Maschera Kwele-Gabon
Dal 14 dicembre 2012 al 7 gennaio 2013 verrà ospitata dalla Galleria Allegretti Contemporanea di via San Francesco d’Assisi 14 a Torino la mostra “ESSERE ED APPARIRE volti e sculture dell’Africa tribale”.
Promotori ed organizzatori dell’iniziativa sono Anna Alberghina e Bruno Albertino, entrambi medici, grandi viaggiatori e collezionisti attenti di arte africana. Saranno esposte una sessantina fra maschere e sculture della collezione privata degli Autori, 35 fotografie di Anna Alberghina di alcuni fra i gruppi etnici più affascinanti del Continente e 12 fotografie dell’artista Plinio Martelli, ispirate all’atmosfera esotica e sensuale dell’Africa dei riti.
Nel presentare il loro lavoro multidisciplinare , gli Autori si raccontano
Maschera Casco Ejagham-Nigeria
“La nostra passione per l’arte tribale africana nasce da lontano: vent’anni di viaggi attraverso il continente, dalle polverose piste dell’Africa Occidentale sino al cuore verde della foresta equatoriale. Nasce dall’interesse per i luoghi, la gente, le culture, i riti. L’Arte Africana è stata alla base della rivoluzione artistica dei primi anni del ‘900, influenzando prepotentemente Cubismo e Surrealismo. Ma questi artisti ( Picasso , Derain, Matisse, Tzara, Brancusi…) si limitarono ad una analisi plastica delle sculture e ne trassero grande ispirazione. Tuttavia, nell’oggetto africano, la funzione è essenziale, è la ragione prima del suo esistere. Maschere, feticci, figure di maternità e di antenati popolano il complesso mondo religioso africano. Oggetti carichi di potenza soprannaturale, mai realizzati con una semplice finalità estetica , ma simulacri del divino in grado di proteggere chi li possiede da influssi maligni. L’artista africano, è per lo più, anonimo. Ricordiamo come eccezioni :
OLOWE DI ISE, ADUBOLOGE DI ABEOKUTA, il Maestro di BULI, il Maestro delle capigliature a cascata.
Donna Hamer Etiopia
La storia è tramandata oralmente, con notizie spesso incerte e frammentarie. Le opere sono prevalentemente lignee e quindi molto deperibili. La nostra collezione è formata da sculture provenienti da raccolte private e gallerie di Italia, Francia, Belgio, Olanda,Stati Uniti e dalla ricerca effettuata personalmente sul campo. Abbiamo sempre cercato di approfondire la storia dell’oggetto sia per quanto riguarda il suo significato che il suo percorso. Diamo grande importanza al valore artistico, rituale ed all’antichità delle sculture. Le immagini, volti e corpi dipinti, sono l’espressione concreta del complesso sistema simbolico che governa la vita di molte culture africane. Sul corpo nudo, la pittura, i tatuaggi, le scarificazioni e le acconciature hanno innanzitutto un valore estetico ma ci informano altresì sull’etnia di appartenenza e sulla condizione della persona che li esibisce.
Gemelli Yoruba foto Plinio Martelli
La pittura corporea è stata una delle prime forme di espressione artistica dell’umanità. All’alba del mondo, i nostri antenati scoprono le terre colorate, il carbone di legna, il gesso, il succo delle bacche, il sangue degli animali ed altre fonti di tintura e li utilizzano come un alfabeto del corpo: per impressionare il nemico in battaglia, camuffare il cacciatore, definire una posizione rituale o semplicemente sedurre. Grazie alle decorazioni corporee, l’individuo cambia identità, si trasfigura, si sublima. Ogni colore ha un significato. Il bianco è generalmente associato al lutto o alla purificazione. Il rosso, colore del sangue, è simbolo di energia vitale e fecondità. Il nero, che evoca la notte ed il caos primordiale, simbolizza il mondo materiale.
Maternità Baoulé-Costa d’Avorio
Se nel mondo occidentale le mode contemporanee ne affievoliscono il significato, desacralizzandolo, in Africa molti gruppi etnici conservano con tenacia ed ostinazione le loro tradizioni ed utilizzano la pittura corporea durante le cerimonie, spesso in sostituzione delle maschere lignee.
Questo nostro lavoro vuole essere un omaggio all’Africa, alla sua gente, alle sue tradizioni ,alla sua arte, sospesi tra vita e sogno.”
“ESSERE ED APPARIRE volti e sculture dell’Africa tribale”
Galleria Allegretti Contemporanea
via San Francesco d’Assisi 14 – Torino
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Dal 14 dicembre 2012 al 7 gennaio 2013