Testo di Pamela McCourt Francescone
Foto di LTL Mandarin School
Lezioni in situ e online, insegnanti con almeno mille ore di esperienza, e la possibilità di immergersi nella Cina più autentica, soggiornando con famiglie in città tutto da scoprire
Ci sono tanti modi per imparare una lingua straniera, dal fai-da-te agli studi che portano alla laurea, e dalle scuole di lingue alla nuova tendenza per l’apprendimento online. Per Andreas Laimbock, austriaco trapiantato in Cina, fondatore e direttore di LTL Mandarin School, “l’unico modo per conquistare la padronanza della lingua cinese è sul campo di battaglia della vita di tutti i giorni. Questo vuol dire non solo l’immersione nella didattica, ma anche nella cultura, nelle tradizioni e nella storia cinese, e noi offriamo tutto questo”.
Il cinese Mandarino è parlato da oltre il 15% della popolazione mondiale, e con oltre un miliardo di parlanti stimati, è la lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese, della Repubblica di Singapore e della Repubblica di Taiwan. Andreas ha aperto la prima scuola nel Business District di Pechino nel 2007, e oggi LTL Mandarin School ha sedi a Shanghai, Chengdu, Beihei, Chengde, Singapore e Taiwan.
“Nelle nostre scuole circa il 15% degli studenti è italiano, e la durata media di un corso full immersione è di 12 settimane”, spiega Irene Magnosi, Programme Manager LTL Mandarin School “Sono molto richiesti anche i corsi estivi come quelli con l’ospitalità in guesthouse, in appartamenti o persino presso famiglie in un villaggio accanto alla Grande Muraglia. Il programma estivo si svolge da maggio a ottobre, ma la proposta è disponibile tutto l’anno, con una durata flessibile in base alla richiesta, e c’è un ricco calendario sociale di attività come lezioni di calligrafia, workshop culturali e visite a musei poco conosciuti”.
“Dal 3 novembre la Cina ha sospeso il rilascio di visti per l’ingresso nel Paese, anche se i malati di Covid stanno quasi a zero, e la vita è tornata a ritmi dinamici nelle grandi città e nei piccoli centri”, precisa Irene. “Ci auguriamo che le frontiere possano riaprire prima del Capodanno cinese che l’anno prossimo cade il 12 febbraio. Le nostre scuole sono sempre rimaste aperte per gli stranieri che vivono in Cina e lavorano in aziende internazionali, o che sono tornati in Cina per raggiungere le proprie famiglie. La grande novità sono i nuovi corsi Flexi online.”
“I Flexi sono un nuovissimo e rivoluzionario modo di imparare il cinese online con pochi clic del mouse. Si può studiare ovunque e in qualsiasi momento, c’è la massima flessibilità per annullare, riprenotare o cambiare lezione e i gruppi sono piccoli, con una media di tre studenti e mai più di sei per classe. Proponiamo anche classi individuali con lezioni rilevanti per il mondo in cui si vive oggi, tenuti da insegnanti specializzati nell’insegnamento del cinese a stranieri. Questi sono molto apprezzati da chi ha la necessità di approfondire argomenti tecnici o scientifici, e per raggiungere livelli di competenza in tanti campi specifici”.
La prima parte di un corso di studi in situ si svolge nella sede LTL Mandarin School a Pechino, dopodiché le lezioni proseguono nella città prescelta sotto la guida del team locale. “Perché il modo migliore per imparare la lingua è quello di trovarsi in situazioni in cui letteralmente ‘si vive la lingua’, il che significa vivere in full immersion, soggiornando con famiglie cinesi e parlando solo il cinese”, sottolinea Andreas.
Tra le città proposte c’è Chengde. A due ore da Pechino, è una realtà molto diversa dalle grandi città internazionali lungo la costa orientale della Cina, perché difficilmente s’incontrano persone che parlino l’inglese o altre lingue europee. Gli studenti si trovano a essere sempre gli unici stranieri a vivere presso le famiglie, che sono di reddito medio-alto, per garantire un’esperienza autentica in ambito domestico e la possibilità di interagire con la comunità locale.
Corsi anche a Beihei nella provincia del Guangxi nel sud della Cina. Con un clima mite, è una vecchia città coloniale francese che non ha subito ristrutturazioni e quindi è in forte contrasto con grandi metropoli come Shanghai o Pechino. A Beihei, come nelle altre città scelte da LTL Mandarin School, gli studenti soggiornano in homestay con famiglie locali in sistemazione singola. “Le famiglie cinesi sono molto ospitali e gli studenti vivono in fondo la realtà di tutti i giorni, scoprendo per esempio che in Cina, come in molti altri paesi, il cibo migliore è quello che viene preparato in casa”.
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