Una grande mostra a Terni. Palazzo Montani Leoni
(fino al 1° marzo 2020)
E’ il cinquecentesco Palazzo Montani Leoni, nel cuore di Terni che ospita l’interessante esposizione dal titolo “Immaginaria. Logiche d’arte in Italia dal 1949”, curata dal professor Bruno Corà. Il palazzo, eretto nel 1584, aveva subito un riassestamento nella seconda metà dell’800, a seguito di una sistemazione urbanistica che aveva visto nascere la “Strada Nuova”. Oggi invece, un intervento architettonico, realizzato dall’architetto Benedetto Faustini, ha dato vita alla creazione di diverse sale del piano nobile, decorate prevalentemente tra il 1887 e il 1913, pur preservando dipinti risalenti al primo impianto del palazzo.
Nell’arte contemporanea del secolo XX, a cominciare dal Cubismo e dal Futurismo, i principi e le tecniche che hanno dato vita alla produzione artistica, ma soprattutto le “logiche applicate da ogni singolo artista o da ogni gruppo o “generazione”, come ha bene illustrato il curatore, che ha voluto appunto, con la presente mostra, “segnalare” al grande pubblico lo sviluppo delle diverse “logiche”.
“Obiettivo della Fondazione, nel promuovere questa mostra, realizzata da Ulrico Dragoni, Vice Presidente della Fondazione Carit e Anna Ciccarelli, Segretario della medesima Fondazione insieme allo staff del Professor Corà è quello di renderla fruibile al più largo pubblico che viene portato a “riflettere “, come ha sottolineato il Presidente Carlini, “sulle vicende artistiche che dal secondo dopoguerra conducono sino ai nostri giorni”. Sono infatti particolarmente significative le opere in mostra, presentate con un taglio critico di grande acutezza e originalità in un raffinato allestimento. E’ infatti molto interessante per il visitatore, poter seguire passo passo quale sia stato lo sviluppo dell’arte italiana subito dopo il dooguerra, fino al sopraggiungere della svolta creativa che si è in qualche modo legata all’affacciarsi del mondo dell’informatica.
Ed ecco quindi, ad esempio un artista come Marco Gastini che, con una tecnica mista presenta l’opera dal titolo: “ Le tensioni esistono…vengono generate e si rigenerano in pittura”. L’autore, nato a Torino nel ’38 e morto nel 2018, ha visto, negli anni ’80, alcuni suoi lavori collocati all’esterno, “in interazione con il tessuto urbano” (v. Catalogo “Immaginaria. Logiche d’arte in Italia dal 1949”, a cura di Bruno Corà ). Ed ecco un “Senza titolo” di Mario Merz un olio su tela del 1981, che sottolinea l’importanza di questo artista che, nato a Milano nel 1925 e morto a Torino nel 2003, ha numerose sue opere esposte nei più importanti musei del mondo. www.fondazionecarit.it