Palazzo Bonaparte fino al 1° aprile 2024
Torna a Roma, dopo quasi 10 anni, una mostra dedicata a Maurits Cornelis Escher.
Era infatti il 20 settembre del 2014, quando inaugurò, al Chiostro del Bramante, “Escher”, con oltre 150 opere, tra cui i suoi capolavori più noti come Mano con sfera riflettente, Giorno e notte, Casa di scale.In quell’occasione, si volle sottolineare l’attitudine di questo intellettuale a osservare la naturain un altro modo, con un punto di vista diverso, tale da far emergere in filigrana quella bellezza della regolarità geometricache talora diviene magia e gioco.
L’esposizione odierna invece, a Palazzo Bonaparte fino al 1° aprile 2024, con oltre 300 opere, nuove scoperte e grandi novità, viene considerata la più grande di Escher mai realizzata a oggi. Arthemisia ha voluto rendere omaggio a questo artista, tra i più amati dal grande pubblico in tutto il mondo,con una mostra che festeggia, anche, i cento anni da quando Escher si trasferì a Roma.
Un evento eccezionale che presenta al pubblico, oltre ai suoi capolavori più celebri, anche numerose opere ineditemai esposte prima.
Un’antologica di circa 300 opere che comprende l’ormai iconica Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), la celebre serie degli Emblemata, e tantissime altre.
Dopo diversi viaggi in Italia iniziati nel 1921 quando visitò la Toscana, l’Umbria e la Liguria, Escher giunse a Roma dove visse per ben dodici anni, dal 1923 al 1935, al civico 122 di via Poerio, nel quartiere di Monteverde vecchio.
Il periodo romano ebbe una forte influenza su tutto il suo lavoro successivo che lo vide prolifico nella produzione di litografie e incisioni soprattutto di paesaggi, scorci, architetture e vedute di quella Roma antica e barocca che lui amava indagare nella sua dimensione più intima, quella notturna, alla luce fioca di una lanterna.
Le notti passate a disegnare, seduto su una sedia pieghevole e con una piccola torcia appesa alla giacca, sono annoverate da Escher tra i ricordi più belli di quel periodo.
In mostra a Palazzo Bonaparte, è presente anche la serie completa dei12 notturni romani prodotta nel 1934.
La mostra, col patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation e Maurits ed è curata da Federico Giudiceandrea – uno dei più importanti esperti di Escher al mondo – e Mark Veldhuysen, CEO della M.C. Escher Company.