Mentre si avvicinano (nel 2020) le celebrazioni e i festeggiamenti per i 100 anni dalla nascita di Federico Fellini, il cineasta che più di chiunque ci ha indicato Cinecittà come “l’indirizzo dove il Cinema e l’immaginario hanno la residenza ideale”, questo luogo fantastico che ha fatto sognare l’Italia degli Anni ’50, si impegna in una grandiosa ripresa verso una rinnovata immagine internazionale.
Sono state presentate, in un recente incontro dal titolo “Cinecittà Futura” (nella sala Fellini presso gli Studi di Cinecittà) alla presenza del Ministro Dario Franceschini, del Direttore Generale Cinema Nicola Borrelli, del Presidente e Ad di Istituto Luce Cinecittà Roberto Cicutto, del presidente del CSC – Cineteca Nazionale Felice Laudadio e del direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, tutte le importanti iniziative avviate per la valorizzazione e rivitalizzazione degli Studios di Cinecittà sul piano internazionale, di un così ricco patrimonio immateriale, spaziale e fisico, raccolto in un perimetro dove si riuniscono il cinema e l’audiovisivo, la memoria storica dell’Istituto Luce e l’innovazione e creatività degli Studios.
Ricordando che il 3 luglio 2017 gli Studi di Cinecittà, il più grande, il più moderno ed attrezzato stabilimento cinematografico d’Europa, sono tornati, nell’80° anniversario dalla loro nascita, alla gestione pubblica grazie all’acquisizione di ramo d’azienda da parte di Istituto Luce-Cinecittà, la più antica istituzione pubblica di cinema del mondo, si sta impegnando nella attivazione di un nuovo look.
I binari paralleli della ricerca sull’innovazione e di una festa per un Maestro dell’arte cinematografica, collaborano verso la riuscita di un unico obiettivo, che la Cinecittà Futura vuole offrire nei prossimi anni ai suoi operatori, e alla comunità dei suoi spettatori: quello di far comprendere come il cinema e l’audiovisivo offrano oggi la possibilità di sognare la nostra realtà, e progettarla più bella.
Maggiori informazioni sul progetto per gli studios di Cinecittà:
Studi di Cinecittà
Testo di Luisa Chiumenti