GRANDI PROGETTI PER LA PROMOZIONE DI DESERTO, CROCIERA LUNGA SUL NILO E INVESTIMENTI
Intervista a Mohamed Abd El Gabbar, Direttore dell’Ente del Turismo Egiziano in Italia
L’Egitto, che sta recuperando terreno dopo un periodo difficile anche dal punto di vista del turismo, è sempre una meta ambita dagli italiani che scelgono soprattutto il Mar Rosso come destinazione primaria per le vacanze estive grazie ai numerosi collegamenti con la compagnia aerea EgyptAir e ai voli charter in partenza da varie città. Ma ora è tempo di promuovere anche l’”Altro Egitto”, fatto di deserti, oasi e Mediterraneo. Zone apprezzate da tutto il mondo che spesso vengono trascurate dal grande turismo. Pochi sanno, per esempio, che nel 2009 Il sito web del network americano Abc ha segnalato i dieci percorsi più spettacolari al mondo mettendo al 2° posto, dopo la strada del Karakorum situata ai piedi dell’Himalaya, proprio la strada che collega Il Cairo a Kharga, la più meridionale oasi egiziana nel deserto occidentale. Lungo questo percorso si può ammirare il meraviglioso Deserto Bianco costituito da formazioni calcaree modellate dalla sabbia e dal vento.
Qual è la situazione del turismo dall’Italia?
I T.O. italiani hanno ripreso ad aver fiducia anche in virtù del fatto che Italia ed Egitto sono sempre stati uniti dalla storia e dalla cultura ma anche da una forte amicizia. La scorsa estate ha avuto un trend positivo per quanto riguarda i turisti italiani in Egitto, soprattutto verso il Mar Rosso che interessa l’80% del comparto egiziano. In agosto l’Italia è stata il 2° paese per il turismo in Egitto, dopo la Russia. A settembre è tornata ad essere al 4° posto; primi i russi, poi i tedeschi e gli inglesi. Comunque da gennaio a settembre 2012, abbiamo registrato mezzo milione di turisti italiani, un dato decisamente confortante, considerando la fase negativa che abbiamo vissuto.
Il Mar Rosso non ha bisogno di pubblicità. Cosa fa il Ministero per promuovere le altre bellissime realtà dell’Egitto?
Da qualche anno il Ministero del Turismo Egiziano in collaborazione con l’Ente del Turismo Egiziano a Roma, il Ministero degli Esteri italiano ed i Governatorati di Matrouh, New Valley, Minya, Red Sea e del Fayoum ha puntato sulla valorizzazione del progetto “The Other Egypt” per promuovere destinazioni egiziane poco frequentate anche se indiscutibilmente affascinanti come il deserto, le oasi e la costa mediterranea. Ma anche tratti sconosciuti lungo il percorso del Nilo, per i quali da qualche mese è ripresa la promozione della “crociera lunga”, che dura 2 settimane. Al contrario di quella breve che prevede il solo percorso Luxor – Aswan, la crociera di 15 giorni percorre tutto il Nilo dal Cairo ad Aswan, permettendo di visitare magnifiche località come per esempio Abydos, Sohag, Assiut, Minya, Tell El Amarna e Beni Suef, che altrimenti non verrebbero toccate. La crociera si effettua solo da marzo a novembre, negli altri mesi viene sospesa perché il livello dell’acqua si abbassa. E’ una crociera impegnativa, gli italiani non amano stare 15 giorni in nave, al contrario di Inglesi, francesi e tedeschi, che l’apprezzano molto. Inoltre, anche il frequentatissimo Mar Rosso, può avere una connotazione diversa dal semplice turismo balneare, per esempio il tema del benesser,e con la talassoterapia, e quello del golf. Nel Mar Rosso abbiamo numerosi campi da golf per ogni livello di capacità e qui si svolgono anche molti tornei di risonanza internazionale. Ciò può ampliare notevolmente l’interesse turistico per questa zona e, di riflesso, per l’Egitto.
Poi ci sono i deserti….
Pensiamo di promuovere i nostri deserti, che coprono un’area notevole del Paese ma che sono un po’ trascurati anche dai tour operator. I percorsi nel deserto e tra le oasi possono essere programmati con diversi livelli di difficoltà. Per esempio, già intorno al Cairo, nell’arco di un centinaio di chilometri, si trovano bellissime oasi che si possono visitare anche con una escursione giornaliera. Mentre gli amanti del deserto possono fare una vacanza dedicata al Sahara egiziano affidandosi agli esperti t.o. locali. Certamente da parte nostra sarebbe necessario fare più investimenti per le strutture in quella zona.
In tutto l’Egitto si dovrebbero incentivare gli investimenti che possono avere un riverbero positivo sull’andamento del turismo.
Finora i maggiori investimenti sono stati fatti nel Mar Rosso, soprattutto dagli italiani e recentemente anche dai russi. Ora che la situazione al Cairo e in tutto il Paese è tranquilla, Il nostro Presidente vuole fare qualcosa per il turismo. La nostra strategia sarà anzitutto un piano regolatore in tutto l’Egitto. E, secondo un progetto annunciato dal ministro del turismo egiziano Hisham Zaazou, un lotto di terreni pari a 28 milioni di metri quadrati verrà messo messo all’asta. Per le aree che non saranno vendute si prevederanno contratti di affitto. Si sollecitano soprattutto investitori europei e dell’area del Golfo.
Tra le infrastrutture necessarie, sarebbe opportuno anche aumentare il numero degli aeroporti
E’ già prevista la costruzione di un nuovo aeroporto ad ovest del Cairo e uno nella New Valley. Tutte le località di maggior traffico turistico dovrebbero avere un aeroporto e molte lo hanno già. Bisogna spingere i voli charter.