Moltissimi gli ospiti sia italiani che stranieri, che hanno vissuto, l’ultimo sabato di agosto, quale evento finale dell’omonimo Festival, la “Notte delle Candele” di Vallerano.
In un’atmosfera incredibilmente suggestiva e affascinante, resa vivissima dalle installazioni, dalle proiezioni filmiche sugli schermi naturali dati dalle antiche mura del borgo medievale, si è svolta la dodicesima edizione di questo evento, che ha visto accendersi (evento unico in Italia), oltre 100.000 lumi naturali attivati dagli stessi abitanti del borgo.
Vallerano è un antico borgo della Tuscia viterbese situato a 390 m. di altitudine, a circa 70 chilometri da Roma, immerso in un territorio stupendo: boschi rigogliosi, noccioleti, castagneti, vigneti e oliveti circondano il borgo da ogni parte. Integrato nei confini dell’Etruria, come testimoniato da diverse indagini archeologiche, la sua origine urbana è ascrivibile con certezza al 1200.
Possesso dei Di Vico e poi degli Orsini e dei Farnese, con varie vicende era giunto a far parte dello Stato Pontificio, fino ad entrare definitivamente nel Regno d’Italia nel 1870. Ed ecco quest’anno svilupparsi, nell’ambito della “Notte delle Candele” il tema del “Regno degli abissi” attraverso le performance realizzate nei diversi vicoli e piazzette suggestive del centro storico.
Oltre alle numerosissime presenze da tutta Italia si è potuto notare un notevole incremento rispetto alle precedenti edizioni, di visite internazionali e specialmente da Israele, Ungheria, Cina, Giappone e Russia. Così la notte dello scorso 25 agosto, fin dalle prime luci della sera di luna piena, si è potuto presenziare a trenta diverse proposte sceniche, molte accompagnate da bellissime note musicali e spesso anche integrate dal contributo degli stessi spettatori, che concorrevano con le proprie immagini scattate e pubblicate sui social.
L’ideatore della bella iniziativa Maurizio Gregori, presidente dell’Associazione “Piccole serenate notturne”, stimolato anche dall’intera cittadinanza, auspica che tale tipo di manifestazione, già ora gemellata con il paese spagnolo di Andorra, possa essere presto accolta anche da qualche altro fra i bellissimi borghi antichi in Italia.
Testo di Luisa Chiumenti