La stanza è invasa dalla polvere e dalla luce. Sono passati tanti anni, ma a casa della nonna Elsa non è cambiato nulla: la bambola, il cavallo a dondolo e poi il vecchio armadio. Ad Anna basta aprirlo per tornare di colpo bambina, quando insieme a lei giocava a vestirsi da grande. Gli abiti ci sono ancora tutti, li riconosce. Ma tra le stoffe che sanno di feste dell’infanzia, di ricordi e di risate, c’è un abito di uno stile tanto diverso da quello della nonna -gonna ampia e un nastro alto in vita- che chiede con forza di tornare ad un passato che si è voluto oscurare ma che non si ha avuto il coraggio di distruggere. Apparteneva a una donna che la protagonista del romanzo non mai sentito nominare e di cui non esiste una foto, e neppure una traccia, un ricordo. Quel vestito nasconde un segreto, una storia d’amore e di perdono, di bugie e tradimenti, tenuta nascosta tenacemente per decenni. E qui la narrazione diventa emozionante e coinvolgente, quasi un giallo ricco dei colpi di scena. Anna lo indossa, spinta da uno strano istinto. Basta quel semplice gesto perché il suo mondo, la sua normalità, cambino per sempre. Quando sua nonna la vede con quell’abito, bella come non mai, capisce che è giunto il momento che ha temuto per tutta la vita. Ora che le rimane poco da vivere, non può più mentire. Lo deve a sé stessa ma anche a sua nipote: deve dirle la verità. Deve confessare a chi appartiene quell’abito, deve pronunciare quel nome taciuto da anni: Eeva. Sullo sfondo le atmosfere rarefatte e le luci del Nord, ma si coglie anche un’ironia narrativa senza compiacimenti che fa sorridere. La protagonista dovrà da sola dare un’identità alla donna del vestito fino a scoprire la storia di un amore unico come quello che lega una madre e una figlia, nel bene e nel male. Un sentimento forte in cui tutto può essere perdonato. “L’armadio dei vestiti dimenticati” della giovane scrittrice finlandese Riikka Pulkkinen incontra un grande successo alla Fiera di Francoforte del 2010 e pochi mesi dopo è tra i sei finalisti del Finlandia Prize, il maggior premio letterario nazionale. Ma è con questo libro che la Pulkkinen raggiunge il vero successo, scalando le classifiche dei bestseller in patria e diventando un’autrice nota e pubblicata in tutto il mondo. Mentre il libro continua ad essere tra i più venduti, al teatro Kom di Helsinki viene messo in scena uno spettacolo teatrale tratto dal romanzo che presto diventerà anche un film poiché ne sono appena stati acquistati i diritti cinematografici. La scrittrice riesce a raccordare sentimenti e traumi di tre generazioni tra realtà e sogno, verità ed immaginazione coinvolgendo il lettore in un percorso intimista e rivelatore con uno stile asciutto, senza compiacimenti. Riikka Pulkkinen è nata nel 1980 a Tampere, Finlandia, e fin dalla più giovane età ha avuto una grande passione per la scrittura. Il suo romanzo di esordio,”Raja”, inedito in Italia, fu pubblicato nel 2006 quando era poco più che ventenne. Accolto come uno dei migliori dell’anno fu subito candidato al Premio letterario Helsingin Sanomat per poi ottenere nell’anno successivo il riconosimento dell’Academic Bookstore. E’ auspicabile che dopo il travolgente successo de “L’armadio dei vestiti dimenticati” anche il suo primo libro possa essere letto anche in Italia. Il nostro paese è da tempo attento alla nuova creatività del Nord.
“l’ARMADIO DEI VESTITI DIMENTICATI”
di Riikka Pulkkinen
312 pagine
Garzanti-Collana Editori Moderni
16 euro
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