Aeroscalo Ciampino “Giovanni Battista Pastine”
1920 ca.
Operazioni di sgonfiamento del dirigibile M14 all’interno dell’Hangar Nord
Foto: Aeronautica Militare, Fototeca storica
di Luisa Chiumenti
La storia dell’aeroporto Giovan Battista Pastine di Ciampino, si lega indissolubilmente con quella della città di Roma, che lo ospita dal 1916, come ”hangar per dirigibili”. In occasione della ricorrenza suo primo centenario, fino al 14 febbraio, in collaborazione con il Comune di Ciampino e l’Aeronautica Militare, Aeroporti di Roma, ha promosso una serie di iniziative che, basate su una documentazione di varia natura, ne ripropongono i momenti più salienti e i graduali sviluppi. Era il 1914, un anno prima dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra, quando un Regio Decreto dichiarava di pubblica utilità “le opere occorrenti per la sistemazione dei servizi aeronautici nella Provincia di Roma”. L’area che si pensò di destinare a tale operazione, era da considerare un’“area agreste” , scelta nei dintorni di Roma, per di versi motivi: innanzitutto perché ivi passava una linea ferroviaria, poi per la vicinanza a Roma e inoltre per la grande ampiezza della campagna tutt’attorno.
Domenico Modugno, la moglie Franca Gandolfi e Delia Scala
s.d. D377-23
Istituto Luce-Cinecittà, Archivio Storico
Il compito di studiarne la nuova destinazione fu affidato ad un tecnico militare, il generale del Genio Maurizio Mario Moris, che si adoperò per la redazione di un piano che realizzasse in quell’area un grande aeroscalo, finalizzato a ospitare i cantieri per i dirigibili, e l’inaugurazione avvenne nel 1916. Il progetto espositivo inaugurato per il centenario stato promosso da ADR e dislocato nelle diverse sedi di Ciampino Aeroporto, Ciampino città e il complesso del Vittoriano di Roma e si è posto proprio l’obiettivo di raccontare e testimoniare il forte legame, che da quel momento si creò fra la città di Roma e il suo aeroporto. Fotografie storiche provenienti dagli archivi dell’Aeronautica Militare e da quelli dell’Istituto Luce – Cinecittà, filmati delle Teche Rai, documenti selezionati da collezioni private, istituzioni locali e nazionali sono state esposte ed hanno coinvolto il pubblico in un’esperienza di conoscenza, non solo storica, ma anche architettonica, urbanistica e sociologica.
Pelé
s.d. D32-66
Istituto Luce-Cinecittà, Archivio Storico
Le iniziative hanno avuto il patrocinio della Regione Lazio, dell’Enac e dell’Enav. La realizzazione e l’organizzazione generale sono state curate da Comunicare Organizzando. Più di 100 fotografie ( di cui molte inedite), e filmati storici hanno raccontato, in mostra (parte all’Aeroporto di Ciampino e parte al Vittoriano – Roma), tutta la storia del volo, dai dirigibili ai giorni nostri. Ed ecco inoltre, rappresentata nella mostra curata da Marcella Mencherini allestita al Vittoriano (Ala Brasini), la storia dell’Aeronautica Militare. Nato come Cantiere di costruzione per dirigibili, l’Aeroporto di Ciampino “appartiene” in certo modo sia al 31° Stormo, che all’Aeronautica Militare e a quella Civile, come pure al Comune di Ciampino. Parte con velivoli modificati vide la nascita e lo sviluppo graduale dell’Aviazione militare fin dall’epoca dei dirigibili e dell’impresa polare del Generale Nobile fino ad arrivare alla nascita della Regia aeronautica militare in vista della 2^ guerra mondiale.
Joan Collins in partenza dall’aeroporto di Ciampino
s.d. D132-89
Istituto Luce-Cinecittà, Archivio Storico
Si identifica così come supporto alla nascita e allo sviluppo della Aviazione Civile, che si accompagnavano ai primi esperimenti all’aeroporto dell’Urbe, per spostarsi poi tutto a Ciampino, presso cui avviene la confluenza di diverse infrastrutture (particolare caratteristica e pregio di Ciampino tuttora) e che comincia ad accogliere velivoli modificati militari e anche piloti militari .Politica, diplomazia, cultura e spettacolo, hanno trovato all’aeroporto di Ciampino un loro scenario privilegiato, con arrivi di grandi attrici come la Loren o di sportivi sulla cresta dell’onda, e prima che iniziasse, tra il ’50 e il ’61, la vita del nuovo aeroporto di Fiumicino, Ciampino inaugurava una sorta di “isola informativa” e il 3 gennaio del ’54 Mike Buongiorno apriva le trasmissioni di “Arrivi e partenze” , dando vita ad una delle pagine più interessanti ed importanti negli Eventi della Capitale, motori di sviluppo nella ripresa fervida degli anni del dopoguerra. L’aeroporto venne infatti organizzato in due settori: Ciampino nord (per i dirigibili) e Ciampino sud per i velivoli che vennero unificati in vista del Giubileo del 1950. In quegli stessi anni ecco aprirsi la strada per un nuovo compito: la meteorologia e il controllo del traffico aereo.
Alberto Sordi e Silvana Mangano all’aeroporto di Ciampino in occasione della
partenza per New York di Dino De Laurentiis e Mario Monicelli
s.d. D341-64
Istituto Luce-Cinecittà, Archivio Storico
Dopo l’apertura di Fiumicino, Ciampino assunse nuovi ruoli, non escluso quello dell’aviazione commerciale, ma soprattutto continuò ad essere teatro dei movimenti di due prestigiosi reparti militari, il 15° Stormo per la ricerca e il 31°Stormo per il soccorso; sarà in effetti dagli anni ’70 che Ciampino si porrà in primo piano per il trasporto sanitario d’urgenza, trasporto organi, trasporti di Stato: per le alte cariche dello Stato, con attenzione particolare ai protocolli da seguire anche per le autorità in transito. E sarà poi nel ’74 che l’aeroporto di Ciampino, insieme a quello del Fiumicino, passerà alla gestione di “Aeroporti di Roma”.
Elsa Martinelli
1958
D351-81
Istituto Luce-Cinecittà, Archivio Storico
Ricordiamo, fra i vari eventi, la mostra dal titolo “ Ciampino. L’aeroporto, la città”, che espone fotografie, documenti, filmati, manufatti, che testimoniano anche lo stretto legame esistente tra l’ aeroporto e il tessuto urbano di Ciampino. Importante è altresì l’indotto che l’aeroporto ha da sempre recato con sé per quanto riguarda la ricettività (dai ristoranti agli alberghi, agli eventi culturali e didattici) con un forte collegamento con il territorio per cui viene realizzata dal Comune una intensa politica di valorizzazione.
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