Di Dino Latella
Se si vuole fare un viaggio nel tempo e tornare all’epoca dei dinosauri non c’è posto migliore del Muséum National d’Histoire naturelle di Parigi. Fondato durante la Rivoluzione francese è uno dei più antichi spazi e più grandi dedicati alla scienza non solo in Francia, ma nel mondo, è stato anche chiamato “il Louvre delle Scienze Naturali”.
L’ingresso si trova in 57 Rue Cuvier, sulle sponde della Senna subito accanto all’Università della Sorbona. Qui si apre il grande giardino: Le Jardin des Plantes che accoglie la gran parte delle Galeries e delle altre strutture appartenenti al Museo, disposte intorno a un grande asse pieno all’inverosimile di piante di tutte le specie lungo 600 metri chiamato Esplanade. Ma la sezione a cui guarderemo con particolare curiosità è la Galleria di Paleontologia e Anatomia Comparata. Un altero edificio in mattoni, metallo e vetro realizzato dall’architetto Ferdinand Dutert e inaugurato nel 1898, insieme alla Torre Eiffel, per l’Esposizione Universale del 1900.
Lunga quasi 80 metri, la struttura all’esterno è decorata da numerose sculture dedicate a importati uomini di scienze. E’ una sala spettacolare che espone circa 650 scheletri: una schiera di grandi vertebrati terrestri e acquatici che sembrano pronti a venire incontro ai visitatori. Qui si trova la Grande Galleria dell’Evoluzione che ospita una mostra permanente di 6.000 metri quadri dedicata all’evoluzione della vita sulla Terra presentata attraverso oltre 7.000 reperti, alcuni dei quali davvero monumentali. Nella Galleria Paleontologia, seguendo il percorso cronologico proposto, si percorrono tappe della storia della vita, dai periodi più antichi a quelli più recenti, dai fossili dell’era paleozoica (da -540 a -250 milioni di anni), fino ai mammiferi cenozoici (- 65 milioni di anni fa).
Si può passeggiare sotto lo scheletro di una balena che misura quasi 20 metri di lunghezza, ma sono ospitate specie rare come l’okapi africano o il narvalo, come la rhytin di Steller estinta dal 1768 e il lupo marsupiale scomparso dal 1961. Ci sono anche animali che sono stati ospiti della corona di Francia, come l’elefante di Luigi XIV, il rinoceronte di Luigi XV e persino il teschio della giraffa Zarafa, una femmina che visse nel Jardin des Plantes per 18 anni regalo del sultano Muhammad Ali d’Egitto al re di Francia Carlo X. Nella Galleria Paleontologi si diventa un “viaggiatore del tempo”, seguendo il percorso cronologico proposto, si percorrono tappe della storia della vita, dai periodi più antichi a quelli più recenti. Alzando lo sguardo si vede il livello superiore che forma un soppalco tutt’intorno alla galleria, raccoglie innumerevoli invertebrati che popolano il pianeta da 3,5 miliardi di anni.
Attualmente, il MNHN comprende otto gallerie, serre, laboratori di ricerca, un ristorante, una caffetteria, cinque chioschi, due negozi, spazi didattici, un giardino botanico, un parco e uno zoo. Oggi lavorano nel Museo circa 2000 persone, fra cui 500 scienziati, ogni anno si registrano circa 8 milioni di visitatori. Non basta un giorno per visitare tutta la struttura, e sono garantiti un concentrato di emozioni e scoperte senza pari.