Anonimo, Ritratto di Cristina di Svezia, 1640 ca.
Una mostra a Tivoli – Villa d’Este
(fino al 19 ottobre 2014).
di Luisa Chiumenti
La mostra “La nuova moda tra ‘500 e ‘600”, allestita a Tivoli, fa veramente rivivere, negli ambienti prestigiosi dell’appartamento nobile di Villa d’Este, gli abiti, le stoffe, i preziosi tessuti, che venivano indossati dalle nobildonne e dai gentiluomini che vestivano appunto “all’ultima moda”, a cavallo dei due secoli, cinque e seicento. Il visitatore può infatti godere della percezione del lusso e della raffinatezza degli abiti della sartoria Farani, “costumi di scena contemporanei ideati e realizzati per le più importanti teatrali, televisive e cinematografiche, che offrono, “come sottolinea Federica Galloni, Direttore Regionale per i Beni culturali e Paesaggistici del Lazio, “ la possibilità di apprezzare dal vivo linee, fogge e colori dell’abbigliamento dell’epoca.” E inoltre, è da sottolineare come la mostra presenti un tema di grande attualità, in relazione alla grande attualità che ha oggi il “Made in Italy”, soprattutto a quella qualità e raffinatezza che emerge anche dai dipinti esposti. Ecco, ad esempio in copertina del bel Catalogo,il “Ritratto di Laura d’Este” ,”dall’ispirazione militaresca propria della moda spagnoleggiante dell’epoca” (v. L. Lorenzini in Catalogo cit., a cura di R. Valeriani con la collaborazione di Luigi Piccolo – De Luca Ed.).
Lavinia Fontana, Autoritratto alla spinetta, 1577-78
Colpisce in particolare “ il tessuto dell’abito, un raso con il fondo color perla percorso da motivi araldici disposti in “teorie sfalsate ad orientamento alternato”: il picchio dei Pico, l’aquila imperiale, l’unicorno degli Este. Curata da Roberto Valeriani, con la collaborazione di Luigi Piccolo. Molto interessante è l’analisi che compie Luigi Piccolo nel suo saggio in Catalogo, sulle “Forme e volumi nella modo tra ‘500 e ‘600”. Indicativo è, a riguardo, “Il libro del sarto” di autore ignoto, edito nel 1540 a Venezia e conservato oggi alla “Querini Stampalia”, perché il testo fa comprendere molto bene l’influenza che la moda italiana ebbe in questo particolare momento storico, in cui hanno vissuto donne di grande bellezza ed energia, ma soprattutto amanti della cultura e dell’arte. Basti pensare a Lucrezia Borgia, Isabella d’Este per non parlare di Caterina de’ Medici e poi di Maria, destinate a divenire regine di Francia.
Giovanni Maria Morandi, Ritratto di Olimpia della Ciaja,sposa Chigi, 1631
Molto suggestiva è la descrizione che Piccolo dà della “donna del Cinquecento” :…”donna moderna, i tessuti alla moda sono broccati e lampassi che con la loro trama pesante contribuiscono a sviluppare l’abito secondo le regole e principi dell’architettura. La gonna, supportata da varie sottogonne che la gonfiano, sviluppa il concetto della cupola sulla quale poggia il bocciolo da mostrare…” L’abito, come ha sottolineato il direttore di villa d’Este Marina Cogotti, è “strumento di auto rappresentazione”, particolarmente nei ritratti, ma soprattutto da notare come alcuni abiti, come quello di Cristina di Svezia, appositamente ricostruito per la mostra, sia il risultato della “paziente ricostruzione filologica che perpetua anche “l’abilità e la perizia della manifattura italiana in questo settore.
Giovanni Maria Morandi, Ritratto di Maria Virginia Borghese, Principessa Chigi, 1659
Promossa dalla Soprintendenza per i Beni
Architettonici e Paesaggistici per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e
Viterbo e realizzata dalla De Luca Editori d’Arte, vede esposti una ventina di dipinti ed altrettanti abiti, oltre ad una
ricca selezione di stoffe e tessuti cinquecenteschi e seicenteschi, con l’obiettivo di offrire una panoramica sulla
moda tra il ‘500 e il ‘600 attraverso il dialogo fra i dipinti, in cui sono rappresentati
gli abiti, ed una selezione di costumi di scena contemporanei provenienti sempre dalla
Sartoria Farani, ideati e realizzati per le più importanti produzioni teatrali, televisive e cinematografiche.
Lavinia Fontana, Ritratto di fanciullo, 1590 circa
“La nuova moda tra ‘500 e ‘600”
Una mostra a Tivoli – Villa d’Este
(fino al 19 ottobre 2014).
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