Una grande mostra al Palazzo dei Diamanti a Ferrara. (fino al 2 giugno 2019)
di Luisa Chiumenti
Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea-Museo Giovanni Boldini, e curata da Barbara Guidi con la collaborazione di Virginia Hill, la rassegna allestita a Ferrara al Palazzo dei Diamanti, presenta, in un suggestivo percorso, quasi centrotrenta opere fra dipinti, disegni e incisioni di Boldini, ma anche di Degas, Manet, Sargent, Seurat, Blanche ed Helleu, oltre a bellissimi abiti d’epoca, libri e accessori preziosi. Ordinata in sezioni tematiche, ciascuna patrocinata da letterati come Charles Baudelaire a Oscar Wilde, Marcel Proust a Gabriele D’Annunzio, l’esposizione illustra assai bene i legami che all’epoca avvolsero l’arte e la moda con la letteratura, nell’ambito una cura particolare dedicata alla mondanità e raffinatezza, cornice affascinante della di Boldini.
E del resto Il rapporto stretto fra Boldini e la moda venne segnalato ancora nel lontano luglio del 1931, quando fu allestita a Parigi, da “Vogue”, pochi mesi dopo la scomparsa dell’artista, una mostra che veniva ricordata con il titolo assai significativo di “Giovanni Boldini. Pittore dell’eleganza”. Iniziava da allora infatti il vero e proprio “mito” che avvolge tuttora Boldini in questa affascinante atmosfera che si coglie subito entrando nelle sale dei “Diamanti”, come se si fosse accolti da uno dei salotti “bene” dell’epoca, uno di quegli ambienti che, nella Parigi tra Otto e Novecento, muovevano gli stimoli portati avanti dal gusto e dall’anelito alla “modernità” delle élite cosmopolite della Belle Époque. E’ così che il mondo attuale può ancora godere della vista delle immagini dei protagonisti di quell’epoca mitica, da Robert de Montesquiou a Cléo de Mérode alla marchesa Casati“, concorrendo a fare di loro delle vere e proprie icone glamour”.
La pennellata “dinamica” di Boldini e la sua pittura a volte enfatica, spesso anche “sensuale”, bene si accompagnano, in mostra, alle affascinanti “creazioni dei grandi couturier, da Worth a Doucet, Poiret , alle Sorelle Callot” tanto che, che, visitando la mostra ferrarese, ci sentiamo coinvolti dal ritratto di una “società che diviene un vero e proprio canone, modello di stile e tendenza che anticipa formule e linguaggi del cinema e della fotografia di moda del Novecento”. Da qui ecco scaturire, da un vero e proprio “mito” che avvolse subito l’artista, un “canone di bellezza moderno e dirompente”, a cui si sono poi ispirati anche stilisti di grande fama come: Christian Dior e Giorgio Armani, Alexander McQueen a John Galliano. Ed ecco come, nei ritratti di Boldini, le figure appaiono come “modelli”, in posa, sicuri di sé e consapevoli di possedere un certo qual “potere di seduzione” tanto da presentarsi ancor oggi al pubblico, in piena bellezza e raffinata esemplificazione della realtà di un rapporto sempre vivo, in ogni tempo, fra Arte e Moda. Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna-Museo Giovanni Boldini di Ferrara, la rassegna scaturisce da un lungo, accuratissimo studio dei documenti disponibili, che hanno portato grande chiarezza sulla fittissima “rete di rapporti sociali e professionali dell’artista”.
E si segnala ancora un encomiabile “Progetto di valorizzazione della città e delle sue attività creative e produttive, che. in occasione della mostra, è stato avviato dalla Fondazione Ferrara Arte “con l’obiettivo di trasformare l’appuntamento espositivo in un vero e proprio evento multicanale in grado di coinvolgere, in maniera integrata, le realtà produttive, commerciali, culturali e ricettive di Ferrara, generando valore per la città e con la città. Al progetto, dal significativo titolo: “Boldini and the city” hanno aderito diverse realtà economiche, turistiche e culturali, tra cui Ascom, CNA, Confesercenti e il Consorzio Visit Ferrara, con la partnership tecnologica e digitale di Elenos e 22HBG.
www.palazzodiamanti.it