sua vera “grande bellezza”. Pittori che sono stati inconsapevoli mentori negli anni della sua formazione artistica e dai quali ha imparato, studiando e copiandone i capolavori, l’uso del colore, il tratto della pennellata, la passione per il dettaglio, la poesia della luce e degli sguardi accrescendo la sua esperienza pittorica che in tanti anni di lavoro si è consolidata sviluppandosi in una creatività personale ed appagante.
In questa piccola rassegna di copie la pittrice ha voluto ”rileggere” alcuni dei loro dipinti guardando con i loro occhi per percepire l’emozione e l’incanto di quel preciso momento d’arte, rivivendolo, inevitabilmente, con la sua sensibilità, con le pulsioni del proprio mondo interiore, con la sua cultura, che hanno determinato tutta la sua vicenda creativa. Michela Marchiotti, diplomata al Liceo Artistico di Venezia, ha iniziato giovanissima la sua carriera artistica partecipando a numerosi concorsi; ha allestito molte personali sia in Italia che all’estero.