Remo Anzovino – credit Simone Di Luca
L’appuntamento imperdibile è per giovedì 14 marzo alle 21 al Teatro Duse di Bologna
Di Federica Pagliarone
L’incanto della pittura da Monet a Van Gogh, con musiche composte ed eseguite dal vivo da Remo Anzovino, è in arrivo al Teatro Duse di Bologna.
“La grande storia dell’impressionismo” è il nuovo racconto-spettacolo creato da Marco Goldin e prodotto da International Music and Arts e Linea d’ombra, con il sostegno del Gruppo Baccini, che mette in scena l’incanto della pittura da Monet a Van Gogh sui palchi dei principali teatri italiani.
Marco Goldin, unanimemente riconosciuto come il maggior esperto di impressionismo in Italia, dal 2005 porta con successo, sui palcoscenici dei più prestigiosi teatri italiani, racconti/spettacolo realizzati per introdurre, in modo fortemente legato all’emozione, le sue grandi mostre, sempre ai vertici delle classifiche tra quelle più frequentate in Italia e nel mondo, con oltre undici milioni di visitatori negli ultimi vent’anni. Ultimo caso quella dedicata a Van Gogh nella Basilica Palladiana di Vicenza, da poco conclusa e che ha sfiorato il mezzo milione di ingressi. Goldin si è sempre contraddistinto per il suo modo di raccontare l’arte fatto di poesia, emozione e conoscenza, con il gusto per una parola sempre molto coinvolgente e mai banale, e pur sempre di estrema comprensibilità. Per la prima volta, con questo spettacolo ha creato un racconto autonomo, pensato in modo specifico per il palcoscenico e dunque svincolato dal riferimento ad una mostra. Un flusso di parole, musica e immagini, mentre sul palco ci sarà l’importante partecipazione al pianoforte di Remo Anzovino, uno dei principali esponenti della scena musicale contemporanea. E in più, la preziosa collaborazione di Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii, due tra i principali video maker italiani, artefici di una scenografia visiva di forte suggestione. “Sono veramente felice di tornare ad incontrare il pubblico nei teatri italiani, per un racconto-spettacolo che rappresenta una novità, dal punto di vista del modo, nel mio percorso”, dice Goldin. “Affronterò infatti, nella luce meravigliosa dell’emozione che nasce dalla conoscenza, la storia dell’impressionismo per come si è sviluppata fin dagli anni sessanta dell’Ottocento. Fatti, personaggi, quadri, luoghi e soprattutto l’elogio della natura. Attraverso paesaggi che la scenografia video, affidata ai ledwall in mezzo ai quali racconterò, come se mi trovassi in una grande scatola colorata, rilancerà di continuo con immagini straordinarie che sono state appositamente girate in Provenza, sulla costa del mar Mediterraneo, nella foresta di Fontainebleau, sulle spiagge di Normandia, sulle scogliere a picco sul mare del Nord e in Bretagna. Un linguaggio visivo che unirà immagini delle opere d’arte, loro particolari, disegni, fotografie d’epoca e scattate al giorno d’oggi e soprattutto brani di video che daranno il senso dei luoghi nei quali gli impressionisti hanno lavorato. Un tutt’uno assieme alle mie parole e alla musica intensa di Remo Anzovino”, spiega. Cento minuti di spettacolo, suddivisi in cinque scene, per l’appassionante racconto del movimento pittorico che più di ogni altro ha trasmesso al pubblico di tutto il mondo il suo fascino colorato. Si inizierà dalla foresta di Fontainebleau, dove i giovani impressionisti, da Monet a Pissarro, da Renoir a Sisley, si incontravano a metà degli anni sessanta, per dipingere grandi cieli mai visti così prima, assieme a una devozione tutta nuova verso la natura.
Marco Goldin
L’amore nei confronti del paesaggio sarà anche quello del decennio successivo, quando prenderanno il via, da quella memorabile del 1874, le esposizioni impressioniste. Di questa seconda scena saranno protagonisti anche Cézanne, Degas e il primo Gauguin, così come le pittrici Berthe Morisot e Mary Cassatt. La meraviglia del fiume, i disgeli lungo la Senna, le alte scogliere e il mare di Normandia, costituiranno poi lo sfondo della terza scena, nella quale Goldin racconterà la fine della pittura di plein-air. Le due scene conclusive, quasi come un unico canto, saranno invece riservate a Vincent van Gogh e Paul Gauguin, coloro che hanno portato alle estreme conseguenze, modificandolo, l’impressionismo. Del primo, tra campi di grano e cieli stellati, lo spettacolo punterà sui poco più che due anni tra Arles e Saint-Rémy e le settimane del congedo dalla vita a Auvers-sur-Oise. E seguendo le pagine del romanzo di Marco Goldin, dedicato proprio all’amicizia tra i due pittori, Gauguin comparirà dal viaggio in Martinica del 1887 ai soggiorni in Bretagna, dai due mesi vissuti ad Arles con Van Gogh fino al momento di salpare dal porto di Marsiglia per Tahiti. Su questa immagine di vento e mare si chiuderà lo spettacolo. Considerato da critica e pubblico uno dei più originali e innovativi compositori in circolazione, Remo Anzovino (Pordenone, 1976 ) è uno dei massimi esponenti della musica strumentale italiana. Ha all’attivo cinque album registrati in studio, uno dal vivo, registrato all’Auditorium Parco della Musica di Roma, un progetto speciale dedicato a Pier Paolo Pasolini e uno dedicato a Muhammad Ali. Ha composto le musiche per i maggiori capolavori del cinema muto collaborando con le più prestigiose cineteche e partecipando ai principali festival internazionali. Gli ultimi suoi lavori come compositore per il cinema sono la colonna sonora del docu film Hitler contro Picasso e gli altri. L’ossessione nazista per l’arte e Van Gogh. Tra il grano e il cielo.
Giovedì 14 marzo BOLOGNA – TEATRO DUSE
Prevendite: www.ticketone.it www.vivaticket.it; www.teatrodusebologna.it
Per maggiori info:
Infoline: 059 644 688