Testo di Luisa Chiumenti e Foto © Musei Vaticani
Una giornata di studio avente per tema “Il restauro delle opere dei Giardini Vaticani” si è svolta il 3 ottobre scorso, presso la Sala Conferenze dei Musei Vaticani, con successiva Tavola Rotonda e visita ai Giardini stessi. E’ stato quindi presentato l’interessante progetto che è stato avviato da circa un anno nei Giardini Vaticani da un folto gruppo di Tecnici e di Studio che hanno organizzato un “cantiere –pilota” per realizzare il restauro delle circa 570 opere presenti nei giardini. Grande è stato l’impegno sul piano tecnologico , specie per quanto si riferisce alle sculture, esposte al degrado prodotto dagli agenti atmosferici, ma anche all’inquinamento sempre più pesante e alla presenza di animali.
Il processi di bioterioramento è infatti particolarmente diffuso; i microrganismi hanno causato anche danni estetici per il mutamento dei colori stessi delle superfici, oltre naturalmente ai danni strutturali. Gli studiosi hanno affrontato i vari problemi basandosi sull’adozione di trattamenti biocidi per ridurre e controllare la crescita dei biocleteriogeni e i restauratori si sono così avviati verso l ’uso di prodotti fitosanitari a base di oli essenziali, come l’Origanum Vulgaris e u il Thimus Vulgaris, usati sia singolarmente che in concomitanza anche con prodotti chimici a base di Sali di ammonio quaternario, come il Belzalconio Cloruro. Si tratta quindi di un bell’esempio di “restauro sostenibile” che accoglie mezzi e metodi avanzati e poco invasivi sul piano chimico, accanto al restauro tecnico vero e proprio basato sulle normali tecniche di: pulitura, consolidamento, stuccatura e protezione finale.
I Giardini Vaticani offrono al visitatore l’opportunità di percorrere circa otto secoli di storia narrata da piante, erbe, ma anche numerosissime sculture e fontane. Ricordiamo infatti che la nascita dei Giardini Vaticani si deve a papa Niccolò III, che dispose un “Viridarium” cinto da mura (1277- 1280) su una delle alture del colle Vaticano e che l’attuale progetto di restauro è stato avviato circa otto anni fa dal Direttore dei Musei Vaticani prof. Antonio Paolucci.
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