Un artista che trasforma la propria voce in forme e colori
di Federica Pagliarone
Una mostra inaspettata e sorprendente quella di Massimiliano Milano che, inaugurata a Bologna il 24 maggio resterà aperta al pubblico presso Art Hotel Commercianti, in via de’ Pignattari 11, fino al 26 gennaio 2020. E se è vero che, come disse Carlo Michelstaedter, lo schizzo mette l’anima dell’artista molto più a nudo dell’opera d’arte, Massimiliano Milano, cheillustra storie che vivono dentro di sé dandogli forma e colore, è l’emblema di tale citazione.
Nato in Sicilia nel 1973, attualmente abita nella provincia emiliana circondata dal verde della campagna e dal suono degli animali. E proprio questi ultimi rappresentano una grandissima fonte di ispirazione per lui, con le loro espressioni buffe, gli occhi curiosi, le loro mosse, tant’è che spesso sono proprio mucche, balene, elefanti e giraffe i veri protagonisti del suo fare pittorico. La figura umana si è comunque introdotta prepotentemente negli ultimi lavori di questo eclettico artista e rileva un nascente interesse per la definizione delle forme anatomiche, seppur spesso declinate in senso decorativo e stilizzato. Milano non ha l’ambizione di definirsi un pittore, ma cerca comunque di dare un gusto artistico a ciò che illustra. Guardare le sue opere è un po’ scoprirlo, un invito a conoscerlo meglio, un levargli strato dopo strato una pelle dentro cui fa sempre più fatica a circoscriversi.