S.E. Rawya Saud Al Busaidi, Ministro dell’Alta Educazione dell’Oman e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Royal Opera House Muscat.
Di grande spessore culturale e in rappresentanza del prestigioso teatro omanita Royal Opera House Muscat di cui è Presidente del Consiglio di Amministrazione, S.E. Rawya Saud Al Busaidi, che abbiamo incontrato a Roma, nell’affascinante residenza privata di Franco Zeffirelli, ha mostrato tutto il suo orgoglio nell’aver affidato al Maestro la regia dell’opera di Verdi, il Rigoletto, che verrà messa in scena a Muscat il 17 settembre 2020.
La data non è casuale, coincide con i 50 anni del regno di Sua Maestà Sultan Qaboos bin Said Al Said e con il decennale della Royal Opera House Muscat.
“Il Maestro Zeffirelli ha giocato un ruolo chiave nella storia della Royal Opera House Muscat: a lui affidammo l’incarico di realizzare l’opera inaugurale del nostro teatro, una stupenda produzione di Turandot di Puccini, eseguita magistralmente e con grande successo di pubblico dalle compagini artistiche della Fondazione Arena di Verona nell’ottobre del 2011”
In quella circostanza Zeffirelli fu insignito da Sua Maestà Sultan Qaboos bin Said Al Said della più alta onorificenza del Sultanato, -The Order of Oman, First Class-, come segno di riconoscenza per aver dato lustro alla nuova Royal Opera House, in Oman.
“La fondazione della Royal Opera House Muscat da parte di Sua Maestà Sultan Qaboos bin Said Al Said è stata una delle grandi conquiste culturali del moderno Rinascimento omanita” ha proseguito il Ministro “Lo scopo dichiarato di Sua Maestà era favorire lo sviluppo culturale della nazione e incoraggiare la pace mondiale e l’armonia tra le nazioni attraverso lo scambio culturale, reso possibile dal linguaggio universale della musica e delle arti performative.
Tengo, poi, a sottolineare quanto siano forti i legami diplomatici tra i nostri due Paesi e quanto numerosi siano stati i contributi culturali che l’Italia ha fornito al nostro Paese, attraverso mostre d’arte, eventi di design e moda. Ma, soprattutto, negli ultimi anni, grazie all’opera e alle fruttuose collaborazioni nel campo delle arti performative. Infatti, la maggior parte delle opere ospitate o coprodotte da Royal Opera House Muscat nel corso delle sue stagioni appartiene al grande repertorio italiano e spesso è stata eseguita dai più importanti teatri italiani”
L’augurio, espresso anche dal Ministro, è che un avvenimento che si profila così imponente per la capitale omanita, possa incentivare una sempre maggiore collaborazione a livello internazionale nel campo artistico in modo da sviluppare in Oman un segmento di turismo culturale d’eccellenza.
Testo di Teresa Carrubba