Donne Makawana-Angola-foto di Anna Alberghina
di Bruno Albertino
Nella suggestiva atmosfera, ricca di storia, delle eleganti sale di Palazzo Salmatoris, dalla raccolta saletta del Silenzio alla più austera Sala della Pace, si sviluppa il percorso artistico e sentimentale di “African style”. Attraverso la fusione di quattro nuclei artistici differenti ma complementari, si vuole creare un ponte immaginario tra la grande scultura dell’Africa nera carica di forza e l’arte contemporanea africana ed occidentale. Maschere, statue, feticci, oggetti d’uso tradizionali, tutti accomunati da grande eleganza espressiva e rigore formale, dialogano, seguendo il ritmo di cadenze emozionali, con le opere pittoriche, scultoree e fotografiche di Artisti contemporanei.
Maschera Moukouji Pounou Tsangui
L’african style è il complesso delle manifestazioni materiali ed immateriali che definiscono l’estetica africana, un modo di essere e vivere che si esprime principalmente nella scultura sacra e profana, negli ornamenti e nelle decorazioni corporee. L’african style è un sistema dinamico di valori sociali, estetici, funzionali e rituali, che ha profondamente influenzato l’arte ed il modo di vivere del mondo occidentale. Le avanguardie artistiche dei primi del ‘900 con Matisse, Picasso, Braque, Derain, Modigliani, Brancusi, Giacometti trassero insostituibile ispirazione dalla straordinaria purezza della forma e sintesi plastica dell’arte africana.
Sgabello a cariatide Yoruba con figura di maternita
L’Arte africana tradizionale con la sua concezione geometrica degli spazi e la sua espressività porta ad una sublimazione dei contenuti artistici, pur partendo da valori magico-religiosi. L’Arte africana è vita, manifestazione del sacro, creatività, sovvertimento e rappresentazione simbolica e ieratica della realtà.
Ami-Foto di Plinio Martelli
Nella mostra sono rappresentati i grandi temi dell’Arte africana tradizionale, letti mantenendo un sottile equilibrio tra l’aspetto etnografico e quello estetico-formale. In un caleidoscopio fantastico, sospeso tra passato e futuro, levitano le opere, ispirate all’Arte africana, di Ugo Nespolo, Plinio Martelli, Titti Garelli, Renza Sciutto, Marian Heyerdahl, le fotografie di Anna Alberghina, Tomas D.W. Friedmann, Phil Borges ed i lavori di importanti artisti contemporanei africani, in una sezione curata da Cesare Pippi. Contributo storico di Paolo Novaresio e contributo critico di Armando Audoli. “African style” è una mostra d’arte. “African style” vuole essere arte e vita, arte e sogno, arte ed emozione.